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Il Comune e la società civile si attivino per sostenere i micro e piccoli imprenditori in crisi dopo il blocco delle loro attività per le giuste misure restrittive per arginare il Coronavirus

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Il Polo Civico, dopo una attenta valutazione delle recenti dichiarazioni del sindaco di Caltanissetta e del suo assessore al bilancio, esprime forti perplessità circa le iniziative che si intendono intraprendere. L’assessore Luciana Camizzi, durante un suo intervento in una trasmissione radiofonica nissena, ha riferito che il Comune di Caltanissetta non può costituire fondi di garanzia. L’assessore riteniamo conosca, quanto nella situazione attuale, possa essere importante la costituzione di fondi di garanzia. Dopo tutto anche la cancelliera tedesca Angela Merkel in queste settimane, nel comunicare che la Germania è pronta a concedere 550 miliardi di euro di finanziamenti al sistema delle imprese, sottintende che questo ammontare puó essere raggiunto solo attraverso le garanzie accessorie che lo stato tedesco, attraverso la KFW, è disponibile a concedere al sistema bancario.
Che un comune non possa direttamente costituire fondi di garanzia è noto, ma certamente può concedere somme a terzi da utilizzare a tale scopo. Queste somme sono depositi cauzionali non contributi a fondo perduto. La veridicità di tale affermazione sta nel fatto che alcuni anni fa il comune di Caltanissetta ha già depositato presso il Consorzio di garanzia Fidicommercio Soc Coop arl. aderente alla Confcommercio, 50.000 euro, quale fondo di garanzia per le piccole e micro imprese, e questo fondo non è stato mai utilizzato. Considerato che ogni somma costituita in garanzia genera un effetto moltiplicatore dalle 10 alle 15 volte, il comune potrebbe già favorire l’attivazione di micro finanziamenti sino ad un ammontare di circa 500.000 euro per le attività che maggiormente sono state danneggiate dalla crisi e che ricordiamo essere ancora oggi la spina dorsale economica del nostro paese.
Attività quali, ristoranti, bar, rifornimenti di benzina, artigiani, e tanti altri costretti alla doverosa chiusura, potrebbero avere un piccolo prestito per far ripartire le proprie attività. Siamo certi che il nostro primo cittadino non ritenga che il solo reddito di cittadinanza possa essere bastevole a far ripartire il nostro paese, e neanche che il tutto potrà essere fatto dal governo centrale. Dobbiamo darci da fare anche noi.
A tal proposito anche il Polo Civiso sta valutando la possibilità di avviare una raccolta di fondi da singoli cittadini che ne hanno le possibilità, per incrementare le dotazioni finanziarie di questi fondi di garanzia al fine di poter concedere ai nostri micro e piccoli imprenditori una maggiore quantità di finanziamenti contro garantiti dalle garanzie accessorie di un consorzio di garanzia fidi collettiva.

Il Polo Civico Cives 3.0

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