La Polizia di Stato celebra il 168° Anniversario dalla fondazione: commemorazione dei caduti con la deposizione di una corona
La Polizia di Stato celebra il 168° Anniversario dalla fondazione: oggi 10 aprile, alle ore 10.30 la commemorazione dei Caduti con la deposizione di una corona.
In assenza di manifestazioni, il tradizionale discorso del questore inviato alla comunità della provincia di Caltanissetta
La Polizia di Stato oggi celebra il 168° anniversario dalla sua fondazione. Nell’attuale situazione di emergenza che sta vivendo il Paese, quest’anno le cerimonie si ispireranno a criteri di massima garanzia della tutela dei cittadini e del personale. Da sempre in prima linea a salvaguardia dell’ordine e della sicurezza pubblica, la Polizia di Stato sta esprimendo con tutte le proprie articolazioni e con le altre Forze di polizia, anche nella nostra provincia, il massimo sforzo per assicurare il rispetto delle prescrizioni nazionali e regionali previste per il contenimento dell’epidemia del Covid-19. Per questi motivi anche a Caltanissetta le cerimonie celebrative della festa del Corpo non si svolgeranno in forma solenne. Non poteva mancare però il ricordo dei Caduti della Polizia di Stato e, alle ore 10.30, alla sola presenza del prefetto Cosima Di Stani, sono stati commemorati con la deposizione di una corona da parte del questore Giovanni Signer presso il monumento a loro dedicato in Questura.
Di seguito, il tradizionale discorso del questore Giovanni Signer inviato alla comunità della provincia di Caltanissetta:
“Oggi, anche nella provincia di Caltanissetta, celebriamo il 168° Anniversario della fondazione della Polizia di Stato.
Avremmo voluto essere tra la gente della nostra comunità, per trasmettere ancora una volta l’orgoglio di appartenere alla Forza dell’ordine che ha il compito di tutelare le libertà e i diritti dei cittadini, di vigilare sull’osservanza dell’ordinamento giuridico, di garantire l’ordine e la sicurezza pubblica, la prevenzione e la repressione dei reati e di prestare soccorso in caso di calamità, ma l’emergenza epidemiologica ce lo impedisce.
Sin dall’inizio di quest’ora buia, siamo stati chiamati, nelle nostre funzioni, a concorrere alla tutela della salute pubblica, verificando il rispetto delle misure a contenimento del contagio predisposte dal Governo e dalla Regione Siciliana a tutela della collettività. Vi provvediamo con la nostra passione, impegno e spirito di servizio, perché ben consapevoli, per il rapporto con la gente della nostra comunità, che la gravissima crisi economica innescata dalla emergenza sanitaria si aggraverà con il suo prolungarsi, con conseguenze sociali gravissime, soprattutto per i soggetti più deboli.
Per fronteggiare l’emergenza, su direttiva del Prefetto di Caltanissetta, d.ssa Cosima Di Stani, con noi in prima linea, è stato disposto un complesso dispositivo di ordine pubblico al quale prendono parte tutte le Forze dell’Ordine e le Polizie locali, al quale rivolgo un saluto con sincero spirito di colleganza. Voglio qui ringraziare tutti i Poliziotti che ne fanno parte per la loro prova di responsabilità: coloro che sono per le strade a vegliare sul rispetto delle regole che ci riporteranno alla libertà, coloro che stanno collaborando con l’Azienda Sanitaria Provinciale per individuare ogni informazione utile a delineare possibili linee di contagio, i colleghi che controllano coloro che per disposizione sanitaria hanno l’assoluto l’obbligo di permanere nella propria abitazione, gli appartenenti agli apparati investigativi che, sempre in trincea nel contrasto alla criminalità mafiosa, vegliano per prevenire quei reati che la situazione attuale potrà favorire.
Ma il mio ringraziamento va anche ai nostri colleghi che, lontani dalla ribalta operativa, si occupano delle attività burocratiche e quelli impegnati nella logistica, che affrontano il delicato onere di garantire la sicurezza dei luoghi di lavoro e di noi tutti. E ancora, tutti coloro che in una situazione così difficile con grande umanità sono al proprio posto, al contatto con il pubblico, per ricevere e soddisfare ogni istanza.
Voglio ringraziare per il contributo specialistico, la Polizia Stradale, la Polizia Ferroviaria e la Polizia Postale.
La Polizia di Stato è tra le prime istituzioni pubbliche nel gradimento degli Italiani. Faremo in modo di meritare ogni giorno questo giudizio, con rigore e sobrietà, con disciplina ed onore, così come dettato dall’art. 54 della nostra Costituzione. Esserci sempre è il nostro motto, ancor più doveroso in questo momento, come servitori dello Stato e come persone, per la consapevolezza di appartenere al novero di coloro che possono fare affidamento sulla stabilità del rapporto di lavoro.
A breve, nella nostra provincia giungeranno trasferiti 11 Agenti, che andranno a rinforzare sia la Questura di Caltanissetta, che il Commissariato di P.S. di Gela e quello di P.S. Niscemi, uffici questi ultimi che alla fine dello scorso anno hanno già avuto un piccolo incremento. Si tratta di giovani che andranno ad potenziare le fila degli addetti al controllo del territorio, esigenza che oramai è diventata ancora più stringente.
Il nostro commosso ricordo va agli appartenenti alla Polizia di Stato che stanno combattendo contro la malattia e a coloro che non ce l’hanno fatta, che ricordiamo insieme ai nostri Caduti.
In chiusura, il nostro saluto all’Autorità Giudiziaria, alle Autorità civili e militari, ai Sindaci della Provincia e alle Autorità religiose, tutte impegnate in questo difficile momento, alle Organizzazioni Sindacali della Polizia di Stato, che voglio ringraziare per le preziose indicazioni datemi a tutela del personale, alle Organizzazioni Sindacali dell’Amministrazione Civile dell’Interno, all’Associazione antiraket Gaetano Giordano di Gela, sempre a fianco di coloro che subiscono le vessazioni mafiose, e a tutto il mondo del volontariato e della società civile che anche in questo momento è concretamente a fianco dei più deboli.
In ultimo, insieme a tutti le donne a agli uomini della Polizia di Stato di questa provincia, “saluto alla visiera” coloro che sono la trincea di questa emergenza, tutti gli Operatori Sanitari che negli ospedali stanno combattendo la guerra contro questo maligno Covid-19.