Covid-19, lettera di un paziente: “Mi hanno trattato con amore, è una malattia terribile. Nisseni state attenti”
Giorno 5 maggio avevo un po’ di freddo dopo un poco avevo la febbre a 41 ho telefonato al medico di famiglia, mi ha detto di prendere la Tachipirina e ogni giorno tenerci in contatto, la febbre non scendeva né giorno né notte.
Allora dopo tre giorni ho deciso di chiamare il 118.
Appena arrivo al pronto soccorso subito mi viene incontro e mi porta alla Tac una dottoressa che si chiama Petix.
Mi tranquillizza, piangevo avevo la febbre a 41. Avevo paura di non rivedere più la mia famiglia, mi sono ritrovato circondato dai ragazzi con la tuta bianca attraverso la quale si riescono a vedere solo gli occhi.
Mi fanno la Tac, e la dottoressa mi dice: “Hai una brutta broncopolmonite”, mi fanno il tampone che dopo 3 giorni arriva l’esito negativo. Mi hanno subito iniziato la terapia dopo un poco dovevo andare in bagno a urinare, ho avuto un cedimento, mi girava forte forte la testa sono caduto in bagno, mi sono ritrovato fra le braccia della dottoressa Petix che mi bagnava la faccia e dai ragazzi che indossano la tuta bianca con gli occhi spaventati.
Hanno deciso di ricoverarmi, sono arrivato lì al terzo piano, stanza 34, ho trovato un reparto con dei ragazzi che sono vestiti come quelli che devono salire sulla luna. Con gli occhi pieni di amore ma con la paura di rimanere contagiati ma con una forza incredibile, questa forza la usano per qualsiasi persona che sta male, per loro i pazienti sono tutti uguali.
Sono stato tre giorni coricato, attaccato alle flebo, con la febbre a 40 solo al terzo giorno la febbre ha deciso di lasciarmi andare.
In questi 3 giorni ho sentito dei poveri vecchietti che i ragazzi li coccolavano, li lavavano, gli davano da mangiare come se erano i propri figli; loro, i vecchietti, piangevano, gridavano dai dolori fortissimi che avevano. Il reparto Covid-19 è un reparto che non dimenticherò mai, li hai la sensazione di trovarti in guerra.
Ho voluto scrivere questo massaggio per dire alla popolazione nissena di stare attenti al Covid-19, non perdona, di non mettere a rischio i propri anziani.
Ringrazio la dottoressa Petix del pronto soccorso Covid-19 e tutto la staff per l’amore che mi hanno regalato, per la professionalità che hanno nel curare i propri pazienti, grazie.
Lettera firmata
Grazie caro.
Sapevo o meglio Non ho sospettato più dopo la tac che tu avessi una polmonite da covid.
Di certo una brutta polmonite batterica.
Mi hai fatto una tenerezza quando mi hai detto “dottoressa mi salvi Non voglio morire ho i miei bambini che mi stanno aspettando a casa”con le lacrime agli occhi.
È stato li che ti dissi caro devi fidarsi di me.
Starai bene ma devo ricoverarti perché dobbiamo fare la terapia in ospedale.
Tu sei rimasto ed ora sono felice che tu stia bene e che tu sia circondato dall’amore è le cure della tua famiglia.
Grazie per questa lettera
Esprimere quello che si sente talvolta fa stare bene anche chi lo legge.
È stasera io sto meglio
Domani affrontero’ meglio la giornata
Dottoressa petix, lei svolge il suo lavoro in maniera esemplare!!!!….tutti i pazienti che lei soccorre ricorderanno sempre il suo nome, come la mia mamma che è stata soccorsa da lei a gennaio, io non la conosco personalmente ma un mio profondo grazie e immensi complimenti glieli devo.