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Mafia nell’ennese, le fiamme gialle di Caltanissetta sequestrano beni per 1,6 milioni di euro

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I finanzieri del Gico e del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Caltanissetta hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo, mettendo sotto chiave 80 ettari di terreno, una azienda agricola e conti correnti e assegni circolari intestati agli ennesi Maurizio Giuseppe Nicosia, Fabrizio Michelangelo Nicosia (fratello di Maurizio) e Carmela Stagno (moglie di Fabrizio). Il tutto per un valore di 1 milione e 6oomila euro

L’attività di indagine nasce nel 2012: nel mirino degli investigatori finisce Maurizio Giuseppe Nicosia, 45 anni, nato a Enna, più volte arrestato e condannato per reati contro la persona, contro il patrimonio, stupefacenti (associazione e traffico), omicidio volontario tentato, porto abusivo di armi, lesioni personali, indebita percezione di contributi pubblici nel settore agricoltura ed allevamento, inosservanza degli obblighi sulla sorveglianza speciale. Dalle indagini è emerso che Nicosia farebbe parte del clan mafioso di Villarosa.

Inoltre, secondo l’accusa, Maurizio Nicosia ha ceduto circa 80 ettari di terreni (per il prezzo complessivo dichiarato di 400mila euro) al fratello Fabrizio e a sua moglie, per i quali sono stati concessi ingenti contributi comunitari dall’ente Agea. Uno stratagemma che, secondo gli inquirenti, serviva a salvaguardare il patrimonio da eventuali sequestri. Ciò si è concretizzato con la cessione di 80 ettari di terreno, da parte di Nicosia Maurizio agli altri due indagati, posto che quest’ultimo era stato coinvolto nei vari processi di cui si è detto.

Tutti e tre sono indagati, oltre che per la fittizia intestazione dei beni, anche per truffa aggravata, in quanto con la loro condotta avrebbero continuato a beneficiare di contributi pubblici per l’agricoltura e l’allevamento. Tutti i reati sono stati contestati con l’aggravante di avere favorito la mafia.

Tra il 2017 e il 2018 le attività della Guardia di finanza hanno permesso di sequestrare 73 milioni di euro appartenenti a persone legate alle famiglie mafiose delle provincie di Caltanissetta ed Enna.

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