Neurochirurgia del Sant’Elia di Caltanissetta, il dottor Luigi Basile ne prospetta il bilancio a un anno dal suo insediamento - CaltanissettaLive.it - Notizie ed informazione - Video ed articoli di cronaca, politica, attualita', fatti
Lingua:
Per info, lettere o comunicazioni scrivete a redazione@caltanissettalive.it

Neurochirurgia del Sant’Elia di Caltanissetta, il dottor Luigi Basile ne prospetta il bilancio a un anno dal suo insediamento

Condividi questo articolo.
Rate this post

A un anno dal suo insediamento, Luigi Basile, medico chirurgo, direttore del reparto di neurochirurgia del Sant’Elia di Caltanissetta e anche professore a contratto al policlinico di Palermo, prospetta il bilancio, positivo, della sua attività, favorito, in particolar modo, dall’ampia disponibilità dei posti per l’accoglienza dei pazienti; dall’inaugurazione del reparto di neurochirurgia, dapprima accorpato con il reparto di chirurgia vascolare; dal numero di sedute operatorie superiori a quello degli ultimi anni.

“Nel 2022 noi abbiamo notevolmente incrementato il numero degli interventi. L’abbiamo chiuso con 156 interventi, mentre allo stato attuale siamo già a 252 con una previsione di poter raggiungere almeno 270 in base alle emergenze potremmo anche arrivare a 300 interventi. E qualora dovessimo arrivare ai 300 interventi, ma anche ai 270, raggiungeremo quelli che sono stati i numeri che in questa neurochirurgia si facevano già nel 2016, nel 2015, quando c’era un altro direttore e quando c’era il personale appieno con le sedute operatorie, anche superiori a quelle che abbiamo noi allo stato attuale”.

Importante è stata l’interruzione dei viaggi d’emergenza dove i pazienti venivano trasportati nei grossi centri siciliani – Palermo, Catania, Messina ‒, dal gennaio 2023 questa situazione si è ribaltata e Caltanissetta è tornata a essere il nuovo centro.

E dunque è possibile anche pensare a un ribaltamento, ovvero che i pazienti dei grossi centri siciliani vengano nella città nissena per farsi curare?

Il dottor Luigi Basile risponde, evidenziando una netta distinzione tra emergenza, dove bisogna essere pronti per poter intervenire nell’immediato e salvare la vita al paziente, e fiducia intesa come possibilità di curare una patologia cronica anche importante; ed ecco che “negli ultimi mesi abbiamo avuto anche un incremento di pazienti che arrivano da altre provincie siciliane”.

L’obiettivo del dottor Basile è restare un punto di riferimento per la macro area, dimostrando che non vi è necessità di andare fuori per potersi curare, dopodiché “la scelta del paziente non deve essere obbligata, ma strettamente personale”.

L’accrescimento e i successi della neurochirurgia del Sant’Elia sono dovuti non solo al potenziamento del personale, ma anche all’innovazione tecnologia alla quale si sta facendo più affidamento. Caltanissetta è stata la prima a portare, sebbene in via sperimentale, un apparecchio radiologico che funge anche da tac intraoperatoria. Già svolti i primi interventi, in attesa che la pratica passi attraverso la direzione strategica.

Innovativo è anche il percorso Stroke, procedura medica già conosciuta all’interno della comunità nissena.

“Lo stroke in generale è un evento drammatico che colpisce un paziente per un danno cerebrale. Questo può essere un danno ischemico, cioè si forma un trombo, si chiude un vaso, per cui non arriva più sangue in una zona del cervello crea il cosiddetto ictus, che a seconda del territorio che viene preso, dà dei sintomi invalidanti è lo stroke emorragico. Cioè un vaso si rompe o un’anomalia di questo vaso si rompe e il sangue stravasa all’interno del cervello”.

Eppure, il percorso stroke è soltanto uno dei primi gradini con i quali si vuole portare il Sant’Elia ai prossimi successi. E qual è, per il dottor Basile, uno dei suoi obbiettivi futuri?

“Vorrei portare una serie di trattamenti di patologie più variegate. Potrei parlare dell’ernia endoscopica, della neura stimolazione, branca, oggi, importante, che dà un’ottima risposta al paziente, ma che al momento non si riesce a svolgere per questioni di tipo burocratico; vorrei incrementare la risposta dei pazienti affetti da tumori. Nessuno deve essere obbligato a spendere soldi per prendere un aereo, per stare fuori, quando qui siamo in grado di offrire le stesse cose”.

Nonostante i buoni propositi, vi sono, comunque, alcune criticità che col tempo possono essere risolte. In particolare vi è la necessità di “concentrare tutte le forze per ottenere il migliore risultato”.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Su questo sito utilizziamo strumenti nostri o di terze parti che memorizzano piccoli file (cookie) sul tuo dispositivo. I cookie sono normalmente usati per permettere al sito di funzionare correttamente (cookie tecnici), per generare statistiche di uso/navigazione (cookie statistici) e per pubblicizzare opportunamente i nostri servizi/prodotti (cookie di profilazione). Possiamo usare direttamente i cookie tecnici, ma hai il diritto di scegliere se abilitare o meno i cookie statistici e di profilazione. Abilitando questi cookie, ci aiuti ad offrirti una esperienza migliore con noi. Cookie policy