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Inclusione sociale e reddito di cittadinanza. I servizi attivati, i beneficiari e gli operatori coinvolti

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Un report delle attività che hanno comportato l’espansione dei servizi sociali nella città di Caltanissetta attraverso nuovi progetti e la rimodulazione e l’integrazione di altri in corso, con l’ampliamento della platea di beneficiari.

Negli ultimi due mesi sono stati presentati i nuovi progetti del piano di azione e coesione per l’assistenza domiciliare agli anziani e gli asili nido. Sono stati avviati i nuovi servizi del piano di zona con il centro aggregativo per disabili e il centro per l’autismo. E’ diventato operativo a giugno il servizio di educativa domiciliare in accordo con il tribunale per i minori. E’ partito un progetto formativo con l’università di Padova in collegamento con l’educativa domiciliare per evitare l’istituzionalizzazione dei minori in comunità. E’ stato approvato dal comitato dei sindaci del distretto il PAL (Piano d’attuazione locale) del fondo povertà per mettere in atto tutte le politiche d’inclusione, orientamento e avvio dei progetti di pubblica utilità per i percettori del reddito di cittadinanza. Infine sono state aggiornate e potenziate le politiche contro il disagio abitativo con il bonus casa e il progetto “Home care premium”. Nella conferenza stampa di lunedì mattina sono stati analizzati e illustrati nel dettaglio questi interventi alla presenza degli assistenti sociali e del personale amministrativo degli uffici che vi lavorano. Ad aprire la conferenza il sindaco, Roberto Gambino, che ha sottolineato la continuità amministrativa nel campo della solidarietà sociale, grazie ad un ottimo lavoro degli uffici, evidenziando quindi le novità che derivano dall’attuazione dei programmi collegati alla misura del Reddito di cittadinanza. Assieme al sindaco l’assessore Concetta Andaloro, il dirigente delle politiche sociali, Giuseppe Intilla, e la posizione organizzativa, Giuditta Costanzo.

“La nostra direzione – spiega Intilla – negli ultimi due mesi è stata impegnata nell’attivazione di numerosi servizi; un lavoro che ha richiesto un impegno straordinario. Perchè oltre alle attività programmate in questi anni che hanno visto l’attivazione del centro aggregativo per disabili e del centro per l’autismo, abbiamo lavorato a nuovi progetti e programmi”. Tra questi vi è un bando promosso dalla Funzione pubblica della presidenza del Consiglio sulla dispersione scolastica in cui il Comune è riuscito a presentare istanza nel primo giorno utile previsto dall’avviso a sportello che privilegia l’ordine cronologico. “Abbiamo inoltre impegnato la quota del fondo povertà entro la scadenza del 30 giugno. Un piano complesso che si integra con il Pon inclusione e che ha come obiettivo quello di implementare il reddito di cittadinanza”, spiega Intilla. Si tratta di una serie di interventi complessi come il centro per le famiglie, un pronto intervento sociale e altre attività. Sui minori si stanno mettendo in campo strategie per prevenire l’inserimento in comunità ma anche ex-post con la finalità di recuperare situazioni in cui l’allontanamento del minore è già avvenuto.

Scheda relativa a progetti e servizi attivati o riprogrammati

— Pac – Piano d’azione e coesione: A fine maggio è stata esitata la riprogrammazione delle risorse e la programmazione delle economie del distretto, utilizzate soprattutto su asili nido e assistenza domiciliare, per un ammontare di circa 400 mila euro. Questa riprogrammazione consente di accedere al prossimo bando a sportello per un finanziamento di circa 700 mila euro da spendere a giugno 2020 sempre sugli asili nido. L’ampia gamma di programmi e progetti avviati dalla direzione politiche sociali consente infatti al Comune di Caltanissetta di partecipare ad un bando riservato ai soli enti virtuosi: 14 in tutto il sud Italia, area geografica dove sono attivati i piani.

E’ in corso l’avviso per l’assistenza domiciliare agli anziani in modo da allargare e integrare le graduatorie esistenti (pubblicato sulla home del sito del Comune).

— E’ in corso la gara d’appalto per la gestione dei 4 asili nido comunali di via degli Orti, vis Pasolini, S. Barbara e S. Petronilla per un ammontare di 1 milione e 450mila euro annuali. Di queste somme circa 1 milione di euro provengono da progetti e fondi esterni al bilancio comunale tra cui fondi Pac infanzia, “Buona scuola”, piano di sviluppo per i servizi della prima infanzia, programma regionale straordinario per l’implementazione del servizio asilo nido o micronido comunale (Pasolini). A fine agosto saranno aperte le offerte.

Gli anziani assistiti dal Servizio di Assistenza Domiciliare Comunale sono circa 200. A questi si aggiungono i circa 20 anziani assistiti dal Servizio di Assistenza Domiciliare integrato con l’ADI sanitaria e finanziato dai PAC.

I posti per i bambini nei quattro Asili Nido sono 133 (S. Petronilla n. 54, Via Degli Orti n. 32, Asilo Pasolini n. 37, S. Barbara n. 10).

Nei servizi di Assistenza domiciliare Anziani lavorano 36 operatori.

Negli Asili Nido gli Operatori previsti dal nuovo bando sono complessivamente 33.

 

— E’ partito a giugno il progetto P.I.P.P.I. Si tratta di un percorso formativo rivolto agli operatori sociali del territorio realizzato in collaborazione con l’Università di Padova. L’obiettivo è quello di incentivare politiche e metodi nuovi per evitare l’istituzionalizzazione dei minori in comunità. Un gruppo di assistenti sociali dipendenti comunali e di operatori del terzo settore selezionati, sta seguendo i corsi presso l’Università di Padova. L’accesso al finanziamento di 50mila euro è stato possibile perché nel distretto erano già presenti una serie di servizi connessi a questa tematica come: l’educativa domiciliare, il centro per le famiglie e il servizio sociale comunale. Soltanto tre distretti in Sicilia hanno avuto la possibilità di accedere al progetto formativo. L’obiettivo è quello di approfondire e collaudare nuovi approcci per evitare che l’unica risposta da attivare in presenza di famiglie disfunzionali sia quella di inserire i minori in comunità. Si lavora sulla famiglia in anticipo, con una strategia di prevenzione che evita, dove possibile, l’allontanamento del minore e con una ricaduta positiva in termini di costi anche per il Comune.

Gli operatori che stanno seguendo la formazione sono 12. Le famiglie che saranno inserite nel programma sperimentale PIPPI sono 10.

— Dal mese di giugno è partito il servizio di educativa domiciliare in accordo con il Tribunale per i minorenni per far rientrare a casa bambini precedentemente inseriti in comunità. Si tratta di un progetto di 500mila euro, finanziato con il piano di zona. In linea con quanto sopra esposto l’obiettivo è quello di incrementare i servizi alternativi che mirano a prevenire azioni giudiziarie di allontanamento dei figli.

L’educativa domiciliare prevede di raggiungere n. 22 nuclei familiari l’anno per i tre anni di durata del progetto (complessivamente 66 nuclei familiari nel triennio).

— Si prevede il potenziamento del Centro per la famiglia, attraverso la quota servizi del PAL – Fondo Povertà. Si tratta di un servizio a gestione diretta da parte del Comune, che impiega n. 4 operatori selezionati ad hoc e attualmente finanziato dal Fondo Nazionale Famiglie. Il centro per le famiglie ha in carico 90 nuclei familiari nel Distretto.

— Dispersione scolastica. A giugno 2019 è stato presentato un progetto a valere sul bando per l’innovazione sociale della presidenza del Consiglio, dipartimento funzione pubblica. Il progetto sulla dispersione scolastica è stato presentato insieme a due partner privati: un soggetto attuatore e uno finanziatore. Si tratta di un bando a sportello che premia anche l’ordine di tempo delle domande. Il Comune ha presentato istanza il primo giorno lavorativo utile previsto dall’avviso. Si articola in moduli annuali per tre anni. Si accede al finanziamento dell’annualità successiva solo se tutte le attività previste da quella precedente sono state realizzate. La proposta del distretto nisseno prevede un finanziamento di 150mila euro il primo anno, 300mila il secondo e 1 milione di euro il terzo ed ultimo anno.

Il progetto si rivolge agli alunni delle scuole medie e superiori a rischio di dispersione scolastica. Il target dei destinatari sarà esattamente quantificato nel corso del primo anno di sperimentazione dedicato allo studio del fenomeno sul territorio.

— Fondo povertà – Piano d’attuazione locale e Reddito di cittadinanza. Cantieri di Servizio Regionali. Come è noto il beneficiario del Rdc accede a percorsi lavorativi e sociali. I centri per l’impiego ed i servizi sociali dei Comuni rappresentano due canali che dialogano tra loro. L’Amministrazione comunale è in prima linea su questo fronte. È stata rispettata la scadenza di fine giugno per l’approvazione del PAL, il piano di attuazione locale. 776mila euro sono stati programmati per gestire la governance tecnica, il che significa farsi trovare pronti con i progetti in cui impiegare i beneficiari del reddito di cittadinanza in un quadro di politiche d’inclusione sociale e di servizi ai nuclei familiari. Il comitato dei sindaci del distretto sociosanitario D-8, ha approvato il Piano d’attuazione locale per la quota servizi del fondo Povertà, tenendo conto delle linee guida del Governo in materia di lotta alla povertà e reddito di cittadinanza emanate a maggio 2019. E’ stato rafforzato il servizio sociale professionale nei Comuni del distretto, potenziato il Centro famiglie con l’ampliamento delle misure a sostegno della genitorialità e sono stati previsti un servizio di pronto intervento sociale e risorse economiche per l’acquisto di beni strumentali e servizi che consentiranno di far partire i progetti di pubblica utilità nei vari Comuni. L’equipe multidisciplinare già in servizio nel distretto, valuta l’individuo e la famiglia per risalire alle motivazioni della mancanza di lavoro. Possono essere rappresentate da un gap scolastico, dalla presenza di problemi familiari come l’eccessivo carico di cura, la presenza di nuclei multi-problematici. Si attivano quindi percorsi d’inclusione sociale. Il patto per il lavoro e il patto per l’inclusione sociale sono due sfere che devono dialogare. Le attività dei servizi sociali intervengono con i tirocini per l’attivazione di competenze.

Il distretto sociosanitario di Caltanissetta sta avviando tutta la gamma di servizi connessi al fondo povertà utilizzando non solo il fondo stesso ma anche il Pon inclusione, il piano di zona e quindi legando i progetti ai percorsi di inclusione sociale. Quando si fa riferimento al piano individualizzato si fa riferimento a misure già attivate come il progetto sulla dispersione scolastica. Così come nella valutazione della problematicità di un nucleo familiare intervengono servizi già operativi come il Centro famiglie. Per i progetti di pubblica utilità il Comune è pronto per partire nel rispetto di tempi e procedure che saranno fissati a breve dal Governo.

Attraverso il Pon inclusione è stata già formata la squadra di tutor d’impresa per l’attivazione delle competenze nei soggetti presi in carico.

I beneficiari del REI nel Comune di Caltanissetta sono stati circa 1200. Non si conoscono ad oggi i dati esatti dei beneficiari del RDC. Si stima che siano più di 3000. Il dato sarà conosciuto nelle prossime settimane quando sarà possibile accedere alla piattaforma predisposta dal Ministero per il lavoro. Nell’equipe multidisciplinare lavorano attualmente 13 operatori (9 assistenti sociali, 2 educatori professionali e 2 psicologi). A questi si aggiunge l’esperto del monitoraggio e rendicontazione del Pon Inclusione. Sono stati selezionati dall’Università di Messina (partner del progetto) 10 Tutor d’impresa. Per le attività di tirocinio d’inclusione sociale ad oggi sono attivi 2 soggetti promotori accreditati nel Registro Unico Distrettuale degli enti fornitori di servizi.

— Cantieri di Servizio Regionali – Si tratta di un progetto finanziato con il FSE Programma Operativo Regionale Sicilia. I beneficiari nel nostro Comune sono 162. Il Finanziamento è di Euro 403.000,00. Saranno attivati 10 “programmi di lavoro” distribuiti nelle varie Direzioni dell’Ente Comunale. Il progetto avrà inizio presumibilmente a Settembre 2019 (dopo l’avvenuta notifica dei Decreti di finanziamento da parte della Regione Sicilia). I beneficiari dei Cantieri, che riceveranno un contributo medio pro capite di 453,00 euro mensili per un impegno lavorativo di 80 ore. Per i soggetti che sono anche beneficiari del Reddito di Cittadinanza, la somma ricevuta determina una decurtazione dell’importo imputato dall’INPS relativo al RDC. A tal proposito sarà cura dei Comuni trasmettere all’INPS i dati necessari.

— Avviati i servizi centro aggregativo per l’autismo (Giugno 2019) e il centro aggregativo per disabili (Luglio 2019). Favorire l’integrazione, la comunicazione, l’autonomia e l’indipendenza dei soggetti con disturbo dello spettro autistico. E’ questo l’obiettivo del centro aggregativo per l’autismo attivato nel distretto socio sanitario D8 di Caltanissetta grazie alla riprogrammazione delle risorse del piano di zona. Il progetto per l’autismo è finanziato con 600mila euro per tre anni. Il centro aggregativo per disabili è destinatario di un finanziamento di 450 mila euro nel triennio.

I due centri prevedono laboratori occupazionali e attività educative, sport e artigianato con l’ausilio di equipe multidisciplinari composte da psicologi e pedagogisti, educatori professionali, assistenti alla comunicazione, istruttori e animatori.

I beneficiari sono 28 per il servizio centro aggregativo autismo e 60 per il Centro aggregativo Disabili (sono attivi 3 centri nel Distretto – Delia, Riesi e Caltanissetta, per 20 utenti ciascuno) Complessivamente lavorano 50 operatori nei due servizi.

— “Keep calm e rifatti il letto”. Progetto dell’Uepe per il recupero degli aggressori nelle violenze di genere. E’ un progetto dell’Ufficio esecuzione penale esterna di Caltanissetta ed Enna a cui il Comune di Caltanissetta partecipa come partner nell’ambito delle azioni già presenti nel distretto sociosanitario contro la violenza di genere. L’intervento si rivolge a dieci soggetti in esecuzione penale esterna di Caltanissetta e a dieci detenuti del reparto protetti di Enna. Tra le finalità vi è quella di recuperare e responsabilizzare gli aggressori integrando modelli e azioni con i servizi già presenti nel distretto in tema di violenza di genere e tutela delle donne vittime di violenza.

Uepe. Maltrattanti. Il progetto si rivolge a 10 detenuti del reparto “protetti” di Enna e 10 soggetti in esecuzione penale esterna in carico all’ufficio di Caltanissetta.

— E’ stata infine già inoltrata istanza al Ministero dell’Interno per la prosecuzione del progetto Sprar nella città di Caltanissetta. Il servizio SPRAR assume una nuova denominazione “ SIPROIMI” – Sistema di Protezione per i titolari di protezione internazionale e i minori stranieri non accompagnati. E’ un servizio di seconda accoglienza rivolto a chi ha già avuto il riconoscimento della protezione internazionale, che comprende lo status di rifugiato e protezione sussidiaria.

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