I Circoli della Società Civile: “Tony Zermo traccia il futuro”
Tony Zermo, su La Sicilia di domenica 11 marzo, riprende il tema del Ponte sullo Stretto, asserendo da esperto e competente giornalista quale è, che il Ponte è l’opera primaria alla quale dare vita per fare ripartire il Sud e l’Italia intera.
Zermo scrive sulla necessità di infrastrutturare la Sicilia da oltre un decennio e, sempre con grande dovizia di particolari, informa i lettori di quanti, detrattori, incompetenti, bugiardi, lobbisti, e simili, si avvicendano sull’argomento.
Peraltro, chi meglio di Tony Zermo, che ha una grande memoria del passato, può indicare la strada per il futuro?
I nemici del Sud si identificano meglio quando tirano fuori “il gioco delle priorità” degli interventi infrastrutturali.
Oltre che Moretti, presidente della Fondazione Ferrovie dello Stato, a non considerare il Ponte una priorità sono oggi i penta stellati di Grillo, mentre gli stessi considerano priorità il reddito di cittadinanza.
Persino Matteo Salvini, per voce di Armando Siri, dice di volere prioritariamente costruire il ponte.
A smentire tutti, compreso il PD di Renzi che ha fatto tanti annunci e pochi fatti, provvede Tony Zermo: “non si capisce perché non si possono realizzare sia la velocizzazione interna dei treni e sia il Ponte sullo Stretto che tra l’altro l’Impregilo di Pietro Salini è pronto a costruire solo in cambio dei pedaggi trentennali, quindi senza aggravio per il bilancio dello stato”.
Il passato per il Sud è stato contraddistinto da prebende ed assistenzialismo, ma questo crea schiavitù e subalternità.
Oggi chi è contro il Ponte e propone altro vuole una Sicilia senza futuro per i giovani, arretrata, subalterna ed abbandonata a se stessa.
I Circoli della Società Civile
Salvatore Giuna
Aldo Amico