Caltanissetta, “sospetti spacciatori in via Palestro”, segnalazione pervenuta alla sala operativa della Questura attraverso l’applicazione YouPol
Gambiano fugge alla vista della polizia. Denunciato per possesso di hashish, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento
Ieri i poliziotti della sezione volante hanno denunciato in stato di libertà un trentasettenne di nazionalità gambiana, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento. Nel tardo pomeriggio, una pattuglia appiedata di agenti della Polizia di Stato, su disposizione della sala operativa della Questura, è intervenuta in via Palestro, dove era stata segnalata la presenza di sospetti spacciatori. L’informazione è pervenuta in Questura attraverso l’applicazione YouPol. Gli agenti, una volta giunti in via Palestro, hanno individuato un uomo che, alla loro vista, si è dato a precipitosa fuga per le viuzze del quartiere Provvidenza. Dopo un rocambolesco inseguimento, il fuggiasco è stato bloccato in Corso Umberto dove, per sfuggire ai poliziotti, è andato a sbattere contro lo sportello di un’auto in transito. Di seguito alla perquisizione personale e a quella domiciliare, sono state sequestrate dagli agenti diverse stecchette di hashish destinate al mercato illegale degli stupefacenti, materiale per il loro confezionamento e la somma di 210 euro in contante, probabile provento dell’attività di spaccio. YouPol è l’App della Polizia di Stato, che consente di segnalare, anche in via anonima, se si è testimoni o si è venuto a conoscenza di episodi di bullismo o spaccio di stupefacenti. L’applicativo è scaricabile su tutti gli smartphone e tablet. Grazie a YouPol è possibile inviare immagini o segnalazioni scritte direttamente alla sala operativa della Questura, anche se il segnalante si trova in una provincia diversa. Si tratta di un nuovo canale di acquisizione delle criticità che si affianca a quello storico del 113 telefonico. Attraverso l’app, è consentito segnalare all’autorità di polizia fatti di cui si è testimoni diretti – anche mediante foto o immagini acquisite sul proprio dispositivo – ovvero notizie di cui si è appreso in forma mediata – link, pagine web, ricezione messaggi, informazioni orali.