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Caltanissetta. La Guardia di finanza compie 244 anni: “Contrasto alla criminalità, sequestri e confische per decine di milioni di euro”

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Nella mattinata odierna, con una cerimonia semplice ma non per questo priva della dovuta solennità, i finanzieri nisseni hanno festeggiato, all’interno della Caserma “Cap. Enrico Franco”, il 244° anniversario della fondazione del Corpo della Guardia di Finanza.

Alla manifestazione hanno partecipato le massime autorità civili e militari della Provincia alle quali il Comandante Provinciale, Col. t.SFP Luigi Macchia, ha rivolto il proprio saluto ed il ringraziamento per la collaborazione da loro ricevuta nel periodo della sua permanenza a Caltanissetta, tenuto conto che, a breve, l’Ufficiale lascerà il Comando del Provinciale nisseno perché trasferito ad altro prestigioso Comando del Corpo.

Il Col. Macchia, dinanzi al quale era schierata una nutrita rappresentanza di tutte le componenti delle Fiamme Gialle nissene, nonché degli appartenenti alla locale Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia, dopo la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica e dell’Ordine del giorno del Comandante Generale del Corpo – Generale di Corpo d’Armata Giorgio Toschi -, ha tenuto un breve discorso durante il quale ha voluto ringraziare tutti i finanzieri, di ogni ordine e grado, per l’impegno e la dedizione al lavoro che quotidianamente svolgono al servizio della collettività.

La cerimonia si è conclusa con la premiazione, da parte di alcune delle Autorità presenti, di militari che si sono particolarmente distinti in servizio.

La ricorrenza della Festa Anniversaria costituisce occasione propizia per tracciare il bilancio del lavoro svolto dalle Fiamme Gialle Nissene nel 2017 e nei primi sei mesi dell’anno in corso.

La Guardia di Finanza costituisce, oggi, un moderno ed efficiente strumento di presidio di sicurezza economica e finanziaria, presupposto indispensabile per il benessere e lo sviluppo del Paese e dell’Unione Europea

In questa prospettiva si muovono i Finanzieri del Comando Provinciale di Caltanissetta che continuano a mettere in campo tutti gli sforzi necessari a contrastare gli illeciti in tutte le loro sfaccettature e manifestazioni.

 

Tra le priorità strategiche della Guardia di Finanza rientra il CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA ED ECONOMICA. Lo scopo, da un lato, è quello di aggredire i capitali illecitamente accumulati, attraverso la confisca di beni e proventi delle attività delittuose oltreché delle aziende finanziate con capitali mafiosi e, dall’altro, prevenire la formazione dei patrimoni criminali, attraverso l’approfondimento delle segnalazioni di operazioni sospette, le ispezioni antiriciclaggio ed i controlli transfrontalieri sui movimenti di valuta.

In particolare, nel periodo in considerazione, sono stati eseguiti accertamenti patrimoniali nei confronti di 165 soggetti, di cui 109 persone fisiche e 56 persone giuridiche, che hanno portato ad avanzare proposte di sequestro di beni mobili e immobili per un valore di 28.773.895 euro. Sono stati eseguiti, inoltre, sequestri di beni mobili ed immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie per € 21.244.650, nonché confische per 50.533.339 euro.

Vale la pena ricordare in tale comparto l’”Operazione Nibelunghi”, condotta dal G.I.C.O del dipendente Nucleo P.E.F. di Caltanissetta, che ha permesso di sottoporre a misura cautelare sei soggetti vicini al clan degli Emanuello di Gela, per concorso esterno in associazione mafiosa e per intestazione fittizia di beni e sequestrare beni ad essi riconducibili per un valore di oltre 11 milioni di euro.

La Guardia di Finanza, inoltre, ha ulteriormente intensificato gli sforzi operativi nel comparto della VIGILANZA SULLA SPESA PUBBLICA, coerentemente con gli obiettivi fissati dall’Autorità di Governo con i processi di “spending rewiew”, allo scopo di garantire che le risorse pubbliche siano effettivamente destinate al bene comune e al progresso della società.

In tale comparto vogliamo ricordare, a titolo meramente esemplificativo:

  1. l’attività svolta dalla Compagnia di Gela, che su delega della Procura Regionale della Corte dei Conti di Palermo, ha concluso un articolata indagine afferente il depuratore del comune di Butera, interamente finanziato dalla Regione Sicilia ma mai messo in funzione. Il dipendente Reparto ha segnalato alla Procura Regionale della Corte dei Conti diversi soggetti, anche appartenenti alla pubblica amministrazione, che per negligenza/omissione hanno permesso il verificarsi di un danno erariale accertato ammontante a complessivi euro 8.322.049;
  2. il servizio recentemente concluso dal Nucleo P.E.F. di Caltanissetta che ha portato alla segnalazione dell’amministratore di un Ente di formazione per: indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, truffa e reati fallimentari. È stato accertato un danno erariale per quasi 22 milioni di euro ed una truffa aggravata per oltre.1,7 milioni.

In totale, sono stati accertati danni erariali per 42.553.654 euro che hanno portato alla segnalazione di 263 soggetti alla competente Corte dei Conti. Mentre nella spesa previdenziale sono state accertate frodi per oltre 831.590 euro e denunciate 63 persone. Altri 28 soggetti sono stati denunciati per avere fruito di prestazioni sociali agevolate, senza averne diritto.

 

Nel settore della spesa pubblica va osservato che le indagini svolte hanno evidenziato come le organizzazioni criminali di stampo mafioso guardino, con sempre maggiore interesse, a questo comparto a causa delle ingenti risorse in gioco.
Basti ricordare a tal proposito la citata “Operazione Nibelunghi”.

Per quel che riguarda LA LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI, le linee strategiche del Corpo sono orientate verso una progressiva diminuzione del numero di interventi a beneficio dell’aumento qualitativo dell’azione di servizio. Si mira a “stanare” gli evasori qualificando e quantificando la sproporzione esistente tra i redditi dichiarati e le manifestate disponibilità finanziarie.

Tra il 2017 e i primi 6 mesi dell’anno in corso, sono stati conclusi 396 interventi di polizia economica, tra verifiche e controlli.

Per garantire il ristoro erariale, l’A.G. ha concesso l’autorizzazione a procedere a sequestri e confische di beni per oltre 1,8 milioni di euro, nel contempo, sono state avanzate proposte di sequestro che ammontano ad oltre 18 milioni di euro.

Va evidenziato che, nel periodo in considerazione, sono stati individuati 55 soggetti totalmente sconosciuti al fisco (c.d. “evasori totali”) che hanno sottratto alle casse dello Stato quasi 5 milioni di IVA.

Nello stesso periodo sono stati sanzionati 60 datori di lavoro per avere impiegato 610 tra lavoratori in nero e/o irregolari.

Nell’ambito della lotta all’evasione fiscale vale la pena ricordare l’operazione “ACHERONTE”, inerente l’attività di verifica condotta dal dipendente Nucleo P.E.F. nei confronti della società CALTAQUA SPA che ha permesso di constatare violazioni sostanziali nel settore impositivo diretto (Ires/Irap), ed indiretto (Iva).

Altro comparto dove viene riversato l’impegno delle Fiamme Gialle è la LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE, AL FALSO MADE IN ITALY ED ALLA COMMERCIALIZZAZIONE DI PRODOTTI NON SICURI O DANNOSI PER LA SALUTE, che si è concretizzato in 151 interventi che hanno portato alla denuncia di 128 persone ed al sequestro di oltre 36.000 prodotti o perché falsi (contraffatti) o perché ritenuti pericolosi per la salute.

Combattere la contraffazione significa agire su più fronti: proteggere i consumatori garantendo il corretto funzionamento del mercato, arginare uno dei canali di alimentazione della criminalità economica, debellare cospicue sacche di evasione fiscale e di lavoro irregolare e tutelare il made in Italy.

Di fondamentale importanza è, infine, il “CONTROLLO ECONOMICO DEL TERRITORIO”. In tale ambito assume particolare rilievo il contrasto allo spaccio e alla detenzione di sostanze stupefacenti che, nel corso del 2017 e i primi mesi di quest’anno, ha portato al sequestro di kg. 5,689 tra hashish e marijuana, di 1000 piante di cannabis, nonché all’arresto di 8 persone e alla denuncia di altre 19.

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