Caltanissetta, anno giudiziario. Presidente Corte d’appello: “Cosa nostra continua a imperversare”
“Cosa nostra continua ad imperversare nel territorio nisseno”. Lo ha detto a chiare lettere la presidente della Corte d’appello di Caltanissetta Maria Grazia Vagliasindi aprendo la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario nell’aula magna “Saetta e Livatino” del palazzo di giustizia di Caltanissetta.
“Si tratta di un’organizzazione – ha affermato la presidente – strutturata nei quattro mandamenti di Vallelunga Pratameno, Mussomeli, Gela e Riesi. La Stidda è presente soprattutto a Gela dove, dopo il patto di non belligeranza del 1991, convive con Cosa nostra. Il numero di nuove indagini per mafia è rimasto sostanzialmente identico a quello dello scorso anno. Visto che si è passati a 127 iscrizioni rispetto alle 117 dell’anno precedente. Il dato allarmante – ha aggiunto l’alto magistrato – arriva dalle iscrizioni per gli omicidi di mafia. Si sono infatti registrate 15 nuove indagini a carico di noti e 10 a carico di ignoti, mentre nel periodo precedente erano stati rispettivamente 8 e 4. Elementi che confermano l’alto tasso di infiltrazione mafiosa nel nostro territorio”.
La presidente della Corte ha inoltre sottolineato l’importanza di garantire il “giusto processo”, assicurando tempi rapidi di definizione delle cause civili e penali.