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San Cataldo, Maria Teresa si sarebbe uccisa: l’autopsia chiude il cerchio?

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L’esame necroscopico eseguito ieri mattina al “S. Elia” non lascerebbe dubbi: sul corpo nessun segno di colluttazione

 

Il cerchio sembra chiuso. Maria Teresa Torregrossa si sarebbe tolta la vita. Questo pare essere l’esito dell’autopsia eseguita ieri mattina sul corpo della donna di 54 anni, che domenica scorsa aveva fatto perdere le proprie tracce e che martedì è stata rinvenuta cadavere, con un coltello conficcato nel petto, in una cunetta a bordo strada nella zona di “San Catalluzzu”, a metà strada tra Portella Bifuto e via Beppe Montana. L’esame autoptico è stato effettuato all’obitorio dell’ospedale “Sant’Elia” di Caltanissetta dal medico legale dott. Cataldo Raffino; ha partecipato anche il dott. Roberto Guarino di Palermo, in qualità di consulente della parte offesa, cioè il marito della donna, Calogero Cagnina ed i figli Noemi e Gianluca, incaricato dai legali della famiglia, gli avvocati Salvatore Falzone e Antonino Falzone; era presente al “Sant’Elia” anche l’avv. Nuccio Sollami, incaricato dal fratello di Maria Teresa, Antonino Torregrossa.

Cosa fa propendere per il suicidio? Chi ha esaminato la salma pare aver avuto pochi dubbi: la lama che ha ucciso la donna (si tratterebbe di un coltello da cucina di cui però ancora non si conoscerebbe la provenienza) è arrivata dritta al cuore. Sul corpo non sarebbero emersi segni di violenza o di colluttazione e relativi tentativi di difesa da parte della donna; nessun livido o ecchimosi. Avrebbe presentato, invece, dei taglietti sulle vene dei polsi. Da capire se vi fossero altre incisioni, cosiddetti colpi da “assaggio”. La relazione completa sull’autopsia è attesa entro 60 giorni.

Una settimana addietro il marito aveva dato l’allarme riguardo la scomparsa di Maria Teresa Torregrossa, dopo che al risveglio (ore 7 del mattino), non l’aveva trovata accanto a sé. Gli spostamenti della donna erano stati ricostruiti tramite le telecamere di videosorveglianza posizionate nelle diverse zone di San Cataldo. Così, pare che la casalinga si fosse allontanata dalla propria abitazione di viale Italia intorno alle ore 6.10, giungendo poi a Portella Bifuto (distante circa oltre un chilometro) poco dopo le 6.30, sembra portando con sé un sacchetto di plastica. Come riferito dai volontari che hanno trovato il cadavere, anche ai vari inviati delle trasmissioni televisive giunti in città per approfondire quello che appariva come un “giallo”, Maria Teresa Torregrossa è stata ritrovata senza vita intorno alle 20.05 di martedì: è stato spiegato che indossava giubbotto, maglietta, pantaloni del pigiama e ciabatte.

In questi giorni, gli inquirenti hanno mantenuto il massimo riserbo sulle indagini. A seguito dell’esame autoptico di ieri, è stata disposta la restituzione della salma alla famiglia. I funerali di Maria Teresa Torregrossa si celebreranno martedì alle ore 16, nella chiesa Cristo Re, quella che la donna frequentava da bambina.

 

(https://www.lasicilia.it/news/caltanissetta/191868/san-cataldo-maria-teresa-si-sarebbe-uccisa-l-autopsia-chiude-il-cerchio.html – articolo di Claudio Costanzo)

 

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