Riesi. Inchiesta “Demetra”; concessi i domiciliari a Francesco Lucerna, accusato di avere gestito un traffico di reperti
Il riesino Francesco Lucerna, 76 anni, lascia il carcere e potrà attendere agli arresti domiciliari che venga conclusa l’indagine per un presunto traffico di reperti archeologici che lo vede coinvolto come capo di un’associazione che operava in Sicilia. Sono stati i giudici del Tribunale del riesame, accogliendo il ricorso dell’avvocato difensore Vincenzo Vitello, il quale aveva sostenuto che non c’erano le esigenze per giustificare la detenzione dietro le sbarre. Conosciuto in paese come “zu Gino”, secondo quanto emerso dall’inchiesta dei carabinieri “Demetra”, aveva messo in piedi un giro di reperti per fare soldi. E per questo aveva organizzato una rete di tombaroli e corrieri che recuperavano e consegnavano i reperti al nord Italia, in particolare in Piemonte.