Presentato il programma elettorale di Salvatore Messana: “La nostra è una filosofia valoriale”. L’intera conferenza stampa
Questa mattina la presentazione del programma elettorale del candidato sindaco Salvatore Messana sostenuto da “Caltanissetta Riparte”, “Proviamoci” e “Progressisti per Caltanissetta”. Presenti gli assessori designati: Ettore Maria Garozzo, Giosal Lo Giudice e Fabio Mastrosimone e il coordinatore del programma elettorale Carlo Privitera. Dopo i saluti e i ringraziamento ai presenti Messana parla della filisofia che ha dato vita al suo programma . di merito, valori ed etica. E precisa che nel programma sono individuate le criticità della città e come superarle: “Nel programma sia cosa fare che come farlo”.
Di seguito il programma elettorale completo.
Obiettivi programmatici
- Obiettivo Amministrativo:
Rivalutazione del ruolo dell’Amministrazione Comunale, con particolare riferimento all’efficienza amministrativa, alla razionalizzazione dei flussi economici ordinari e straordinari a vantaggio della collettività. L’amministrazione deve essere intesa come punto di incontro tra domanda e offerta a livello territoriale.
- Obiettivo Economico:
Rivalutazione socio – economica della comunità intera attraverso l’applicazione di buone pratiche amministrative in ambito economico, socio – culturale e finanziario.
Il perseguimento di tale obiettivo prevede una intensa ed incessante attività dell’Amministrazione volta a supportare filiere brevi, quindi l’attuale mercato di beni e servizi, incentivare la nascita di attività imprenditoriali a vario livello, stimolando l’arrivo di fondi da parte di investitori terzi (pubblici e/o privati).
- Obiettivo Sociale:
Infondere nuova fiducia nei cittadini su un sistema virtuoso di amministrazione basato sul Merito, sull’Etica e poterne apprezzare i vantaggi economici e sociali generali. Lotta alle disuguaglianze mediante politiche sociali (anche innovative), volte all’inclusione e al welfare in favore dei cittadini in condizione di disagio.
Dare supporto al fermento culturale cittadino e creare una rete operativa tra operatori culturali, turistici, scolastici ed economici: sarà uno dei pilastri su cui si può fondare il rilancio sociale, oltre che economico, della Città.
Per la realizzazione di tali obiettivi, intendiamo adottare nuovi strumenti che garantiscano la trasparenza dell’Amministrazione e, al contempo, permettano ai Cittadini di poter avvertire la vicinanza dell’Amministrazione stessa nella loro quotidianità.
Tra questi:
- L’attivazione di strumenti utili alla verifica e monitoraggio dei risultati, con strategie di programmazione coordinate e concordate direttamente con i soggetti interessati.
- L’utilizzo di “app” dei servizi comunali per l’interfaccia continua con il cittadino. Il contatto tra l’Amministrazione e il Cittadino deve essere favorito dalla tecnologia.
- L’immediata definizione ed avviamento degli iter progettuali, con le seguenti azioni:
- creazione di un portafoglio progetti;
- definizione e applicazione dei processi per la selezione dei progetti;
- istituzione del fondo di rotazione per la progettazione e i cofinanziamenti;
- stipula di partenariati pubblico-privato per il cofinanziamento dei progetti.
- Il Sistema di incentivazione al merito: la realizzazione di un sistema premiante per il cittadino, ovvero un sistema che riconosca la virtuosità anche dei piccoli gesti e buone pratiche che ognuno di noi può effettuare giornalmente. Innescare una “competizione” costruttiva che mira ad incentivare il senso civico e di appartenenza alla comunità attraverso il riconoscimento simbolico (ma materiale) di benefits direttamente tangibili dal cittadino.
- La realizzazione di un Urban Center: strumento di democrazia partecipata applicata all’urbanistica (e non solo) inteso come spazio di incontro e centro di coordinamento delle attività territoriali. Vetrina di un’Amministrazione trasparente e costantemente aperta al confronto con i cittadini.
Indirizzi politici programmatici e azioni previste
Gli obiettivi programmatici sopra esposti, derivano da una progettazione complessa che riguarda diversi ambiti di intervento.
Gli indirizzi programmatici (metodi) che si intendono perseguire sono i seguenti:
- Razionalizzazione delle risorse
- Inversione dei flussi economici e rilancio dell’economia territoriale
- Incentivazione alla cultura della “cittadinanza attiva”
La cornice di riferimento dovrà essere la sostenibilità ambientale ed una revisione urbanistica complessiva che valorizzi il centro storico.
- Razionalizzazione delle risorse
Prevede un programma di riduzione degli sprechi attraverso strategie di investimento e di ammodernamento della P.A.
Aggiornamento e implementazione sistemi di scambio dei dati tra operatori della P.A.
L’ottimizzazione dei processi della Pubblica Amministrazione deve prevedere un aggiornamento e un’ implementazione delle reti informatiche e la possibilità di utilizzare una piattaforma unica di riferimento per poter condividere informazioni e gestire gli iter burocratici.
Questo elemento risulta fondamentale non solo per incentivare azioni economiche sul territorio da parte dei Cittadini, ma anche per poter attirare investitori esterni, invogliati da una amministrazione “smart”.
Tale aspetto prevedrà la costituzione di un tavolo tecnico coordinato dall’Assessorato alle attività produttive, che deve vedere impegnati gli operatori della P.A., attraverso anche un confronto continuo con professionisti esterni ed esponenti della società civile.
Inoltre sarà obiettivo dell’Amministrazione la riqualificazione e la valorizzazione del patrimonio immobiliare comunale, anche attraverso partenariati pubblico/privato.
Avviamento di Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (ex alternanza scuola/lavoro), servizio civile e razionalizzazione dell’impiego degli aventi diritto al Reddito di Cittadinanza.
Il rilancio economico e sociale del nostro territorio passa attraverso la valorizzazione del capitale umano cittadino, tramite l’utilizzo razionale degli strumenti di politica nazionale citati.
Se da una parte l’attività dell’Amministrazione sarà rivolta al supporto e al rilancio della aziende del territorio, con particolare riferimento ai settori del turismo, dell’artigianato e dell’agricoltura, dall’altra sarà obiettivo fondamentale formare la collettività ad un impegno diretto, finalizzato al successivo supporto umano (inteso come forza produttrice) di cui la Città stessa necessiterà.
– Reddito di cittadinanza: in considerazione del DL 4/2019 (Legge 28 marzo 2019 n.26), gli aventi diritto al sussidio del reddito di cittadinanza (nella sola città di Caltanissetta la previsione degli aventi diritto è di 400 nuclei familiari), dovranno, dopo un periodo di formazione, rendere al proprio comune 8 ore/settimana in opere di pubblica utilità o pubblico interesse.
A tal fine, si prevede di strutturare un tavolo tecnico con il centro dell’impiego, i Caf territoriali, enti di formazione e operatori del terzo settore, con particolare riferimento alle associazioni di volontariato e alle associazioni culturali.
L’Amministrazione, in collaborazione con gli altri Enti preposti e responsabili, può e deve impiegare e valorizzare nel migliore dei modi tali risorse umane, in relazione alle caratteristiche di ogni cittadino e alle necessità della collettività.
– Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento e servizio civile: la formazione e l’impiego dei giovani, per l’acquisizione di nuove competenze, deve avvenire nell’ottica di un progetto globale del rilancio territoriale, le cui basi e strumenti fanno parte del programma di questa Amministrazione.
L’utilizzo razionale dei suddetti strumenti prevede la creazione di una rete operativa tra le Scuole ed Enti di formazione del territorio, la cui attività interesserà l’Amministrazione non solo come “azienda” ricevente, ma anche e soprattutto come promotore e coordinatore delle attività economiche territoriali. Tali attività potranno dunque essere finalizzate:
- alla riscoperta degli usi e della storia locale;
- al rilancio a scopo turistico delle ricchezze culturali ed ambientali del nostro territorio;
- alla mappatura della realtà produttiva locale, con lo scopo di cogliere/suggerire nuove occasioni imprenditoriali.
Nella realizzazione di questo progetto saranno coinvolti il Provveditorato agli Studi, i Presidi degli istituti secondari, le aziende del territorio, gli Enti di Formazione e le Associazioni culturali e ambientali.
Esternalizzazione della gestione di impianti e servizi (Project Financing – convenzioni – concessioni – appalti)
Questa strategia amministrativa permette una riduzione dei costi di gestione degli impianti e degli edifici pubblici, e stimola l’intervento di gestori/investitori privati.
Alcuni esempi a cui applicare tali misure sono:
– Teatro Comunale “Regina Margherita”
– Impianti sportivi
– Impianto di pubblica illuminazione
– Aree attrezzate
“Comune Rinnovabile”
Con il duplice fine della razionalizzazione delle spese e della riduzione dell’impatto ambientale, si propone la realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili per gli uffici, gli edifici pubblici e di quelli residenziali.
A tal riguardo sarà necessario dotarsi dell’Energy Manager, collegato agli incentivi dei TEE (certificati bianchi) per l’utilizzo efficiente del patrimonio edilizio e impiantistico e l’utilizzazione delle risorse messe in campo dal GSE – Gestore Servizi Energetici per le PA https://www.gse.it/servizi-per-te/pa.
Si prevede, pertanto, un’operazione complessa che parta dalla realizzazione di tavoli tecnici con le Società e con gli Enti erogatori dei servizi, per valutare quelle attività che potrebbero essere svolte in-house, oppure direttamente concesse a terzi a fronte di un pagamento di royalties ad aziende partecipate/controllate (Srl, Spa, Società consortili, ESCo).
Riprogettare completamente e ripristinare il servizio bus cittadino (TPL), a trazione completamente elettrica.
Il Comune ha già in proprietà dei bus elettrici che prioritariamente, dovranno essere adeguati e rimessi in funzione, con totale abbandono degli attuali bus a carburante.
Infine progettazione ed installazione di colonnine per la ricarica dei mezzi a motore elettrico e delle bici elettriche a pedalata assistita.
L’Amministrazione incentiverà, ove possibile e nel rispetto assoluto dell’ambiente e della salute pubblica, la realizzazione di impianti fotovoltaici, solare termico, eolico ed anche di impianti produttori di energia “pulita” da sostanze organiche e da biomasse.
Obiettivo strategico e prioritario sarà quello di dotare il Comune del P.A.E.S.C. (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima), all’interno del quale andranno ad inserirsi azioni specifiche che contribuiranno al raggiungimento degli obiettivi prefissati per il 2030 dalla Comunità Europea.
Valorizzazione e riqualificazione del personale dell’Amministrazione comunale
In considerazione del fatto che la macchina amministrativa del Comune ha una dotazione organica ridotta e “anziana” (età media over 50), occorre prevedere:
- una più sapiente organizzazione dei servizi e delle Direzioni;
- una mirata attività di formazione, sia sul campo normativo che sugli strumenti offerti dalle nuove tecnologie;
- nuovi inserimenti, compatibilmente con i limiti di spesa previsti per il personale.
Un aiuto potrà derivare dall’eventuale impiego di personale tirocinante (anche proveniente dai Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento), coadiuvato da tutor esperti, soprattutto in campo informatico.
- Inversione dei flussi economici e rilancio dell’economia territoriale
La razionalizzazione delle risorse prevede, inoltre, l’applicazione di misure volte a stimolare i consumi di prodotti e servizi a livello locale. Il ruolo centrale dell’Amministrazione sarà quello di far incontrare domanda e offerta a livello territoriale.
I primi e principali ambiti di intervento, in tal senso, saranno:
- Filiera breve agro – alimentare (“Progetto Km0”)
- Progetto Cultura
- Misure e interventi per il rilancio dell’economia
- Filiera agro – alimentare (Progetto Km 0)
L’Amministrazione Comunale è intesa ancora come luogo di incontro di domanda e offerta, tramite la creazione di un “consorzio di produttori cittadini” e di gruppi di acquisto. L’amministrazione comunale si pone come garante della qualità del prodotto e della trasparenza del circuito.
Tale iniziativa può prevedere l’apertura, in centro storico, di uno sportello ad hoc per l’incontro degli attori interessati.
Il punto di forza dell’offerta commerciale di tale rete di mercato è il rapporto qualità/prezzo dei prodotti.
Tale sistema faciliterà così l’approvvigionamento di prodotti biologici e di qualità, bypassando i problemi logistici che rallentano la crescita del settore.
I vantaggi di tale strategia sono rappresentati da:
- un risparmio economico per il cittadino;
- la possibilità di promuovere stili di alimentazione salubre per la cittadinanza;
- un impatto sul territorio in termini di supporto economico alle aziende agricole e agro–alimentari locali, che, selezionate e censite secondo criteri qualitativi dettati da esperti, creeranno un rapporto diretto con i propri clienti.
Una possibile applicazione potrebbe consistere nell’indirizzare l’impiego dei sussidi, anche per nuclei familiari indigenti, verso i suddetti circuiti locali.
In questo modo gli stessi sussidi serviranno anche a sostenere le attività imprenditoriali agricole del territorio.
- Progetto Cultura.
Al fine di rendere coerenti e continui nel tempo tutti gli interventi relativi a questo progetto “Cultura”, servirà istituire un regolamento ed un registro dei beni anche immateriali dichiarati “patrimonio culturale della città”, per un’ampia valorizzazione e promozione turistica in un unico progetto di marketing territoriale (Settimana Santa, Riserve naturali e aree protette, Rete dei Musei e siti archeologici, Siti minerari, percorsi tematici, ecc).
L’attività di tutti gli attori sociali dell’ambito culturale (associazioni culturali, operatori del terzo settore,ecc…) con particolare riferimento agli ambiti turistico, artistico e formativo (universitario e parauniversitario) sarà supportata/coordinata dall’Amministrazione Comunale, anche al fine di incentivare flussi di mobilità attiva e, di conseguenza, per stimolare l’indotto del territorio.
Le dinamiche che si intendono innescare prevedono le seguenti misure:
Misura N° 1
Incentivazione e supporto delle attività delle Associazioni Culturali operanti nel territorio, per il coordinamento e la realizzazione di attività di pubblico interesse/utilità. Gli ambiti di interesse saranno:
❏ conservazione, ripristino, rilancio dei beni culturali: Musei, Teatri, aree archeologiche, Centro Storico;
❏ costituzione di una rete operativa territoriale ed extraterritoriale per il rilancio delle attività turistiche: con particolare riferimento all’implementazione dell’offerta culturale teatrale e musicale, e la creazione di un’offerta integrata con i comuni limitrofi, e con le Città di Enna ed Agrigento.
❏ Interessamento diretto degli aventi diritto al reddito di cittadinanza e dei volontari di Servizio Civile per servizi di pubblico interesse (gestione del verde pubblico, promozione e comunicazione di eventi a vari livelli).
Pertanto l’associazionismo in generale sarà valorizzato in tutte le sue forme, e deve essere inteso come servizio della Comunità alla Comunità.
Misura N° 2
Stimolare il finanziamento della Cultura da parte di soggetti economici privati (“Culture financing”) del territorio (ed esterni), in considerazione dei vantaggi fiscali su alcune aliquote per i finanziatori/sponsor.
Questo strumento sarà inserito nell’ambito di una progettazione organica, sia a breve, che a medio – lungo termine, con il fine di supportare e incentivare la realizzazione di eventi e manifestazioni culturali che possano richiamare flussi turistici sia territoriali, sia regionali/nazionali (si pensi alla rivalutazione della Sicilia come punto centrale di incontro di flussi economici e culturali internazionali).
Misura N° 3
Il miglioramento dell’offerta formativa universitaria e post universitaria avrà il duplice fine di incentivare direttamente l’economia locale (si pensi ad una rivalutazione edilizia dedicata e all’indotto derivante dalla stanzialità degli studenti), e di supportare gli stessi operatori economici e i servizi cittadini.
Uno degli ambiti di maggiore impegno sarà quello sanitario, per il quale si prevede la stipula di partenariati universitari per la formazione specialistico post-laurea, e con particolare riferimento ad accordi con strutture di eccellenza nazionali ed internazionali.
Si intende inoltre applicare una politica di incentivazione delle iscrizioni presso i corsi di laurea attivi nella nostra città, attraverso agevolazioni sulle tariffe comunali dei servizi.
Aree di applicazione delle misure del Progetto Cultura
❏ Sport
Gli interventi da effettuare in ambito sportivo riguardano sia quelli inerenti l’impiantistica, sia quelli di coordinamento delle attività sportive.
Si intende porre in essere un meccanismo di premialità e di mutualità dell’offerta tra l’Amministrazione Comunale e le Società Sportive.
Per quanto riguarda l’impiantistica, si proporranno contratti di concessione alle Società sportive, al fine di ridurre gli oneri di gestione a carico dell’Amministrazione e 10 permettere alle società stesse di agire su una programmazione a medio – lungo termine, sia in chiave sportiva, che finanziaria.
Il coordinamento delle attività delle società sportive sarà effettuato dall’Assessorato competente, e avrà l’obiettivo di strutturare convenzioni con i diversi operatori, per poter offrire la possibilità di partecipare alle attività sportive, con un occhio di riguardo per le discipline para-olimpiche e per soggetti in condizioni disagiate. Nell’ambito della gestione dei rapporti con le Società sportive e dell’eventuale affidamento in gestione degli impianti (e lo stesso monte orario disponibile), verrà costruito un sistema di valutazione delle attività annuali, in modo da individuare e premiare quelle realtà sportive che perseguono i migliori risultati in diversi ambiti (es. n° di iscritti ai campionati giovanili, risultati delle “prime squadre” nei relativi campionati, ecc…).
L’Assessorato allo Sport sarà promotore, insieme alle società sportive, di giornate di promozione dello sport, in occasione degli eventi programmati nelle “isole commerciali”.
Verrà incentivata l’organizzazione di eventi sportivi di carattere regionale, nazionale ed internazionale, di richiamo per flussi turistici dedicati.
Si prevede, inoltre, una spesa relativa agli adeguamenti degli impianti esistenti in chiave polifunzionale per ospitare eventi di altro genere (musicali, teatrali,ecc…)
❏ Ambiente
Le politiche per l’Ambiente sono oggetto centrale dell’attività di questa amministrazione. Anche in questo ambito, in collaborazione con enti e associazioni del settore, si prevede un ruolo centrale dell’Amministrazione che deve facilitare (e non imporre) politiche green a vantaggio dell’intera collettività.
L’Assessorato di riferimento costituirà un tavolo permanente che possa impartire linee guida organiche e operative, in accordo con ATO ambiente, associazioni di settore e comitati cittadini.
I progetti proposti sono i seguenti:
Aree verdi e Parchi attrezzati
Primo atto necessario è quello di realizzare un censimento cartografico del verde cittadino e degli spazi liberi da potere rinverdire ed alberare. A seguito di ciò si verificherà il programma annuale di manutenzione e si pianificheranno nuove messe a dimora. Il consolidamento dell’esistente e il nuovo verde non potrà prescindere da un piano di sostenibilità economico-gestionale.
Si prevede di stabilire una convenzione con la Sovraindentenza ai BB.CC. e l’Azienda delle Foreste Demaniali per mettere a disposizione della cittadinanza il Parco Archeologico Palmintelli. Obiettivo facilmente raggiungibile, anche con limitate risorse (budget prevedibile circa 20.000 €).
Allo stesso modo, anche per il Parco Dubini, di proprietà dell’ASP, con l’attivazione di sinergie tra Comune, Ente proprietario ed Azienda delle FF.DD, si può addivenire ad una gestione continua e a basso costo dell’area, rendendo l’area maggiormente fruibile.
Per quanto concerne il Parco Balate, già di proprietà comunale, con interventi iniziali “low cost Landscape” (sentieristica, area sgambamento cani, area olfattiva, etc.) si può rendere immediatamente fruibile alla cittadinanza.
La progettazione del nuovo verde e nelle revisioni dell’esistente si dovrà sempre più incentivare la realizzazione di aree verdi (attrezzate e non) aperte e con maggiori controlli in remoto (videosorveglianza).
Si intende rivalutare anche il Parco Antenna, tramite una strategia di project financing e partenariato pubblico/privato, come area cittadina di particolare interesse, sia per la Comunità, sia come attrattore di flussi turistici culturali e sportivi.
A tal fine, si prevedono i seguenti step procedurali:
– Studio di fattibilità economica e costituzione di tavolo programmatico con Raiway;
– Fase progettuale: le idee progettuali verranno raccolte tramite concorsi e bandi di gara;
– Individuazione dei partner e delle coperture economiche.
Questo tipo di strategia sarà applicata anche per i progetti di rivalutazione di altre strutture.
Realizzazione di Orti urbani:
Un orto urbano è uno spazio verde di proprietà comunale e di dimensione variabile la cui gestione è affidata per un periodo di tempo definito ai singoli cittadini, più spesso riuniti in specifiche associazioni.
I vantaggi degli orti urbani consistono nella tutela della biodiversità agricola, fornendo alimenti biologici e senza pesticidi. Altri vantaggi riguardano la regolazione del microclima locale. e l’incentivazione dell’inclusione sociale e la crescita di nuovi gruppi di persone attive.
Particolare attenzione, nella redazione delle graduatorie di assegnazione, sarà dedicata alle famiglie svantaggiate.
Randagismo e canili
La nuova Amministrazione dovrà affrontare con la massima tempestività e con il massimo sforzo organizzativo la problematica della tutela degli animali e la prevenzione del randagismo, attuando specifici interventi secondo le seguenti direttrici ed indicazioni, e per una applicazione concreta e puntuale delle “linee guida” della Regione Sicilia in materia di randagismo:
- Anagrafe canina, (anche attraverso schedatura del Dna) conoscenza del territorio e stima della popolazione canina: aumentare i controlli sul territorio sui cani di proprietà non iscritti all’anagrafe. Sensibilizzazione della cittadinanza per un’attenta verifica dei cani di proprietà non ancora iscritti nell’anagrafe canina.
- Sterilizzazione chirurgica e farmacologica per i cani vaganti;
- Reimmissione dei cani sul territorio: al fine di contenere il randagismo ed evitare il sovraffollamento dei rifugi per il ricovero, prioritariamente devono essere privilegiati gli interventi di sterilizzazione dei cani randagi e la successiva reimmissione degli stessi sul territorio, nel caso di animali docili, dopo gli accertamenti sanitari;
- Il Comune, d’intesa con il servizio veterinario dell’Aziende Sanitarie Locali, le associazioni protezionistiche e animaliste iscritte all’albo regionale, i medici veterinari liberi professionisti, dovranno stipulare protocolli operativi che prevedono la sterilizzazione dei cani randagi, ed eventualmente anche di proprietà. Solo i cani per le cui condizioni non è possibile procedere alla reimmissione sul territorio sono destinati ai rifugi per il ricovero.
- Adozioni: incentivare le adozioni;
- Provvedere alla vigilanza e controllo, con personale adeguatamente formato e motivato.
- Individuare e delimitare aree urbane da destinare alla attività motoria dei cani d’affezione, provvedendo a periodici interventi di bonifica e di disinfestazione previa consulenza del servizio veterinario dell’azienda unità sanitaria locale.
- Stanziamento di una cifra annuale (almeno 10.000 euro) da investire per la creazione di un bonus/incentivo per le sterilizzazioni dei cani padronali. Riuscendo a stabilire un prezzo fisso (100/120 euro) con uno o più veterinari liberi professionisti, si riuscirebbe a promuovere la sterilizzazione di almeno 200 cani di proprietà ogni anno con un costo fisso per il cittadino proprietario di cani o gatti di massimo 50 euro.
“Compostaggio di comunità” e “Compostaggio di prossimità”.
Il decreto 266/2016 (“Regolamento recante i criteri operativi e le procedure autorizzative semplificate per il compostaggio di comunità di rifiuti organici”) fissa i criteri operativi e le procedure organizzative semplificate per l’attività di compostaggio di comunità.
Il progetto prevede l’incentivazione dell’organizzazione di gruppi di Cittadini in “organismi collettivi” (ovvero due o più utenze domestiche o non domestiche costituite in condominio, associazione, consorzio, società o altre forme associative di diritto privato) ai quali destinare, in accordo con il Regolamento Comunale, delle aree per il conferimento dei rifiuti compostabili.
Si costituiranno così delle isole ecologiche ognuna dedicata ad uno specifico gruppo di persone/famiglie.
Lo scopo prefisso è quello sia di ridurre la produzione di rifiuti organici e gli impatti sull’ambiente dovuti alla gestione dei rifiuti stessi, che di contribuire al raggiungimento dell’obiettivo di riciclaggio dei rifiuti urbani.
Commissione locale di tutela degli interessi collettivi
Istituzione di una commissione di tutela degli interessi collettivi, che, attraverso tavoli tecnici permanenti con enti erogatori dei servizi possa incentivare e stimolare la nascita di Gruppi di Acquisto, in collaborazione con aziende del settore (territoriali e/o extraterritoriali).
Oltre ad un fine prettamente economico (risparmi sui consumi), l’avviamento di tale progetto è finalizzato alla riduzione dei tassi di inquinamento e il miglioramento dei parametri di qualità ambientale della Città.
Istituzione di una interfaccia con la GDO, finalizzata alla ridefinizione dei protocolli di packaging, la differenziazione e la riduzione dei rifiuti (prodotti alla spina, vuoto a rendere, etc.).
Comune Plastic free
Obiettivo centrale della politica dell’Amministrazione sarà la realizzazione di campagne mirate alla riduzione degli sprechi, dei prodotti monouso, la conversione verso l’utilizzo di bioplastiche, al fine di ridurre l’impatto ambientale di tali inquinanti.
Tale conversione prevede la realizzazione di ordinanze e regolamenti specifici.
Sarà costituito, a tale fine, un tavolo tecnico con le associazioni ambientaliste e sarà supportata la nascita di realtà imprenditoriali del settore, per il soddisfacimento della domanda locale.
Trasporti green
Rivisitazione del Piano Urbano della Mobilità (P.U.M.) e del Piano Urbano del Traffico (P.U.T.).
Politiche di sviluppo per una mobilità alternativa e più sostenibile:
- rendere più appetibile e potenziare il servizio urbano di trasporto pubblico locale (TPL), realizzando l’attività di mobility managment (ridurre il numero di auto circolanti a favore di mezzi di trasporto alternativi, attraverso l’informazione, la comunicazione, il coordinamento e l’organizzazione), utilizzando mezzi a basso impatto, introducendo l’autobus a chiamata, migliorando la regolarità/puntualità delle corse;
- graduale realizzazione di piste ciclabili in sede promiscua, sulla base delle nuove modifiche del codice della Strada, iniziando con il rendere “cycle-friendly” i quartieri a più alto potenziale (es. Santa Barbara e Balate);
- introdurre un servizio di condivisione di biciclette, anche a pedalata assistita;
- promuovere una mobilità scolastica alternativa: SCUOLABUS – CICLOBUS E PEDIBUS;
- prevedere servizi navetta elettriche/ibride per l’accesso alla ZTL del Centro Storico, a partire dalle aree di parcheggio più periferiche;
- aggiornamento del Piano Parcheggi e realizzazione graduale di quelli previsti nel
Piano Triennale delle Opere Pubbliche, con priorità del PARCHEGGIO DI VIA ROSSO DI SAN SECONDO;
- introduzione del sistema I.T.S. (intelligent Trasport System), per monitorare il traffico
(auto circolanti, parcheggi liberi e dove), regolato con il coordinamento della Centrale di Controllo del traffico ed utile per informare gli automobilisti in tempo reale;
- car e bike sharing: si prevede, infatti, la gestione del car sharing attraverso l’app di servizi comunali, e l’inserimento della stessa nel circuito del sistema premiante;
- colonnine di ricarica: l’amministrazione intende promuovere la cultura delle energie alternative anche grazie ad investimenti e cooperazioni mirate;
- bus elettrici e parco mezzi comunali: politiche di ammodernamento dei mezzi pubblici e comunali con acquisti di veicoli green, tramite l’utilizzo dei fondi regionali, nazionali ed europei dedicati.
❏ Turismo e identità / Religiosità e tradizioni
Rivalutazione del territorio nisseno a partire dalla riqualificazione dei tratti identitari di Caltanissetta.
Volendo individuare delle aree tematiche d’interesse, suddivideremo in 6 grandi gruppi i possibili sbocchi turistici della città:
- Turismo naturalistico (Riserva naturale orientata Monte Capodarso e Valle dell’Imera Meridionale, Parco dell’Antenna, maccalubbe, miniera di Trabonella, solfara di Gessolungo)
- Turismo religioso (Monumento al Redentore, Settimana Santa, Museo delle Vare, Museo diocesano “Speciale”, Cattedrale di Santa Maria La Nova, Abbazia di Santo Spirito, Presepe vivente, altre chiese)
- Turismo storico (Cimitero monumentale degli Angeli, monastero di San Domenico e annessa cripta, Parco archeologico di Sabucina, Castello di Pietrarossa, Quartiere arabo, Museo archeologico, Palazzo Moncada, Fontana del Tritone, Museo Tripisciano, Cimitero dei Carusi)
- Turismo di studio (Museo mineralogico, Maccalubbe di Terrapelata)
La Consulta delle Culture
L’Amministrazione intende promuovere l’istituzione di una Consulta delle Culture in un’ottica di valorizzazione di tutte le risorse umane presenti sul territorio. La Consulta avrà la funzione di stimolo per il dialogo, al fine di instaurare un clima di fiducia e rispetto. Sarà uno strumento di risoluzione dei problemi del singolo cittadino, che punti a farlo sentire parte attiva della nostra comunità.
Turismo agroalimentare (Mercato storico ”Strata a’ foglia”, Sagra del Torrone, Borgo S. Rita)
- Turismo culturale e di svago (eventi annuali, Settembre nisseno, rassegne teatrali, eventi sportivi, contest artistici e sportivi)
Si ritiene necessario un intervento diretto dell’amministrazione per la valorizzazione del patrimonio culturale e immateriale attraverso:
- messa a fuoco dei flussi turistici regionali e nazionali che interessano la città (in collaborazione con la Pro Loco, le associazione di settore, la filiera alberghiera)
- individuazione partners economici, collaborazioni extraterritoriali (Enna, Agrigento)
- campagne di marketing turistico con comunicazione in esterno affidata ad agenzie specializzate
- riqualificazione e decoro dei siti storico/naturalistici (Mercato storico ”Strata a’ foglia”, Maccalubbe di Terrapelata, Cimitero monumentale agli Angeli, Quartiere Arabo, )
- sostegno economico e collaborazione tecnica per la realizzazione e conservazione di eventi ed opere di grande interesse turistico (Museo delle Vare, Presepe Vivente)
- organizzazione di eventi che possano riportare in città il turismo commerciale, congressuale e ricreativo, al momento semi-assenti (fiere, conferenze, congressi, concerti, sfilate carnevalesche, eventi estivi e del capodanno)
❏ Arti e spettacolo: Stati Generali della Cultura – Progetto CAP (Cantieri Artistici Permanenti)
Per Stati Generali della Cultura si intendono una consultazione organizzata tra le Associazioni Culturali, le Maestranze e i tecnici di settore nel mondo delle Arti in generale. Queste consultazioni hanno la duplice funzione di intercettare le necessità del settore artistico e di organizzare dei piani di lavoro complessi, in cui si possa dar spazio alla creatività del Territorio e ai molti talenti attivi al suo interno e non solo. Il fine ultimo della progettazione è la realizzazione dei Cantieri Artistici Permanenti, approfittando della centralità di Caltanissetta e del suo storico impegno nell’ambito della arti (Tripisciano, i fratelli Mancuso, Girolamo Ciulla, P.M. Rosso di San Secondo, ecc..); il primo centro siciliano di alta formazione artistica per il mondo del teatro, della danza, della cinematografia e musica.
- Misure per il rilancio economico
L’Amministrazione Comunale deve essere intesa come punto di incontro tra domanda e offerta tra Cittadini e Operatori commerciali in genere.
Innescare un circuito virtuoso e produrre dei vantaggi tangibili per gli operatori economici e la Comunità tutta, saranno il risultato di una strategia di comunicazione istituzionale e non, sia a livello territoriale, sia extraterritoriale.
Le misure proposte sono considerate ad “elevato impatto” e a “basso costo”, prevedendo, nella dinamica di attuazione, la costituzione di tavoli tecnici dedicati, costituiti da Associazioni di settore, responsabili dell’Ufficio Tecnico, una commissione consiliare di riferimento e l’Assessorato competente.
Le misura che si intendono applicare sono le seguenti:
Misura N°1
Progetto “Isole Commerciali”: si individueranno le diverse aree commerciali della città per suddividerle idealmente in “isole commerciali”, e stimolare la successiva organizzazione delle reti degli operatori in “Centri Commerciali Naturali”, ovvero veri e propri Soggetti Giuridici autonomi; questi potranno, quindi, partecipare a procedure concorsuali e bandi pubblici.
Lo sviluppo di questo progetto prevede un ulteriore appoggio da parte dell’Amministrazione Comunale che, nell’ambito del “Progetto Cultura”, in considerazione della dislocazione delle attività commerciali, proporrà l’attuazione di programmi dinamici di regolamento del traffico automobilistico nelle diverse aree commerciali della città e l’organizzazione di eventi dedicati e programmati (“ZTL dinamica”).
Misura n°2
Incentivare la costituzione di filiere brevi e del Km0: questo progetto si integra con il sistema di incentivazione al merito. Gli obiettivi del progetto sono:
❏ Incentivare la produzione locale agro – alimentare
❏ Abbattere i costi di filiera tramite la creazione e il coordinamento di gruppi di acquisto: a tale fine si costituirà una commissione di esperti a “garanzia” del circuito.
❏ Effettuare un iniziale intervento di Medicina Attiva sul territorio: sarà infatti stimolata l’attività di informazione da parte degli operatori sanitari a vario livello, inseriti attivamente nel progetto.
Misura N°3
Si prevede di stimolare l’attività delle cooperative sociali e la costituzione di nuove cooperative sociali di tipo B in ambito Artigianale, Agricolo e del Terzo settore.
L’obiettivo è quello di:
❏ Incrementare il tasso di occupazione: particolarmente delle fasce più deboli della popolazione (extracomunitari residenti, famiglie indigenti):
❏ Creare un marchio dei prodotti agro-alimentari locali e di qualità;
❏ Creazione di un brand dell’artigianato locale;
Questi ultimi due punti sono da intendere come progetto a medio – lungo termine, in considerazione dei relativi iter burocratici per la loro realizzazione.
Misura n°4
Avviare due sportelli comunali di supporto economico:
❏ Supporto all’imprenditoria giovanile: Sportello al pubblico finalizzato all’incontro tra l’Amministrazione, le imprese e i giovani, nonché al tutoraggio nella definizione delle idee progettuali.
Lo sportello gestirà lo sviluppo della piccola imprenditoria artigianale, commerciale, agricola e dei servizi, triangolando il coinvolgimento di istituti bancari per la strutturazione di un fondo per il microcredito.
Lo sportello si occuperà della fase pre-valutativa e dell’accompagnamento del soggetto nella realizzazione d’impresa. L’amministrazione comunale riveste quasi un ruolo di “incubatore d’impresa”, grazie a protocolli di intesa da stipulare con gli ordini professionali e i professionisti locali del settore.
❏ Sportello di contrasto alla crisi: front office per assistenza alle imprese e ai cittadini su: crisi, continuità aziendale, accesso al credito.
L’amministrazione comunale deve far sentire la propria vicinanza a tutti, specialmente a chi è in difficoltà. Verranno stabiliti protocolli di intesa con gli ordini professionali e i professionisti locali del settore.
Misura N°5
Lo strumento del “baratto amministrativo”, uno strumento (previsto nel decreto Sblocca Italia) che consente ai cittadini bisognosi di pagare tasse, tributi come TASI, IMU e TARI, e in generale i debiti con il fisco, con il proprio lavoro. In altre parole, attraverso lavori socialmente utili per il Comune, come ad esempio tagliare l’erba nei parchi, pulire le strade, prestare opere di manutenzione o recuperare e riqualificare aree e beni immobili inutilizzati, il cittadino che, per comprovati problemi economici non riesce a far fronte al pagamento delle tasse locali già scadute, può assolvere all’adempimento, eseguendo dei lavori per il Comune, che piuttosto che intervenire con solleciti e cartelle sanzionatorie di pagamento, verrà incontro al cittadino in difficoltà, per cercare nuove soluzioni. Pensiamo infatti ai pensionati con assegno sociale o con una pensione minima, ai giovani che a causa della crisi economica e occupazionale hanno perso il lavoro o sono in cassa integrazione, in mobilità o in disoccupazione ordinaria Naspi e che non riescono a far fronte al pagamento dell’affitto o dell’IMU, il baratto amministrativo consentirebbe loro, non solo di saldare il proprio debito attraverso lo svolgimento di lavori socialmente utili, ma anche e soprattutto di non perdere la dignità di essere umano, di padre o madre, marito o moglie, di nonno e nonna, e di aumentare la fiducia nei confronti dell’Amministrazione Comunale.
Politiche del Lavoro
Realizzazione di uno sportello comunale per il Lavoro, come strumento di intervento diretto dell’Amministrazione Comunale nel campo delle politiche attive del lavoro.
L’obiettivo è sostenere le persone nell’individuazione e nella realizzazione del proprio progetto formativo e professionale, favorendo l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Detto strumento dovrà operare in collaborazione con il locale Centro per l’Impiego (CiP) e rivolgersi a tutti i cittadini residenti e domiciliati a Caltanissetta che cercano un lavoro o che desiderano cambiare occupazione. Lo Sportello dovrà offrire servizi gratuiti che agevolano la ricerca autonoma e attiva di lavoro da parte dell’utenza e fornire una consulenza personalizzata, dall’individuazione del proprio 20 progetto formativo e professionale all’analisi e consulenza sugli strumenti e tecniche utilizzati nella ricerca.
- Incentivazione della partecipazione civica:
La partecipazione civica deve essere concepita come fine e, al contempo, come strumento. Ruolo dell’Amministrazione sarà quello di fornire ai propri cittadini gli strumenti per uno scambio continuo volto ad miglioramento che vada a beneficio dell’intera collettività.
Un’Amministrazione non solo trasparente, ma aperta ad un continuo confronto con i Cittadini, attraverso strumenti “innovativi”.
Il miglioramento del rapporto tra Cittadino e Amministrazione prevede un programma organico e dinamico di comunicazione, e la costruzione di una struttura all’interno della quale poter inserire, in maniera organica e programmata, le proposte derivanti dalla partecipazione dei Cittadini all’interesse della cosa pubblica.
La trasparenza dell’Amministrazione sarà garantita attraverso attività di informazione e il rapporto con il cittadino verrà intensificato grazie all’uso delle nuove tecnologie, quali dispositivi e app per i servizi comunali.
- App dei servizi comunali
L’acquisizione e la customizzazione (“personalizzazione”) di sistemi per il contatto diretto con il cittadino e per la gestione di molti servizi comunali.
❏ Amministrazione trasparente: possibilità di comunicare direttamente con l’Utenza e dare accesso rapido agli atti amministrativi. Sarà predisposta, inoltre, una interfaccia per la visualizzazione dello stato di avanzamento dei lavori pubblici e delle attività dell’Amministrazione.
❏ Car e bike sharing: Sebbene gli investimenti di soggetti privati in circuiti di car sharing e bike sharing poco si prestino ad una città come Caltanissetta (solo 60.000 abitanti), in termini di ritorno economico, si ritiene necessario lo sviluppo di un sistema “modello bla bla car” come strumento per i Cittadini, al fine di aumentare la coesione sociale e ridurre l’impatto ambientale, tramite la condivisione di parte dei trasporti umani.
Tale sistema verrà inserito all’interno dei meccanismi di premialità.
❏ “marketing Km0”: Considerare l’Amministrazione Comunale come un luogo “virtuale” di incontro tra domanda e offerta.
❏ Sviluppo di un sistema di votazione online certificata (progetto pilota per incentivare la democrazia partecipata, l’acquisizione di sondaggi e referendum consultivi, ecc…)
❏ Promozione del territorio e dei servizi turistici
❏ Gestione domanda sanitaria territoriale: sviluppo di una interfaccia socio – sanitaria diretta tra Cittadino e Servizi.
❏ Gestione del sistema premiante: l’app permetterà una gestione, con “raccolta punti”, del sistema premiante (v. oltre).
Città per tutte le età:
“Città a misura di bambino”
I bambini vanno intesi come cittadini attivi e partecipi alla vita della città, pur con delle esigenze specifiche e differenti da quelle degli adulti.
“Città a misura di bambino” intende puntare su un insieme di progetti volti a stimolare la crescita e la formazione dei futuri adulti e a far nascere la consapevolezza del diritto/dovere di cittadinanza. A questo scopo, il Comune dovrà promuovere la partecipazione civica dei bambini così come già regolamentata. Con particolare riferimento al consiglio comunale dei bambini in accordo e collaborazione con il sistema scolastico cittadino. La progettazione di una pluralità di attività dovrà essere realizzata mediante un partenariato con tutti i soggetti culturali e istituzionali competenti in materia d’infanzia (parrocchie, oratori, associazioni culturali specifiche di settore, tribunale minorile, sistema scolastico). Specifici progetti potranno riguardare attività sportive, musicali, unitamente ad attività ludiche. Un’attenzione va rivolta ai bambini appartenenti a nuclei familiari stranieri per favorirne l’integrazione alla vita sociale cittadina. A questo scopo dovranno intervenire mediatori culturali per la gestione dei rapporti e delle problematiche tra scuole, alunni e famiglie. Al fine di garantire ai bambini di Caltanissetta standard di qualità della vita sempre migliori, particolarmente importante sarà la riattivazione dello scuolabus in funzione a tempo pieno a disposizione delle scuole materne ed elementari e la gestione di spazi pubblici appositamente dedicati.
Costituzione di un Urban Center:
Costituzione di un’area di incontro permanente tra i Cittadini e con l’Amministrazione
Comunale.
L’Urban Center è concepito come spazio dedicato alla proposizione, promozione e realizzazione di nuove idee, con particolare riferimento alla condivisione della progettazione cittadina. Sarà un luogo di incontro e di stimolo della cittadinanza attiva.
Si prevede pertanto la costituzione di una struttura polivalente di interfaccia tra il Cittadino e l’Amministrazione comunale.
Tra le attività da svolgere all’interno dell’Urban Center saranno previste:
❏ Sportello di interfaccia con la pubblica amministrazione, con un accesso remoto e personale di assistenza.
❏ Amministrazione trasparente: sarà luogo di interfaccia continua tra Amministrazione e cittadini.
❏ Coordinamento attività sociali, socio-sanitarie, culturali, economiche
❏ sportello di supporto alla crisi
❏ sportello di supporto ai giovani imprenditori, gestito in collaborazione con gli studi professionali
❏ Spazi di incontro per associazioni culturali e di volontariato.
- Tematiche di particolare interesse
Il Centro Storico: memoriale e risorsa per lo sviluppo della città
A causa di una molteplicità di fattori, l’intera area del centro storico cittadino subisce le conseguenze economiche (e sociali) della crisi economica.
L’amministrazione presterà particolare attenzione alla condizione di emergenza economica in cui vertono gli operatori del centro storico, il cui supporto (già a breve termine) è inserito in un progetto di rivalutazione funzionale dell’intera area.
La riqualificazione del Centro Storico assume in sé una quantità notevole di problematiche e di variabile tali da richiedere un coinvolgimento di tutte le parti sociali in un ampio e approfondito dibattito. Non è ipotizzabile, infatti, una reale rigenerazione del Centro Storico se non accompagnato da uno sviluppo equilibrato ed integrato di tutte le sue funzioni, tra le quali quella residenziale e quella commerciale.
Tema principale e non più rimandabile è il ripopolamento dei quartieri storici, sia dal punto di vista commerciale che abitativo. Occorre intervenire subito e con una terapia d’urto che preveda azioni di significativa incentivazione, come la creazione di una Zona “Tax Free”. Una zona a fiscalità di vantaggio che elimini o riduca in modo sensibile per almeno 5 anni, tutte le forme di tassazione locale (oneri per i cambi di destinazione d’uso, tassa di occupazione del suolo pubblico, tassa per la pubblicità e l’affissione di insegne di esercizio, etc.), riducendo allo stesso tempo la tassazione ai proprietari che decidono di affittare, a canoni concordati, i loro locali commerciali sfitti.
A questo vanno affiancate “facilities”, perseguibili attraverso la rivisitazione del regolamento edilizio, per introdurre deroghe normative di superfici, altezze e requisiti dei locali terranei, finalizzate all’insediamento di piccole botteghe di artigianato artistico, mestieri ed esercizi commerciali di vicinato.
La stessa fiscalità di vantaggio andrebbe applicata anche alle residenze.
Fondamentale è l’impiego delle risorse per il social housing, (anche in sinergia con l’IACP), mettendo a disposizione, attraverso bandi a “prezzo zero”, quegli immobili già nella disponibilità del Comune ed anche quelli di cui molti proprietari intendono disfarsi, alle imprese che intendono ristrutturarli per affittarli a canoni concordati o ai privati in forma singola o in cooperative per farne la prima casa. In cambio il Comune potrà pretendere dalle imprese aggiudicatarie la realizzazione di opere di urbanizzazione primaria e secondaria 25 (parcheggi, aree verdi attrezzate, asili, ecc). Gli altri proprietari di abitazioni potrebbero giovarsi della zona “Tax Free” con sostanziali sgravi sulle addizionali IRPEF, sull’IMU e la TASI, con la promozione del baratto amministravo, per chi affitta a canoni calmierati (ancor di più per chi vi stabilisce la propria residenza) e riduzioni sulla TARI per chi si impegna ad attuare la raccolta differenziata con l’adesione al compostaggio di comunità o a ridurre il fabbisogno energetico con la costituzione di Comunità Energetiche Locali (LEC) per l’autoproduzione e scambio dell’energia con l’installazione di tetti fotovoltaici.
Solo con una terapia drastica, opportunamente articolata e pubblicizzata anche all’esterno del territorio comunale, può invertirsi il flusso verso le periferie, invogliando gli imprenditori, come anche giovani coppie, ma anche famiglie ed anziani, a ritornare a vivere ed investire in Centro Storico.
Per realizzare quanto detto sarà necessario costituire da subito un Ufficio del Centro Storico, con personale dedicato, per la realizzazione e il monitoraggio di un piano organico di recupero dei quartieri più antichi e degradati della città e un’analisi degli strumenti programmatici e finanziari per poter concretizzare gli interventi previsti, con funzione anche di sportello al cittadino.
Funzione residenziale
Occorre da subito invertire la tendenza all’espansione abnorme del territorio urbanizzato, intraprendendo una nuova politica urbanistica che guidi nuovi processi innovativi. L’obiettivo potrà essere raggiunto creando sinergie tra iniziative private e pubbliche, con un forte coinvolgimento dei potenziali abitanti e fruitori del Centro Storico, per favorire uno sviluppo equilibrato e sostenibile del tessuto non solo edilizio ma anche sociale. Sono processi che bisogna attivare e favorire attraverso strumenti di programmazione socio-economica e urbanistici. Occorrerà istituire un sistema di incentivazioni e disincentivazioni che favorisca un nuovo interesse per tornare a vivere il Centro Storico.
Un sistema disincentivante potrebbe prendere le mosse dalla definizione di aree urbane concentriche, attraverso cui graduare il peso della tassazione e dei costi dei servizi pubblici: gli oneri di urbanizzazione, le tariffe dei servizi pubblici (quali la Tares, il costo del servizio 26 idrico, i bus urbani, ecc.). Tale sistema trova giustificazione nella considerazione dei maggiori oneri che il Comune sostiene per l’infrastrutturazione delle zone di espansione e dei servizi urbani ad essa collegati. Il costo della nuova viabilità (spesso di secondaria importanza), con il conseguente mantenimento, la pulizia e la manutenzione, così come la pubblica illuminazione, le reti idriche e fognarie, la raccolta dei rifiuti solidi urbani, il trasporto pubblico, la vigilanza ed altri servizi pubblici non possono ricadere indiscriminatamente su tutti i cittadini già parecchio provati dalla crisi economica. Ciò va fatto tutelando, ovviamente, situazioni di perifericità non volontaria, come ad esempio il Villaggio Santa Barbara.
Occorre, di contro, incoraggiare cittadini e imprenditori a ritornare ad abitare ed investire in Centro Storico, attraverso la creazione di una “Zona Tax Free”. La stessa fiscalità di vantaggio dovrà essere applicata anche per le residenze, con sgravi sulle addizionali IRPEF e sull’IMU per le giovani coppie o per chi vive situazioni di disagio abitativo, per chi recupera o chi affitta a canoni sostenibili, per chi propone e/o aderisce a progetti di baratto amministrativo.
Mobilità.
La riqualificazione non può, inoltre, prescindere dalla previsione di nuove regole per la mobilità e l’accesso in centro storico, così come per tutti i centri storici d’Italia.
Ciò non toglie la necessità di fissare e concordare con tutti gli attori interessati (stakeholder) un cronoprogramma degli interventi che definisca tempi e modalità per un graduale e raggiungimento di un così ambizioso obiettivo.
A partire dal potenziamento ed efficientamento del Trasporto Pubblico Locale, la previsione e realizzazione di una circolazione alternativa agli assi principali di Corso Umberto e Corso Vittorio Emanuele che conduca ad una pedonalizzazione sostenibile e condivisa del Centro Storico, regolamentando orari per il carico/scarico della merce e modalità orari di accesso ai residenti e operatori economici.
Per far questo occorre destinare spazi di parcheggio ai soli residenti e realizzare un efficace sistema di parcheggi che intercetti i flussi degli autoveicoli in entrata nel Centro Storico. Strategico, in tal senso, è quello previsto dal P.R.G. sulla Via Rosso di San 27 Secondo, in prossimità del nodo Grazia, principale porta di accesso veicolare del Centro Storico, che in abbinamento al già ampliato parcheggio di via Medaglie d’Oro e con unulteriore parcheggio nella zona sud (Via Rochester – Via Colajanni) costituirebbe i terminali da e per il centro storico. Queste localizzazioni poste a meno di 5 minuti di cammino dalla Piazza, possono essere rese ancora più efficaci da ulteriori misure quali:
- collegamento con bus navetta (magari con costo incluso nel biglietto del parcheggio);
- abbonamenti dei parcheggi a tariffe agevolate per gli operatori commerciali e per i residenti.
ed in collaborazione con le associazioni di commercianti:
- schede magnetiche prepagate come possibile forma promozionale dei commercianti verso i propri clienti più assidui;
- tariffe ridotte in alcuni periodi dell’anno con il contributo straordinario del Comune (festività, vendite promozionali, ecc).
Funzione Commerciale
Un impulso decisivo per il rilancio economico del Centro Storico possono darlo i commercianti facendo sistema tra loro potenziando il “Centro Commerciale Naturale”.
Il successo dei centri commerciali “artificiali” sta nell’offrire un ambiente decoroso (in alcuni casi imitando proprio i centri storici), un ambiente tranquillo e con una serie di servizi e promozioni collettive. Il Centro Storico della nostra città possiede già gran parte di queste potenzialità, se opportunamente valorizzate. Occorre intraprendere iniziative affinché la zona commerciale in Centro Storico possa attrarre visitatori, clienti ed essere una valida alternativa ai centri commerciali “artificiali”.
Alcune di queste riguardano proprio la riqualificazione urbana per conferirgli l’aspetto decoroso di salotto della città. Le azioni da intraprendere riguardano:
- miglioramento di aree pedonali dove incontrarsi e passeggiare in tranquillità;
- creazione di piccole aree verdi attrezzate anche con giochi per i bambini, migliorando anche la qualità e la fruibilità dei giardini storici;
- abbattimento barriere architettoniche realizzando la continuità dei percorsi per le carrozzine e disabili;
- potenziamento di arredo urbano;
- realizzazione di bagni pubblici;
A queste misure è possibile abbinare servizi che non possono essere sostenuti né interamente dalla collettività né dal singolo esercizio commerciale. L’associazione di commercianti può massimizzare i benefici riducendo al minimo i costi. In tal senso l’Amministrazione Comunale si farà promotore di processi e progetti di aggregazione e promozione. Alcune iniziative possibili sono:
- organizzazione e promozione di eventi comuni;
- bus navetta gratuito (o a costo ridotto) con lo sponsor del “Centro Commerciale Naturale” del Centro Storico;
- carta fedeltà per i clienti del Centro che dia diritto a particolari sconti sugli acquisti e sulle tariffe dei parcheggi;
- sistemi informativi e di promozione collettiva (sito web, campagne pubblicitarie, totem informativi, QR code).
Un’azione prioritaria sarà effettuata per il rilancio del mercato storico “Strata ‘a Foglia”, scongiurando la definitiva scomparsa e al contrario cercando di ampliare l’isola pedonale esistente. Un’azione proposta è la progettazione e realizzazione di un sistema di copertura della neonata area delle attività di intrattenimento e ristorazione, per garantire condizioni climatiche più favorevoli all’utenza, specialmente nei mesi invernali, sarà uno dei campi di applicazione del partenariato dell’Amministrazione con soggetti privati che saranno promotori di una progettualità compatibile con gli obiettivi e i vincoli urbanistici.
Queste alcune proposte direttamente attuabili dal Comune:
- destinare l’attuale parcheggio della Grazia per la sosta temporanea gratuita (1 ora) ai clienti del mercato “Strata ‘a Foglia”;
- dotare il mercato di servizi comuni quali toilette, panchine, ecc; ed in collaborazione con le associazioni di categoria:
- adottare un sistema di ausilio al trasporto della merce acquistata (tipo carrelli da supermercato);
- servizio assistenza clienti, ecc;
- promuovere la vendita durante l’intera giornata con orari più comodi.
Anche in questo caso occorre che i commercianti della “Strata ‘a Foglia” agiscano in maniera unitaria nella programmazione di iniziative di valorizzazione e promozione comune, come ad esempio:
- creazione di un marchio comune (Brand) reclamizzato con uno spot unitario;
- vendita di prodotti a Km zero e/o biologici, aumentare la connotazione di mercato della verdura (“fogliamari”);
- iniziative di valorizzazione di prodotti tipici e tradizionali con organizzazione di degustazioni e sagre;
- buoni sconto anche sotto forma di biglietti del parcheggio e dei mezzi di trasporto pubblico.
Saranno favoriti in altre aree del Centro Storico (ma non solo) l’istituzione di mercatini tipici settimanali per moltiplicare le potenzialità di richiamo di cittadini, diversificando l’offerta e valorizzando altre piccole piazze e aree poco conosciute, per farle frequentare ai cittadini. Ad esempio:
- Mostra/mercato degli artisti nel largo Barile;
- Mercato delle “piante e fiori” sulla Via Angeli;
- Mercatino delle pulci e del baratto sulla via Palermo;
- Mercatini etnici e del piccolo artigianato artistico (magrebino, asiatico, pakistano, ecc);
Non saranno sottovalutate anche iniziative di carattere generale per migliorare la percezione del grado di sicurezza dei frequentatori e abitanti del Centro Storico.
L’implementazione del sistema di videosorveglianza consentirebbe di controllare da un unico centro operativo e con un minimo impegno di personale, ampie zone del Centro. A questo possono, comunque, affiancarsene altre, quali:
- l’istituzione di un presidio permanente di Polizia Municipale;
- la dotazione al corpo di Polizia Municipale di scooter elettrici per la il pattugliamento e la sorveglianza nelle strade più strette.
E promuovere con altre istituzioni:
- un posto di polizia;
- una sorveglianza privata predisposta dai commercianti in aggiunta a quella istituzionale;
Il recupero del Centro storico, oltre ad essere un doveroso atto di salvaguardia della memoria collettiva, aprirebbe futuri scenari di sviluppo economico.
Si pensi allo sviluppo di una ricettività diffusa, con la costituzione di una rete tra i sempre più numerosi Bed and breakfast, alla stregua degli esempi di Paese Albergo già presenti in altre località. Sulla stessa falsariga, si potrebbe realizzare in questi luoghi, sicuramente più congeniali e vivibili, anche una residenza diffusa per anziani. Ma si pensi anche alla costituzione di un quartiere studentesco che ruoti attorno alla residenza Universitaria dell’ex Convento di San Domenico, o a poli di aggregazione e di servizi sociali di quartiere, concedendo in uso ad associazioni del terzo settore, per la riqualificazione di immobili comunali privi dell’originaria funzione (ad esempio scuole di via Re d’Italia e Via Berengario Gaetani, edificio di Via Tumminelli, ecc).
I servizi alla Persona
Riportare nel Centro storico attività inerenti i servizi alla persona, rappresenta una strategia applicabile per la rinascita economica cittadina. In tale ottica, si prevede la costituzione sia dell’Urban Center, sia del coworking sanitario nel centro storico.
La rigenerazione urbana del centro storico verrà promossa attraverso:
– adozione di piani particolareggiati per l’espropriazione delle aree in stato di abbandono;
– predisposizione del parco progetti dei singoli isolati, prevedendo l’ubicazione di case per giovani coppie, attività commerciali (beni e servizi), e artigianali;
– implementazione di progetti e attività immateriali destinate alla cura della persona, da ubicare negli edifici riqualificati.
Il coworking sanitario
L’allestimento di un poliambulatorio in centro storico ha l’obiettivo di attrarre professionisti delle aree sanitarie e, di conseguenza, una potenziale affluenza di utenti nelle aree del centro cittadino.
Operativamente, l’amministrazione comunale mette a disposizione la struttura (realizzata tramite il project financing e altre procedure di accesso a fondi), in cambio di prestazioni rese alla collettività (da individuare in base a criteri da stabilire).
I vantaggi legati a questa strategia sono molteplici, diretti e indiretti:
– attrazione di professionisti della e nella città di Caltanissetta a svolgere la propria attività nel centro storico;
– incentivazione della mobilità attiva: si deve puntare a convenzioni con professionisti di calibro nazionale;
– incentivazione dei consumi nel centro storico come conseguenza del maggiore afflusso di persone.
Funzionalmente, il coworking deve essere inteso come un’ unità dinamica di incontro tra i professionisti e tra gli utenti (collateralmente alle attività mediche, si programmeranno attività “parasanitarie” di divulgazione ed educazione).
Si prevede, inoltre, l’istituzione di convenzioni con la facoltà di Medicina e Chirurgia per l’affiancamento a scopo didattico dei tutor.
Una parte della struttura sarà dedicata a studi associati di Medicina Generale, intesi come cardine ed interfaccia con gli specialisti e ad un ulteriore presidio medico di continuità assistenziale (Guardia Medica) per i residenti in centro storico.
Si proporrà la delocalizzazione di parte del CUP ospedaliero presso l’area del coworking, o comunque l’attivazione di convenzioni per permettere ai Medici di Medicina Generale e alla struttura di logistica sanitaria cittadina di potersi interfacciare in maniera rapida con i servizi ospedalieri.
È intenzione dell’Amministrazione Comunale intraprendere contatti con centri di ricerca e strutture sanitarie di eccellenza al fine di invogliare l’apertura nella nostra città di ambulatori distaccati, che richiamerebbero utenza dalle zone limitrofe a Caltanissetta.
I rapporti saranno regolati sulla base di accordi tra le parti.
Conferenza dei Sindaci sulla Sanità
I numeri dell’attività dell’U.O. di MCAU (Pronto Soccorso) dell’Ospedale S. Elia mostrano una forte discrepanza tra gli interventi in codice rosso effettuati dal 118 nelle province di CL – AG – EN (circa 6000) e il numero degli stessi afferenti all’ospedale S. Elia, circa 700, pur essendo, questo, un centro HUB per la gestione del paziente politraumatizzato.
Altro dato allarmante è il numero di accessi totali, circa 37.000, specialmente se sottratto dei soli 700 codici rossi.
Questi dati indicano in maniera incontrovertibile come la Medicina del territorio non riesca a far fronte alle necessità cliniche degli assistiti (a causa, spesso, dell’elevata burocrazia che sottende tale mansione).
Per tale motivo si propone l’istituzione di un sistema di controllo del numero degli accessi annui per singolo paziente e successivo incrocio con i dati del MMG che lo ha in carico, al fine di migliorare i percorsi assistenziali sul territorio.
Obiettivo programmatico fondamentale è il miglioramente delle condizioni socio – sanitarie dell’intera popolazione attraverso la creazione e l’implementazione della rete sanitaria territoriale tramite progetti che prevedano:
La messa in rete di tutti i MMG e la condivisione delle informazioni sanitarie con il servizio di Continuità Assistenziale (Guardia Medica) e con l’Ospedale.
Delocalizzazione del PPI (Punti di primo intervento) sul territorio cittadino.
La coordinazione dei servizi socio assistenziali è prevista presso il coworking sanitario.
Obiettivi di tale intervento sono: il miglioramento dell’offerta sanitaria generale, la riduzione del carico di lavoro del P.S. (con particolare riferimento agli accessi in codice verde) e la razionalizzazione delle risorse assistenziali.
In questo contesto si inseriscono anche le attività socio – assistenziali che si svolgeranno presso il centro diurno e il coworking sanitario.
Città della terza età: Il Centro diurno Comunale
Il centro diurno comunale è da intendere come un’area allestita per utenza della terza età, dove poter svolgere diversi tipi di attività, in particolare:
– attività di aggregazione;
– attività di supporto e integrazione, rivolte, in modo particolare, ad anziani in
condizioni economiche svantaggiate, e persone con disabilità.
Il centro, infatti, sarà gestito da associazioni non a scopo di lucro, che saranno supportate dall’amministrazione comunale per quanto riguarda l’assistenza delle fasce economicamente più deboli; queste struttureranno la propria attività lavorativa anche in relazione alla disponibilità di risorse umane da inserire/formare utilizzando lo strumento del reddito di cittadinanza, Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento ed il Servizio Civile.
All’interno del Centro diurno comunale verrà attuato anche il progetto “Nonno raccontami una storia” che prevede la costituzione di una scuola materna all’interno dei locali del centro diurno per anziani. La programmazione e la realizzazione di attività che uniscono anziani e bambini, offrono ad entrambi la possibilità di prendere il meglio dell’interazione. L’unione del programma didattico della scuola materna si unisce a quello della casa di riposo. Il fine è quello di educare i bambini al rispetto per gli anziani, e recuperare la memoria storica essenziale per lo sviluppo del senso civico nelle generazioni future. Allo stesso tempo, il contatto con i bambini aiuta gli anziani a sentirsi nuovamente utili agli altri, percependosi di nuovo come modelli per le nuove generazioni.
La gestione del centro può essere affidata a soggetti privati e/o associazioni di volontariato/culturali, individuati tramite gara o il sistema del project financing.
Il nuovo PRG: “riappropriarsi della città esistente per ridisegnare una città del futuro sostenibile ed a misura d’Uomo”
Le decisioni da prendere nei prossimi mesi per una valida programmazione urbanistica della città, non possono prescindere da valutazioni di carattere sociale ed economico.
A partire dalla fotografia della città attuale occorre fissare obiettivi strategici e priorità di intervento per rilanciare Caltanissetta nel quadro geo-politico del centro Sicilia, anche alla luce degli importanti interventi infrastrutturali quali il raddoppio della SS 640 e il nodo dell’alta velocità ferroviaria di Xirbi.
Le molte analisi fatte sull’attuale situazione della città, concordano sull’assoluto effetto negativo prodotto dalle previsioni dell’attuale Piano Regolatore Generale che, sull’ipotesi di un consistente incremento demografico e sull’adozione di un modello di pseudo città giardino ha, di fatto, allargato a dismisura e disorganicamente il perimetro edificato. “È necessario mettere un limite a questo tipo di crescita, non possiamo più permetterci altre periferie, anche per ragioni economiche. Diventa insostenibile portare i trasporti pubblici, realizzare le fogne, aprire nuove scuole e persino raccogliere la spazzatura sempre più lontano dal centro” (cit. arch. Renzo Piano).
Prima di tutto è necessaria una perimetrazione dell’area urbana, fissando in maniera precisa e definitiva i confini tra la città e la campagna, e programmando una crescita delle città implosiva, senza nuove periferie ed espansioni oltre a quelle già esistenti.
Si dovrà puntare sulla riqualificazione di interi quartieri periferici, privi di una identità urbana, di piazze e spazi di aggregazione, carenti di aree verdi e per lo sport, spesso mal collegate con il resto della città. Per fare ciò occorre dare significato e funzioni ai vuoti urbani, riqualificare gli edifici abbandonati o senza più funzioni, per completarne i servizi, per dotare i quartieri di strutture pubbliche, di asili e spazi verdi e per ridefinire relazioni e collegamenti con altri pezzi di città, privilegiando la qualità dell’architettura attraverso la promozione di concorsi di progettazione.
Occorre mettere un punto fermo anche sulle aree verdi, sia su quelle già “titolate” dal vigente PRG che su altri polmoni verdi a rischio di cementificazione, non solo prevedendone la destinazione a verde pubblico ma, anche e soprattutto, includendo tra le priorità la loro realizzazione, affinché la città si doti realmente di spazi verdi fruibili e non solo di ipotetiche previsioni che si tramandano da decenni da PRG in PRG.
Ancor di più il principio della riqualificazione vale per il Centro Storico il cui recupero, da troppo tempo solo proclamato, non ha nemmeno iniziato il cammino. Manca una previsione organica da racchiudere in un Piano di Recupero dell’intero Centro Storico che, a partire da una lettura attenta del tessuto urbano e del suo valore storico ed architettonico, affermi in modo categorico che il recupero della città storica deve essere compiuto nella direzione della riappropriazione della memoria storica e del patrimonio culturale, per farne anche uno strumento di sviluppo, in cui tutti i nisseni si riconoscono e non soltanto per la ricostruzione materiale di altre abitazioni.
Sono processi che l’urbanistica del nuovo PRG dovrà guidare affiancato da efficaci politiche urbane che, adesso più che mai, non possono che avere come obiettivo fondamentale la SOSTENIBILITÀ sia in termini ambientali che economici.
Prioritariamente l’Amministrazione Comunale dovrà riavviare e dare impulso alle procedure per la revisione del P.R.G. vigente, anche attraverso la costituzione di un team all’interno della Direzione Urbanistica che si occupi in maniera specifica del coordinamento delle varie fasi.
Linee guida progettuali – strategiche per la redazione della variante al P.R.G.
Il nuovo PRG dovrà essere un piano di “restyling”, un piano che dovrà ridisegnare la Caltanissetta del futuro attraverso la riqualificazione dell’esistente, il “riciclo urbano”.
Un PRG che non prevede nuove volumetrie abitative, già oltremodo sovrabbondanti rispetto alla popolazione residente e prevedibile.
Un PRG che prevede, soprattutto, spazi pubblici e nuove e migliori attrezzature per innalzare gli indici di qualità della vita e la qualità dell’architettura.
Ri – pensare le infrastrutture per lo sviluppo Nuove e diverse sono le condizioni socio-economiche attuali rispetto a quelle che sottendevano il vecchio PRG. Sulla base degli indirizzi strategici per uno sviluppo possibile dell’economia cittadina e territoriale, occorre che il nuovo piano ripensi quali infrastrutture territoriali individuate come necessarie. Tra queste si ritiene indispensabile una piattaforma logistica per l’agroalimentare, settore divenuto trainante dell’economia locale. Sarebbe anche auspicabile la previsione di altre piattaforme logistiche per lo smistamento di merci, facendo leva sulla centralità di Caltanissetta e sul miglioramento delle connessioni con la rete dei trasporti.
E’ auspicabile prevedere l’inserimento di una zona per attrezzature ricettive all’aperto (campeggi per tende camper e roulotte), oggetto di un crescente interesse nel settore turistico anche per la nostra città.
Si ritiene necessario, anche, individuare le aree per allocarvi le infrastrutture per la gestione del ciclo dei rifiuti (compostaggio, biogas, biomasse, ecc), evitando alla comunità l’aggravio dei costi per derivanti dal trasporto in altri e più distanti siti.
Nell’ottica di una integrazione e dialogo interreligioso, il nuovo PRG dovrà individuare aree da destinare ad enti di culto diversi.
Caltanissetta ha un suo cimitero, con una parte storica-monumentale che va tutelata, e una parte nuova che comincia a necessitare di un ampliamento, possibilmente in altra e separata zona pianeggiante e facilmente raggiungibile da automezzi. Non diversamente, si profila anche la necessità che la città pensi di dotarsi di qualche area a parco e un cimitero per gli animali di affezione.
La Città e i suoi confini Per avviare una crescita implosiva si ritiene utile declassare le aree di espansione (zona C), da edificabili ad agricole o a verde; attraverso la predisposizione di un avviso di disponibilità a cui potranno aderire i proprietari interessati.
Occorre, inoltre, verificare la reale fattibilità dei piani abitativi delle cooperative edilizie che vogliono edificare in zone periferiche, in modo da limitare l’ulteriore possibile espansione.
La riqualificazione dei quartieri periferici Il nuovo PRG dovrà individuare altre possibilità per stabilire collegamenti più agevoli tra la zona sud-ovest e la zona nord del centro abitato, profondamente condizionata segnata dal taglio della linea ferroviaria.
Dovranno essere innalzati gli standard estetici e qualitativi dei nuovi interventi, mediante l’utilizzo dei concorsi di progettazione ed anche mediante la previsione contenuta nella legge 717/1949, che prevede di destinare dall’0,5% al 2% per realizzazione di opere d’arte nelle opere pubbliche superiori a € 1.000.000.
Centro Storico: Strategie coplesse di rigenerazione e nuove funzioni pubbliche
Appare ineludibile e non più procrastinabile il recupero urbanistico-architettonico del Centro Storico che, a partire da una lettura attenta del tessuto urbano e del riconoscimento del suo valore storico, simbolico e architettonico, sia in grado di prevedere la sua rigenerazione in modo organico e globale, in un’ottica di conservazione del tessuto urbanistico e del patrimonio storico ed architettonico.
L’obiettivo dovrà essere quello di consolidarne il ruolo di memoria storica per farne anche uno strumento di sviluppo, senza rinunciare a creare condizioni ottimali a far ritornare i cittadini a riabitare il Centro Storico stesso e ri-stabilire funzioni pubbliche che ne costituiscano poli di attrazione.
Le borgate rurali: quartieri storici di campagna Così come appare necessario procedere ad un piano di recupero delle borgate rurali, nel rispetto delle peculiarità di ciascuna, quindi applicando indirizzi differenziati a seconda delle vocazioni legate ai singoli piani di sviluppo socio-economico.
La mobilità e i trasporti
Per quanto attiene alla mobilità, gli aspetti collegati alla redazione del P.R.G. riguardano l’aggiornamento delle previsioni della rete viaria determinata secondo criteri oramai superati. Un aspetto fondamentale riguarda la razionalizzazione del “Piano Parcheggi” con la previsione/conferma delle aree destinate alla realizzazione dei parcheggi scambiatori (tra i quali di importanza prioritaria è il parcheggio già individuato dal PRG in via Rosso di San Secondo, accanto alla scuola media G. Verga), nell’ottica di un graduale progressivo abbandono del mezzo di trasporto privato con conseguente riduzione delle emissioni di CO2. Nell’ottica dell’inclusività una particolare attenzione dovrà essere posta all’eliminazione delle barriere architettoniche con la redazione del P.E.B.A., (Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche), assieme all’aggiornamento del P.U.T. (Piano Urbano del Traffico) e del P.U.M.S. (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) sottordinati e propedeutici alla stesura della variante al PRG.
In tali piani accanto al tradizionale sistema stradale occorrerà individuare anche percorsi dedicati esclusivamente alla mobilità pedonale e ciclabile.
Il potenziamento del sistema del verde urbano
Il PRG dovrà adeguare gli standard di verde cittadino inglobando e consolidando le nuove acquisizioni quali il parco dell’antenna Rai, l’area del Redentore, il parco Palmintelli, il parco Dubini, l’area dell’ex capitano Franco e il parco Balate, quest’ultimo ampliandolo sino a ridosso della linea ferrata.
Non ultimo, anche il parco delle maccalube dovrà trovare all’interno del nuovo PRG il giusto riconoscimento e valorizzazione.
Il PRG dovrà necessariamente impedire anche la saturazione degli spazi residuali all’interno del perimetro, destinandoli a verde; stimolare gli enti proprietari di altre aree libere alla loro definizione e fruibilità pubblica (vedi area archeologica tra la via Catania – Leone XIII e via Sallemi – Aretusa)
Il Regolamento edilizio: strumento di crescita ecosostenibile Occorre rivisitare il Regolamento Edilizio in chiave di eco-sostenibilità ed efficienza energetica, obbligando a nuovi standard qualitativi chi costruisce “ex novo” o chi ristruttura il proprio immobile. Al contempo il regolamento dovrà prevedere deroghe che consentano anche l’utilizzazione dei locali terranei del Centro Storico come negozi o botteghe di artigiani spesso non coincidenti con gli standard previsti per le nuove edificazioni.
Il nuovo regolamento dovrà prevedere e premiare principi quali invarianza idraulica, riduzione del consumo di suolo, edifici a energia zero, risparmio idrico, strade bianche, riduzione delle isole di calore, dotazione di colonnine di ricarica elettrica negli spazi di sosta, ecc.
Consolidare le vocazioni territoriali Una lettura socio-economica del tessuto urbano dovrà condurre a individuare le vocazioni delineatesi nel tempo nelle varie zone cittadine, affinché il nuovo piano le accompagni in una crescita sostenibile e strutturata.
Una di queste si ritiene debba essere l’asse sportivo via Rochester – Pian del Lago, sede già di numerose infrastrutture e potenzialmente idoneo ad ospitarne altre (campo di lega giovanile) in un unicum di cittadella dello sport.
Un’altra area con una marcata vocazione è quella di Sant’Elia, in cui la presenza dell’ospedale, del Cefpas, dell’ex Sanatorio Dubini, la configurano come polo sanitario cittadino.
Un’area a vocazione turistica è quella che ingloba la Collina di S. Anna, abbazia di Santo Spirito, il Museo Archeologico Regionale, l’ex stabilimento Averna, il villaggio Santa Barbara ed il parco delle Maccalube, la Valle dell’Himera, Capodarso e le Miniere: quest’area necessità delle opportune attenzioni, poiché ha strade dissestate pochi marciapiedi ed è quasi esclusa dalle linee di trasporto pubblico. Lo stesso può ipotizzarsi per un’area caratterizzata da una forte identità, costituita dal complesso Cimitero monumentale Angeli, l’ex Convento ed il castello di Pietrarossa.