Forestali, Bonaffini (Snalv confsal): “La politica dell’inazione, Musumeci si dimetta”
Il segretario regionale Snalv confsal – comparto forestali Bonaffini Manuel torna a parlare della situazione dei forestali.
“Il presidente della Regione siciliana, on. Nello Musumeci con il suo non fare sta facendo vivere a tutti i numerosi operai forestali una vicenda paradossale, quasi kafkiana – afferma Bonaffini in una nota – . Questi lavoratori, in un momento nel quale l’intera Sicilia brucia, le città isolane vengono, dapprima assalite dalle fiamme per poi essere sgomberate, i boschi vengono distrutti con un calcolo quasi scientifico, decide di sospendere o meglio di risolvere il rapporto di lavoro intanto con gli operatori della manutenzione, lasciando il patrimonio boschivo al suo segnato destino, ovvero quello di continuare a bruciare.
Si utilizzeranno così i Canadair, si impegneranno gli uomini del corpo dei Vigili del fuoco, in costante emergenza, si interesseranno le 25 unità aggiuntive dei carabinieri per un loro impegno straordinario, si coinvolgerà la Protezione civile da Nord a Sud cosicché, anche questa volta, in una vicenda pirandelliana, i lavoratori forestali formati, conoscitori del territorio, resteranno a casa”.
“Quanto l’organizzazione sindacale sta rappresentando, stride, fortemente, con le dichiarazioni che il presidente Musumeci fece agli sgoccioli della sua campagna elettorale per l’elezione allo scranno presidenziale che ora occupa, sostenendo, esattamente, il contrario di quanto oggi sta avvenendo.
Lo Snalv non teme di essere smentito e al riguardo richiama il contenuto dell’intervento reso dal governatore nella sua città, Catania, nel corso del quale, appunto al culmine della campagna elettorale, ebbe modo di sostenere che il ruolo degli operai forestali era di primaria importanza, che bisognava smetterla con il loro tourn-over, che bisognava prevedere la loro occupazione anche alla dipendenze dei comuni, delle province, nei lavori di vigilanza del territorio, nella cura dei boschi, il tutto secondo un ben preciso programma.
Sosteneva, addirittura, che era, oramai, non più procrastinabile l’approvazione della riforma dei dipendenti forestali, nelle loro diverse tipologie operative, il tutto entro la scadenza del mandato parlamentare della nuova Ars, all’epoca in via di costituzione a fronte delle nuove elezioni.
Orbene, di questo tanto decantato programma, rivolto al settore della forestale, nel quinquennio trascorso, questa organizzazione sindacale, probabilmente perché affetta da disturbi visivi, non è riuscita a verificarne alcuna applicazione.
Gli operai forestali sono ancora costretti al tourn-over, ai periodi di altalenante disoccupazione, alla mancata stabilizzazione.
I boschi continuano a bruciare e l’inazione del governatore Musumeci, resta palese, anzi si distingue in negativo, certamente, con la sospensione di tutti gli addetti della manutenzione, contraddicendosi con quanto affermato nella scorsa campagna elettorale, quando sosteneva che proprio in questo periodo fosse ragionevole mantenerli in servizio.
Ma tant’è il presidente forse non ricorda quanto da egli sostenuto per cui continua, non distinguendosi da chi lo ha preceduto, con politiche in materia per nulla fattive, ragione per la quale, lo Snalv confsal – comparto forestale, con forza, chiede al presidente Musumeci di rassegnare le proprie dimissioni stante la sua fallimentare azione politica nel settore e denuncia tale stato di cose, auspicando che l’accorato invito che gli viene rivolto possa trovare il suo consenso”, conclude la nota.