Decreto attuativo vescovo di Caltanissetta: “Sì alle processioni della Settimana Santa ma niente fuochi d’artificio in rispetto della popolazione Ucraina”
In merito alla fine dello stato di emergenza dettato dalla pandemia da Covid-19 fissato per il 31 marzo e alla possibilità di riprendere le processioni religiose il vescovo di Caltanissetta scrive la seguente lettera:
Figlioli carissimi,
dopo due ami di restrizioni per salvaguardare la salute pubblica, i Vescovi di Sicilia – nella recente sessione del 7-9 marzo u.s. – abbiamo all’unanimità stabilito che «qualora il Governo italiano, il 31 marzo p.v., revochi lo stato di emergenza» possiamo riprendere le processioni religiose già nella prossima Settimana Santa, a partire dalla Domenica delle Palme. La più Santa delle settimane dell’anno, anche con i nostri tradizionali riti della pietà popolare che caratterizzano l’espressione della fede e della spiritualità del nostro popolo, può certamente essere il tempo propizio per riaccendere la speranza e far germogliare il “desiderio di Dio” e il “desiderio di prossimità”, nell’esercizio della carità.
Quest’ultima motivazione ha spinto noi Vescovi dell’Isola -«quale gesto concreto di compassione col popolo ucraino» – a rivolgere a tutti l’invito «ad evitare i fuochi d’artificio o le cosiddette “bombe pirotecniche” per le prossime feste pasquali», dalla Domenica delle Palme alla Domenica di Pasqua. E abbiamo dichiarato: «Non si possono sparare i fuochi d’artificio mentre uomini e donne, anziani e specialmente bambini sono atterriti dal suono delle sirene e uccisi dalle bombe belliche. In segno concreto di solidarietà, si invita a convertire il corrispettivo dei fuochi pirotecnici in aiuti umanitari ai profughi che saranno accolti nelle nostre Diocesi e nelle nostre Città».
Volendo pertanto dare attuazione alle indicazioni del Collegio Episcopale Siciliano, dispongo che nel pieno rispetto e nella dovuta osservanza delle nome emanate dal Governo italiano, a partire dalla vigilia della Domenica delle Palme – 9 aprile p.v. – si possono svolgere le processioni esterne alle chiese con la partecipazione del popolo di Dio.
La ripresa delle manifestazioni religiose esterne sia caratterizzata da una autentica espressione della fede, la cui linfa rimane la Liturgia, culmen et fons della Vita della Chiesa e di ogni esperienza spirituale.
Affido queste disposizioni alla buona volontà di tutti e ai nostri carissimi Sacerdoti, che ringrazio per il loro prezioso ministero e per l’impegno non semplice in questi tempi difficili, affinché si renda sempre presente Cristo Crocifisso e Risorto, unico «simbolo di pace e di speranza, di interiore risveglio, di una nuova primavera. . . tutta a colori, nella quale anche i rami spogli e nudi vedono spuntare piccole gemme di vita» (L’Arcobaleno di Dio, Messaggio di Quaresima 2022).
Affidandovi all’intercessione di Maria Santissima, Madre della Chiesa, e alla protezione di San Michele Arcangelo nostro Patrono, tutti di cuore benedico nel Signore.
vescovo Mario Russotto