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Caltanissetta. Si all’avvio dei cantieri di servizio, ora si attende il finanziamento regionale

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La giunta comunale di Caltanissetta ha approvato la delibera per l’avvio dei programmi di lavoro dei cantieri di servizi finanziati dalla Regione Siciliana a valere sui PAC 2014/2020 per la somma di 403 mila euro. Adesso si attende il decreto di finanziamento da parte dell’assessorato regionale per la Famiglia e le politiche sociali.

La delibera di giunta, approvata su proposta del dirigente della ripartizione servizi sociali, Giuseppe Intilla, è l’ultimo atto di un lavoro preparatorio svolto dagli uffici che hanno vagliato le 260 istanze presentate individuando 171 soggetti idonei a far parte del programma. Sono dieci i programmi di lavoro stabiliti dal Comune: segnaletica stradale; affari generali; manutenzione stabili comunali; custodia e manutenzione degli impianti sportivi, servizi cimiteriali; manutenzione edifici scolastici; custodia, manutenzione e sorveglianza parchi, giardini e luoghi d’interesse pubblico; pulizia, gestione archivi affari demografici; supporto alla gestione dei servizi scolastici; digitalizzazione archivi edilizia e pianificazione.

Il personale lavorerà per tre mesi ed il compenso percepito sarà variabile in funzione dell’Isee, del numero dei figli a carico, del reddito familiare, della presenza in famiglia di persone disabili, al netto degli altri interventi di inclusione di cui il soggetto è già beneficiario. I cantieri di servizi si aggiungono così alle altre misure di inclusione attiva gestite dal Comune di Caltanissetta che coinvolgono circa milletrecento famiglie del capoluogo. “Con i cantieri di servizi si amplia ulteriormente la platea delle famiglie nissene che possono contare su un sostegno sociale e lavorativo – afferma il sindaco, Giovanni Ruvolo -. Il Comune di Caltanissetta gestisce un budget annuale di 17 milioni di euro per i servizi sociali e ciò è possibile grazie al lavoro di rete con il distretto socio sanitario di cui Caltanissetta è capofila e la capacità di programmazione degli uffici. Il paradigma è cambiato: non più assistenzialismo con contributi a pioggia bensì interventi individualizzati per offrire risposte mirate a problemi complessi”.

Sono già in servizio da alcune settimane 65 operai dei mini cantieri comunali, finanziati con 225 mila euro di fondi propri dell’ente locale, che lavoreranno per cinque mesi con un compenso di 400 euro mensili per quattro ore giornaliere.

860 nuclei familiari del capoluogo usufruiscono attualmente del Rei, reddito d’inclusione attiva. Si tratta di un sostegno economico differenziato, secondo il reddito e il carico familiare, finanziato con le risorse del “Pon inclusione”. Il sostegno del Rei non consiste nel mero contributo economico ma rappresenta una presa in carico globale del soggetto e del nucleo familiare con un percorso individualizzato sotto il profilo dell’accesso al lavoro e del superamento di difficoltà d’integrazione sociale, disabilità e altre problematiche economico-sociali. Le domande pervenute agli uffici della solidarietà sociale sono ad oggi 1901, quelle respinte 798. Il sussidio del Rei può andare da un contributo minimo di 187 mensili euro per il singolo individuo a 294 euro mensili per nucleo familiare composto da due persone, 382 euro se composto da tre persone fino ad un massimo di 539 euro per nuclei composti da sei o più persone, al netto di tutte le altre prestazioni sociali. A curare i programmi individualizzati della misura è un team di 14 specialisti tra assistenti sociali e psicologi che da alcune settimane sono in servizio presso il Comune.

“Ciò che cambia è la natura dell’intervento sociale – dichiara l’assessore alla solidarietà sociale, Carlo Campione – poiché si agisce sull’individuo e sulla situazione familiare con un piano di interventi programmato da figure professionali specializzate e tipologie di sostegno differenziato”.

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