Arrestate tre persone per rissa
Nella mattinata odierna, i militari della Compagnia di Piazza Armerina
hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura
cautelare in regime di arresti domiciliari nei confronti di tre pregiudicati
piazzesi rispettivamente di 23, 26 e 35 anni. Tutti e tre risponderanno del
reato di rissa aggravata, due di loro della violazione degli obblighi
derivanti dalla sottoposizione alla misura di prevenzione della sorveglianza
speciale, e per un terzo anche il reato di lesioni personali aggravate.
L’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Enna, prende
spunto dalle articolate indagini condotte dai militari della Stazione di
Piazza Armerina che, venuti a conoscenza di una rissa avvenuta lo scorso 7
febbraio in un piazzale antistante un bar del centro cittadino, hanno
ricostruito quanto accaduto, grazie anche all’acquisizione di alcuni filmati
tratti dalle videocamere di sorveglianza di un esercizio commerciale e dopo
aver sentito alcuni testimoni oculari. Quel giorno, intorno alle 17.00, due
degli arrestati si incontravano in un bar del centro ed iniziavano a litigare
verbalmente, dopo pochi minuti si passava dalle minacce ad una
colluttazione alla quale si univa immediatamente il fratello di uno dei due
giovani, appena arrivato. I tre iniziavano ad azzuffarsi davanti a decine di
persone presenti e ad alcune famiglie con bambini intenti a giocare sulle
giostre del vicino parco giochi, la rissa diventava sempre più violenta con
calci e pugni sferrati da parte dei rissanti, fino a quando uno dei tre
contendenti. colpiva con un calcio in pieno, provocando la frattura della
mandibola, uno dei due fratelli che, tramortito cadeva a terra, rialzandosi
però subito dopo, con grande fatica, per riprendere il confronto. La scena
avvenuta davanti alle persone attonite, alcune delle quali intervenute,
inutilmente, per sedare gli animi durava quasi quindici minuti prima che i
tre si dileguassero, senza che nessuna segnalazione della rissa appena
consumata fosse arrivata alle FF.OO.. Le indagini condotte consentivano
di appurare che già la sera prima vi era stato uno scontro per futili motivi
nei pressi di un altro bar, ubicato a poche decine di metri da quello teatro
della rissa. Nell’occasione, uno dei protagonisti aveva avuto la peggio
venendo malmenato. A seguito di questo episodio i due fratelli volendo
vendicarsi dell’affronto subito, il giorno successivo si erano messi alla
ricerca dell’altro giovane e quando uno dei due lo ha intercettato nel
piazzale del bar del centro cittadino ha immediatamente avvisato
telefonicamente il fratello ed ha iniziato a proferire minacce, provocandone
un’immediata reazione prima verbale che, con l’arrivo del fratello si è
trasformata in una violenta rissa. I tre, terminate le formalità di rito, come
disposto dalla Procura della Repubblica di Enna venivano accompagnati
presso le rispettive abitazioni in regime di arresti domiciliari.