Anche i detenuti del Malaspina, hanno vissuto la settimana Santa con il docufilm “U Cristu truvatu”
Il cinema oggi ha mostrato la prova di abbattere le barriere umane, un progetto nato dalla collaborazione con il responsabile dell’Area trattamentale Stefano Graffagnino all’interno della casa circondariale Malaspina di Caltanissetta, seguita dal dibattito con i detenuti che dopo aver assistito alla proiezione hanno subito mostrato la loro emozione.
“Siamo tutti uomini e tutti possiamo sbagliare, la Fede è la nostra unica salvezza”, queste le parole del regista Tony Gangitano dopo la proiezione.
Lo stesso con un gesto di umanità desidera attivare a un percorso di apprendimento del patrimonio culturale che si conforma alla Costituzione italiana sui fondamentali diritti dell’individuo orientato al reinserimento nella società, un importante percorso di riflessione e spinta verso il cambiamento coinvolgeranno i detenuti aiutandoli a tornare ad essere protagonisti della propria vita, che alla fine entusiasti hanno chiesto di essere coinvolti in vari progetti, sia teatrali che cinematografici.
Il regista Gangitano ha omaggiato loro delle foto di scena del film con la scritta Buona Pasqua che con piacere hanno accettato volendo l’autografo con dedica ai propri cari.
Hanno partecipato anche la sceneggiatrice e autrice Stephanie Genova confrontandosi anch’essa con la dura realtà delle carceri, e la vice presidente dell’associazione Arte Cinema e altro Rosangela Gioè.
“Un grazie alla nuova direttrice insediatasi da pochi giorni e alle insegnanti che erano presenti alla proiezione. Un momento di serenità e gioia per tutti senza barriere”, commenta Tony Gangitano.