Il dottor Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, ha spiegato perchè e da cosa derivi la scelta del “nome”:

  • C-o sta per Coronavirus,
  • vi per virus,
  • d per disease, che in italiano significa malattia,
  • 19, perché è stato individuato nel 2019.

È stato deciso che il nome non avesse indicazioni geografiche, come invece ad esempio era successo con la Mers, che sta per Middle east respiratory syndrome, sindrome respiratoria mediorientale.

Dare un nome a un virus è importante per non creare confusione. Dallo scorso febbraio la comunità scientifica utilizza Covid-19 per per riferirsi al Coronavirus cinese.

L’Oms ha stabilito anche alcuni criteri per definire quando un territorio possa dichiararsi libero dalla pandemia da Covid-19. L’Organizzazione mondiale della sanità, in maniera coerente con i principi che regolano la quarantena, ha stabilito che servano 28 giorni affinché una regione, una città, un’area più vasta possa essere dichiarata libera dal  virus. Nell’arco di questi 28 giorni – che corrispondono a due cicli di quarantena da 14 giorni ciascuno – non deve avvenire nessun contagio.

La dicitura Covid-free è un concetto piuttosto relativo, dal momento che non costituisce una sorta di patente di immunità per un territorio. In qualsiasi momento, se non venissero seguite le precauzioni e non venissero rispettate le misure di distanziamento, il Coronavirus può ripresentarsi.  

Per tale motivo viene raccomandato di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal Ministero della Salute per contenere la diffusione del virus.