Petrantoni (Caltanissetta Protagonista) sul Consorzio universitario e i rapporti con il Comune: “Ruvolo all’interno dell’Assemblea non può nemmeno sedersi”
“Ruvolo … (omissis) in piena campagna elettorale spaccia alla grande il rilancio dell’Università attraverso la nascita di altri corsi. Addirittura preannuncia una conferenza stampa per la prossima settimana per presentarne i dettagli. Ci chiediamo: ma a quale titolo? Chi rappresenta nell’ambito del Consorzio? E’ un socio, bene; ma allora quale ruolo rivestono il presidente e gli altri organi?
Non soltanto, ma la cosa più grave sta nel fatto che ad oggi lui all’interno dell’Assemblea non può nemmeno sedersi, prima di prendere la parola”. Si legge nella nota del consigliere comunale di Caltanissetta Protagonista Toti Petrantoni.
“Infatti all’art. 11 dello statuto del Consorzio, che forse non è mai stato letto dal Sindaco Ruvolo, è scritto a chiare lettere che – hanno diritto a partecipare all’Assemblea consortile, tutti gli associati in regola con i pagamenti dovuti.
Caro Ruvolo, oggi i fatti dicono che sei un millantatore visto che ti ergi a protagonista e vendi merce che non puoi nemmeno esporre.
Mi giunge voce che avreste un accordo per pagare il debito dell’amministrazione comunale nei confronti del Consorzio che ammonta a oltre 1 milione e 600 mila euro in comode rate mensili da circa 80 mila euro al mese. Ma se i soldi esistono in bilancio che senso ha procedere a questo tipo di dilazione. Ma poi questo tipo di pagamento è possibile? E non va in contrasto con quanto scritto nello Statuto e che quindi non permettere al Comune di Caltanissetta di partecipare alle assemblee fino a quando il debito non sia completamente estinto?
C’è veramente da rabbrividire nel vedere come gestisce lei il Comune e il solo pensiero che lei possa essere ricandidato e voglia riprodurre per altri cinque anni il suo modello di gestione lascia sgomenti.
Un ultimo appunto per l’attuale presidente del Consorzio. Oggi il Consorzio ha crediti per oltre sei milioni di Euro, mica bruscolini!!! Se dobbiamo continuare a credere nell’Università a Caltanissetta non possiamo più pensare che questi residui attivi, peraltro esigibili, possano continuare a rimanere sulla carta.
Il prossimo sindaco di Caltanissetta siamo sicuri saprà cosa fare in qualità di socio e di primo cittadino di una città offesa e vilipesa”. Conclude la nota.