Nuova certificazione per il maestro Torregrossa ottenuta in Giappone
Il Maestro nisseno Alfonso Torregrossa ritorna dal Giappone con nuovi risultati . “Come ogni anno mi reco puntualmente in Giappone per migliorare i miei studi sull’Arte dei Samurai, nello specifico Aikido, Jujutsu , Kyokushin Karate” racconta Torregrossa. “Quest’anno finalmente ho avuto il permesso grazie alle mie credenziali di essere ricevuto dalla famiglia che si occupa di divulgare le radici autentiche dell’Aikido e di aver avuto accesso nuovamente, dopo 30 anni dalla mia prima visita, al dojo (scuola) più famosa del mondo di Aikido, l’Aiki Jinja, il tempio dell’Aikido, costruito da O-sensei Ueshiba (Il fondatore dell’Aikido ) negli anni ’50 a Iwama – Giappone. Sono stato accolto con molto entusiasmo e ho avuto modo di poter sia studiare che impartire alcune lezione dentro la sala dove un tempo insegnava O Sensei Ueshiba , una grande emozione che non si può raccontare su due righe , ma sicuramente ne parlerò nel libro che sto scrivendo sulla Via dei Samurai”.
Continua il maestro: “Sono felice di aver avuto modo di rappresentare al meglio la nostra città, la nostra scuola e la nostra nazione ricevendo consensi e applausi da coloro che insegnano l’arte marziale in modo eccellente senza politica ma con unico obiettivo: la pratica. Nessuno spazio per le chiacchiere, solo pratica senza sconti (la tecnica riesce se la fai correttamente). Bellissimo il rapporto con i senpai giapponesi, disponibilissimi ad aiutarti se ti confronti con loro in umiltà e senza presunzione o arroganza, temibili in caso contrario. In poche parole ero a casa mia. La pratica in Giappone è molto dura, sono felice che la mia scuola è simile alla loro per tradizione e metodo di insegnamento reale senza fronzoli, no come si vede in giro da molto Insegnanti fai da te J”.
“Ecco come si svolge la lezione in Giappone: sveglia alle 6 del mattino, si comincia lavorando (pulizia di tutti gli ambienti, interni ed esterni), a turno si prepara da mangiare per gli altri poi, dalle 8 alle 9, la prima lezione di Aikido, all’aperto. Si studiano le armi praticandole con estrema decisione e concentrazione sotto lo sguardo severo ed attento del Custode della scuola . Dalle 10 ancora si lavora sui campi. Pausa pranzo, un po’ di relax, ancora lavoro e, a sera, dalle 19 alle 20 la seconda lezione, nel dojo, di Jujutsu . Anche questa era un’ora molto intensa di allenamento, scandita esclusivamente dai “kiai”. Alla fine la cena e, dopo le pulizie finali, tutti a dormire nel “futon”, il tradizionale letto giapponese, sistemato sui tatami in paglia di riso del dojo.
Dopo l’esperienza a Iwama mi sono spostato a Gunma per sostenere un difficile esame di Jujutsu Daito Ryu riservato solo a pochi eletti in tutto il mondo , in poche parole ero l’unico Europeo autorizzato a poter sostenere l’esame alla Renshinkan sotto Sensei Takase.
L’esame è durato 8 otte senza interruzione . A conclusione sono riuscito a superare il più difficile esame svolto sino adesso nella mia vita da Budoka , sostenendo tutte le prove ottenendo un certificato che premia i miei 44 anni di pratica il Hiden Mokuroku Shihan dai , il catalogo segreto completo della famiglia . Un raro documento storico che certifica l’eccellenza nel Jujutsu Classico dei Samurai della tradizione giapponese (796-1185 d.C.), epoca nella quale emerse in pratica la classe samurai nel paese del Sol Levante”. Conclude il maestro Torregrossa: “Dopo l’epeeienza in Aikido e Jujutsu è stata la volta con il Karate Kyokushinkai con nuovi allenamenti e studio per il nuovo eame che si svolgerà il prossimo anno in occasione dei Mondiali di Karate in Giappone, la visita alla tomba di Mas Oyama , fondatore del Karate Kyokushinkai”.