No_Emi, l’artista nissena folgorata dalla figura umana
Lei è No_Emi, non è il nome che la presenta, ma la Sua persona rappresenta il proprio nome. Artista nissena, ha trascorso il periodo della propria formazione tra Catania, Roma e Milano, con il desiderio sempre fortissimo di ritornare nella propria terra, la Sicilia, e nella propria città, Caltanissetta.
Da sempre folgorata dalla figura umana, imprime nelle proprie opere continue ricerche semantiche, forse inconsce, sul mistero dell’uomo, e sulla propria interiorità. Tema guida del percorso artistico-sensoriale è senz’altro la carne nella sua plastica armonia anatomica, pur nella dissacrante mutilazione e mutazione delle forme, esprime sempre un’apertura nel mondo, una possibilità, attraverso l’inconfondibile “serratura epidermica”.
Autrice di “Fango Nudo” ed. Arte&Millennium del 2014, racconta la propria esperienza e lo fa partendo proprio dalla pelle, nuda come le proprie opere e ci trasporta in un viaggio surreale tra metamorfosi esistenziali e carnali, tra giochi di mani e intrecci di specchi, perché ciò che appare cela sempre altro. Nelle proprie opere racconta di sé ma racconta della Vita, del mondo, delle ingiustizie amare del circuito aberrante dell’Arte Moderna. Una Donna tenace come la materia che plasma con convinta forza androide nella grazia femminea della dolcezza che la contraddistingue. Ammirando le forme dei suoi corpi mutanti si penetra dentro una dimensione onirica, in equilibrio oscillante sebbene strutturato. Dialoga con la materia in un gioco di sguardi che rende dipendente l’una dall’altra. Sono attese le sue opere, e distacchi e poi ritorni, in un ritmo anecoico ma allo stesso tempo assordante.
Le sculture appaiono vestite di pelle viva, sottile, pulsante, si percepisce il bisogno di toccarle, di sentirne ad occhi chiusi gli anfratti, le curve, le rotondità, le feritoie. Le sue feritoie, tema insistente, la presenza di una serratura, il sigillo dell’Artista, a connotare un imbuto che guarda da dentro a fuori e viceversa, oltre il tempo e lo spazio. Il fruitore potrà scegliere di guardarvi attraverso e sentire il proprio universo interiore. Ma questa feritoia è l’epifenomeno di una ferita saniosa, difficile da rimarginare? O forse è il desiderio di trovare altro, di vedere oltre? Una fuga? Una speranza? L’attesa di ritrovare “La Chiave”? Forse sono gli occhi degli altri la Sua chiave, ma Lei non lo sa.
Noemi Ballacchino nasce a Palermo nel 1986. Frequenta il Liceo artistico conseguendo il diploma di arte applicata. Subito dopo si trasferisce a Catania dove frequenta l’Accademia di Belle Arti e conclude gli studi universitari presso la cattedra di Scultura con il massimo dei voti. In questi anni partecipa a diverse esposizioni collettive e Simposi sia in Italia che in Spagna. Svolge il ruolo di cultore della materia presso l’Accademia di Belle Arti di Catania per la cattedra di Tecniche e Tecnologia della scultura e per Plastica Ornamentale affiancando lo scultore e maestro Leonardo Cumbo. Nel 2011 si trasferisce a Roma e continua gli studi abilitandosi alla figura di Arteterapeuta/operatore a mediazione artistica. Da marzo 2016 insegna come docente di discipline plastiche e maestro d’arte in diverse scuole d’ Italia. Propone diversi laboratori extracurriculari in diverse strutture scolastiche e associazioni. Collabora attivamente con l’associazione culturale “Creative Spaces” di Caltanissetta. Continua la sua formazione e la sua ricerca Artistica partecipando a workshop e mostre nazionali e internazionali.
Presso il centro polispecialistico sito in viale Sicilia è possibile ammirare una esposizione permanente della scultura “Crisalide”.