“La bellezza…che cura” progetto a Caltanissetta dedicato a chi necessita di cure palliative, conclusione domani in occasione della giornata internazionale dei diritti delle donne
“Tra le tante difficoltà da affrontare durante la malattia i cambiamenti del proprio aspetto fisico – conseguenza inevitabile delle terapie – occupano un posto di rilievo.
Perdita di capelli, di ciglia o di sopracciglia, pelle secca, rush cutaneo: sono solo alcuni dei disagi che accompagnano il percorso di cura e che hanno un forte impatto psicologico, oltre che fisico.
Se affrontare una malattia è difficile, per le donne lo è ancora di più, perché la malattia mina non solo il corpo, ma la stessa identità femminile. Durante le cure e la malattia bisogna fare i conti con una nuova immagine allo specchio ed è indispensabile trovare quanto prima un nuovo equilibrio.
Sulla base di tali premesse non si può ignorare il fatto che il miglioramento della qualità di vita, mission delle cure palliative, possa passare anche dalla cura del corpo non solo inteso come corpo malato ma come espressione della femminilità fino alla fine”, inizia così il progetto della Samot Caltanissetta a firma di Simona Martorana e Krizia Curatolo rispettivamente assistente sociale specialista e psicologa psicoterapeuta che, iniziato lo scorso 23 febbraio, si concluderà domani, in occasione della giornata internazionale della donna.
Gli obiettivi del progetto sono molteplici, quali migliorare l’immagine corporea delle pazienti donne inserite nel programma di cure palliative domiciliari; trascorrere un momento piacevole prendendosi cura del proprio corpo; addestrare pazienti e caregiver rispetto ad alcune tecniche da utilizzare per migliorare/curare l’aspetto;
I destinatari sono un gruppo di pazienti donne individuate in una fase preliminare dall’equipe di cure palliative come idonee al progetto.
Le fasi sono tre, come ci spiegano le promotrici del progetto Simona Martorana e Krizia Curatolo insieme al partner del progetto, una scuola di formazione professionale di Caltanissetta che ha subito sposato il progetto, capitanata dalla responsabile Michela Nicosia.
Vediamo nel dettaglio.
FASI DEL PROGETTO:
1° FASE (23/02/2023)
Incontro di formazione-informazione destinato alle allieve dell’ente di formazione professionale sul tema delle cure palliative (n. 2 ore). Lo scopo dell’incontro è quello di sensibilizzare le allieve sugli argomenti della qualità di vita e del sollievo dalla sofferenza preparandole al contempo all’incontro con le pazienti al domicilio.
2° FASE (02/03/2023)
Gli alunni coinvolti nel progetto incontrano l’equipe multidisciplinare delle pazienti interessate. Attraverso attività teorico-pratiche gli alunni avranno modo di acquisire strumenti e conoscenze sul modo di approcciarsi al domicilio dei pazienti.
3° FASE (08/03/2023)
In occasione della giornata della donne, il gruppo di allievi accompagnati da un tutor e da un membro dell’equipe si muoverà al domicilio delle pazienti allo scopo di prendersi cura (trucco, parrucco, pedicure, manicure) del loro aspetto.
Il progetto si configura come una fase sperimentale che potrebbe prevedere un’azione continuativa attraverso la stesura di un protocollo di intesa con l’Ente di formazione Cirs onlus e la realizzazione di un progetto che si sviluppi in un arco temporale più lungo.