Soluzione “Smoke Free”, tesi sperimentale sui fumi chirurgici del nisseno Stefano Lacagnina
All’interno del blocco operatorio dell’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta, già dal 2020, si adotta la soluzione “Smoke free” per eliminare i fumi chirurgici nocivi. Stefano Lacagnina la trasforma in tesi sperimentale
Stefano Lacagnina, 24 anni, si laurea in Medicina e chirurgia all’Università degli studi di Palermo, polo di Caltanissetta, con 110 e lode e con una tesi sperimentale, la prima in Italia, sui fumi chirurgici nocivi.
“La soluzione ‘Smoke Free’ in sala operatoria – un esempio da seguire” è il titolo della tesi discussa dal medico chirurgo nisseno, e porta con sé una necessaria rivoluzione nel mondo della sanità che comprova una maggiore coscienza sui rischi, sia per il paziente, sia per il medico chirurgo operante e sia per l’intero personale sanitario, derivanti dai fumi chirurgici prodotti durante l’iter dell’intervento.
“Accettare la proposta di tesi sulla soluzione ‘Smoke free’ per me è stata una sfida – dichiara Stefano Lacagnina ‒ e poterla portare avanti a casa mia, nell’ospedale dove ho fatto numerosi tirocini mi ha riempito d’orgoglio”.
Ricerche effettuate hanno constatato che le sostanze chimiche e batteriologiche che evaporano dai tessuti, dai fluidi, o da altri materiali e componenti presenti durante un intervento chirurgico, sono dannose per la salute e possono essere equiparate al fumo di sigaretta. Difatti, la giornata lavorativa tipo di un medico chirurgo collima con l’aspirazione passiva di 27-30 sigarette. Statistica che può essere eliminata con la soluzione “Smoke free”, attraverso l’utilizzo di dispositivi di evacuazione dei fumi chirurgici, grazie ai quali diventa alta la tutela della sicurezza per la salute.
Divisa in due parti, la prima compilativa e la seconda applicata, la tesi, che ha ricevuto, inoltre, una menzione d’onore, potrebbe essere un modello all’avanguardia da attuare all’interno di tutti i blocchi operatori italiani e non solo.
Nonostante la sua complessità, la tesi “è la dimostrazione che la tecnologia in sala operatoria non può mancare ‒ afferma il professor Girolamo Geraci, relatore della tesi sulla soluzione ‘Smoke free’ ‒ perché migliora la qualità della vita sia dei chirurghi, ma anche di tutto il resto dell’equipe che ruota attorno alla struttura del tavolo operatorio e, in particolare, anche del paziente, il quale respirerà meno micropolveri e batteri”.
Durante la proclamazione della laurea abilitante in Medicina e chirurgia, il giovane Stefano Lacagnina ha ricevuto una menzione d’onore alla carriera. A sostenerlo anche il dottor Giovanni Di Lorenzo, responsabile del coordinamento delle sale operatorie all’ospedale Sant’Elia e correlatore della tesi, il quale asserisce: “La salute e il rispetto dell’operatore sanitario che insiste in sala operatoria H24 merita le dovute attenzioni. Creare un’area ‘Smoke free’, prima in Europa, ancor prima dell’evento Covid-19, ha potuto portare oggi a essere tra i primi in Italia a parlare della soluzione ‘Smoke free’ in una tesi di laurea in Medicina e chirurgia.
Nunzia Caricchio