Riesi, stalking nei confronti della sua ex coinquilina: arrestato dai carabinieri
Sabato 19 settembre 2020, un uomo di 54 anni, di nazionalità rumena, è stato arrestato a Riesi (CL) dai Carabinieri, con le accuse di atti persecutori, violazione di domicilio e lesioni personali nei confronti di una donna di 57 anni, anche lei rumena.
I Carabinieri della locale Stazione sono intervenuti su segnalazione della donna che ha denunciato di essere stata più volte aggredita, fisicamente e verbalmente, dall’uomo che pretendeva la restituzione di alcuni effetti personali che si trovavano ancora all’interno della abitazione occupata dalla donna. I due si erano conosciuti circa quattro mesi fa, quando l’uomo, dopo essere stato sfrattato dalla propria abitazione, era stato accolto temporaneamente nella casa che la donna occupava con il proprio compagno, amico e collega di lavoro dell’arrestato. L’arresto del compagno della donna avvenuto nel mese di giugno, aveva spinto la donna a pretendere che l’ospite lasciasse l’appartamento. Questa decisione, non sarebbe andata giù all’uomo, che avrebbe preteso di continuare ad abitarvi in ragione del rapporto di amicizia che lo legava al “padrone di casa”. La fermezza della donna non gli aveva però lasciato scelta, costringendolo a lasciare casa. Da quel momento sarebbero iniziate le azioni persecutorie fatte di minacce, aggressioni verbali e fisiche. Dopo la prima denuncia i militari dell’Arma hanno avviato una serie di controlli sull’uomo ed una attenta ma discreta vigilanza in favore della abitazione della donna.
Poco prima delle 18.00 di sabato scorso, l’uomo “è tornato alla carica” pretendendo di entrare per riprendersi degli effetti personali che, a suo dire, erano rimasti dentro casa. I militari dell’Arma che sono intervenuti proprio mentre l’uomo, armato di un bastone, aveva aggredito la donna. Il presunto stalker è stato arrestato e condotto presso il carcere di Caltanissetta.
Ieri 22 settembre 2020, l’arresto in flagranza è stato convalidato dal gip del Tribunale di Caltanissetta che ha rimesso in libertà l’uomo, ordinandogli di non avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla denunciante, di mantenere una distanza minima dalla donna di 200 metri e di non comunicare con lei con nessun mezzo.