Migranti e volontariato, partono i progetti. “Nelle relazioni umane la dignità delle persone”
Dare la possibilità ai richiedenti asilo di entrare in rapporto con i cittadini nisseni nei luoghi di vita quotidiana dove avviene la socializzazione, utilizzando il volontariato come strumento per intessere nuove relazioni umane. E’ questo l’obiettivo tracciato dal sindaco di Caltanissetta, Giovanni Ruvolo, con la stipula dei primi due protocolli d’intesa tra Comune, centri d’accoglienza per richiedenti asilo e associazioni di volontariato, siglati venerdì mattina a Palazzo del Carmine. Si parte con i primi due progetti. Il primo presentato dallo Sprar “I Girasoli” insieme al comitato di quartiere e alla parrocchia San Luca, che dalla prossima settimana vedrà impegnati i migranti nelle attività ludico ricreative, grest e tornei di calcetto. I 40 ospiti dello Sprar, firmeranno il “patto di volontariato” e parteciperanno a turno alle attività.
Il secondo progetto promosso dal Centro d’accoglienza di Pian del lago con il Movi e la Casa delle culture e del volontariato “Lezitia Colajanni”, vedrà da subito impegnati i primi quattro richiedenti asilo selezionati, tra i tanti ospiti del Cara che hanno già dato la propria disponibilità, a supporto delle associazioni presenti nella struttura e in lavori di piccola manutenzione e giardinaggio.
“Il volontariato è uno strumento, ma il fine sono le relazioni umane e sociali”, ha spiegato il sindaco Ruvolo ringraziando il Prefetto, Maria Teresa Cucinotta. Tutto nasce infatti con il protocollo d’intesa siglato a febbraio in Prefettura che formalizza la possibilità di impiegare i migranti in attività di volontariato. Viene istituito un tavolo di coordinamento presieduto dal Comune, chiamato a vagliare la bontà dei progetti e monitorare le iniziative. Il protocollo è della durata di un anno rinnovabile per altri dodici mesi. I costi di assicurazione ed eventuali attrezzature vengono totalmente coperti dagli enti gestori dei centri d’accoglienza e nessuna risorsa economica verrà impiegata dal Comune.
“La città ha saputo dimostrare capacità di accoglienza rispetto ad un tema che a volte entra in conflitto con le problematiche crescenti quali la disoccupazione e la povertà. Ringrazio i nisseni perchè saper accogliere è un motivo di orgoglio – ha dichiarato il sindaco -. L’iniziativa si inserisce in una programmazione delle politiche sociali che ha visto l’amministrazione sempre attenta a sostenere le fasce deboli della popolazione (reddito di inclusione, mini cantieri, assistenza domiciliare, etc…), facendo di Caltanissetta un modello virtuoso”.
Una percezione nuova dei richiedenti asilo quali persone e non soltanto come fenomeno migratorio. E’ questo l’assunto da cui è partita la cooperativa “I Girasoli” nel progetto avviato con il comitato di quartiere San Luca e la parrocchia. “Farli parlare, metterli in relazione con attività ludico-ricreative e sportive – spiega il presidente Calogero Santoro -. Cominceremo la prossima settimana con i tornei di calcetto insieme ai ragazzi del grest”.
Seguiranno piccole manutenzioni, cura del verde e degli spazi pubblici da avviare “quando si formerà un gruppo coeso tra giovani nisseni e migranti, così da favorire arricchimento reciproco e senso di appartenenza alla città”.
Antonella Mongiovì in rappresentanza della cooperativa San Filippo Neri che gestisce il Cara di Pian del Lago e Filippo Maritato, presidente del Movi, hanno siglato il protocollo che dà il via alle attività presso la Casa delle Culture “Letizia Colajanni” di via Xiboli. Per il quartiere San Luca hanno invece apposto la firma Calogero Santoro dello Sprar “I Girasoli”, padre Oscar Lwanda, sacerdote tanzaniano in rappresentanza della parrocchia e Nello Ambra per il comitato di quartiere.
A guidare il tavolo di coordinamento sarà l’assessore alla Solidarietà sociale, Carlo Campione affiancato dal dirigente della ripartizione Servizi sociali, Giuseppe Intilla. Erano presenti in conferenza l’assessore alla Creatività e partecipazione, Pasquale Tornatore e il consigliere comunale Rino Bellavia, componente della commissione Cultura e attività sociali, che per primo ha studiato la proposta.