Blitz “Nibelunghi” tra Enna e Messina. Il Tribunale del riesame annulla cinque ordinanze
Ordinanza annullata e misure cautelari revocate per cinque indagati nell’inchiesta “Nibelunghi”. Lo ha deciso il Tribunale del riesame di Caltanissetta (presidente Andrea Catalano, giudici Valentina Amenta e Tiziana Mastrojeni) che ha annullato la detenzione in carcere per i fratelli Gabriele Stanzù, 58 anni (il quale resterà comunque dietro le sbarre perché sta scontando una pena di 14 anni per omicidio) e Nicola Stanzù, 41 anni. Revocati gli arresti domiciliari e dunque tornano in libertà anche Carlotta Conti Mammanica, 42 anni (moglie di Nicola Stanzù), Carlo D’Angelo, 54 anni e Nunzia Conti Mammanica (sorella di Carlotta, 43 anni e moglie di D’Angelo). I giudici hanno accolto il ricorso presentato dall’avvocato difensore Sinuhe Curcuraci, il quale ha sostenuto l’assenza di elementi tali da giustificare l’applicazione delle misure cautelari.
Secondo quanto emerso dall’indagine della Guardia di finanza, coordinata dai magistrati della Dda di Caltanissetta competenti sul territorio ennese per le vicende di mafia, Gabriele Stanzù avrebbe messo insieme una piccola fortuna investendo i soldi di attività illecite svolte per conto di Cosa nostra. Pur non essendo un affiliato a tutti gli effetti Gabriele Stanzù è considerato molto vicino all’organizzazione e avrebbe poi acquistato diverse proprietà tra Capizzi e il territorio ennese, intestandole ai familiari per evitare controlli ed eventuali sequestri.