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Si è spento il preside Sergio Mangiavillano, grande uomo di cultura

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“Oggi siamo tutti un po’ piú orfani. Si è spento a Milano il prof. Sergio Mangiavillano, delle cui doti umane e culturali ciascuno potrebbe fare un lungo elenco. La cittá sará piú povera. Chi lo ha conosciuto e frequentato avrá un giusto consiglio e un sorriso paterno in meno”. Così si legge in un post pubblicato su Facebook dalla professoressa Marina Castiglione.

“Ci sono persone la cui scomparsa lascia attiniti e senza parole. Pur non essendo nativo di Caltanissetta, Sergio Mangiavillano ha sempre curato, con severa attenzione alle fonti documentarie, la ricostruzione degli aspetti socio-economico-culturali della città dal secondo dopoguerra e ha saputo cogliere con equilibrio e raffinata scrittura figure storiche e ordinarie del tessuto nisseno.

Autorevole in tutti i ruoli che ha ricoperto, ha lasciato la scuola nel 2001 senza sospendere mai il suo impegno in diversi campi: nelle congregazioni laicali, nel volontariato legato alla disabilità (vicepresidente di Anfas onlus di Caltanissetta), nell’associazionismo culturale di alto spessore (è stato tra i fondatori della Società nissena di Storia Patria insieme al collega Antonio Vitellaro), nella didattica universitaria (Lumsa), nell’editoria (è stato direttore responsabile di diverse collane edite da Lussografica). In questi recenti anni ha coordinato, con il consueto entusiasmo e la grande capacità organizzativa, i cicli di lezione dell’Università senza età presso la parrocchia San Pietro.

Oltre ai romanzi – “L’impostura dell’abate Strapoli” (2011); “Singolare aventura di Leonardo” e “Vitaliano nella città di pietragialla” (20149; Il racconto Yuglans (2017) – ha lasciato alla città un racconto di sè stessa nell’accurata raccolta “Una città lontana e sola”.

Ironico, sensibile, l’intellettuale e fine dicitore lascia in tutti un forte e non rimediabile senso di assenza e viva commozione”.

Va da parte redazione di CaltanissettaLive il cordoglio alla famiglia.

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