Riesi. L’omicidio di Francesco Tabbì; chiesti 20 anni per il figlio della vittima e il cognato
I pubblici ministeri Stefano Luciani e Claudia Pasciuti hanno chiesto al gup Marcello Testaquatra la condanna a 20 anni ciascuno per i riesini Rocco Tabbì, 30 anni e per il cognato di quest’ultimo Corrado Bartoli, 38 anni in quanto responsabili dell’omicidio dell’agricoltore di 57 anni Francesco Tabbì. Entrambi hanno scelto il rito abbreviato e confessarono di essere stati loro a sparare su Francesco Tabbì nel dicembre del 2016, usando un fucile e una pistola e con le loro dichiarazioni fecero ritrovare le armi. Dichiarazioni che hanno contribuito ad attenuare leggermente la loro situazione; secondo l’accusa alla base dell’omicidio ci sarebbero contrasti di natura familiare per la spartizione di un’eredità. Tabbì venne ucciso mentre lavorava con il trattore in un terreno di contrada Maggio, nelle campagne riesine.
A marzo è prevista la discussione dell’avvocato Vincenzo Vitello, legale di parte civile della compagna della vittima e poi prenderanno la parola gli avvocati difensori Michele Ambra, Giuseppe Dacquì, Sergio Iacona e Giovanni Maggio.