Mozione consiliare prima firmataria la consigliera Giada Ambra - Approvazione a favore della Piattaforma Programmatica Insegnanti Siciliani. - www.CaltanissettaLive.it - Notizie ed informazione - Video ed articoli di cronaca, politica, attualita', fatti
Lingua: ItalianEnglishFrenchArabicRomanianRussianChinese (Simplified)
Per info, lettere o comunicazioni scrivete a redazione@caltanissettalive.it

Mozione consiliare prima firmataria la consigliera Giada Ambra – Approvazione a favore della Piattaforma Programmatica Insegnanti Siciliani.

Condividi questo articolo.
Condividi
Rate this post

Al Presidente del Consiglio Comunale di Caltanissetta
Al Sindaco del Comune di Caltanissetta

UFF.PRESIDENTE C. C.
PERVENUTA IL 14-03- 2018
N.R.25286

Oggetto: Mozione consiliare prima firmataria la consigliera Giada Ambra

Approvazione a favore della Piattaforma Programmatica Insegnanti Siciliani.

Premesso che:
– l’entrata a regime della legge 107/2015, la cosiddetta ”Buona Scuola” ha previsto
un piano di assunzioni previsto che in taluni casi ha pregiudicato la continuità
didattica di alcune strutture scolastiche, fermo restando che la continuità didattica è
un’importante precondizione a fini di un’offerta scolastica di qualita’;
– l’apprendimento degli studenti è fortemente legato al rapporto di continuità e
stabilità che si instaura negli anni tra alunni e docenti;

il piano riguarda in particolar modo gli insegnanti del Sud, i quali in molti casi sono
assegnati in sedi di lavoro collocate al Nord;

 Le proteste degli insegnanti contro i trasferimenti di sede previsti dal suddetto
piano di mobilità straordinario sono sempre più insistenti, soprattutto in
Sicilia, e nel Sud Italia in quanto tali dislocazioni causano ingenti disagi

economici e familiari ai docenti destinati al Nord Italia, dopo anni di servizio al
Sud.

Con la presente

Rilevate delle modalità con cui si sono svolte le procedure di individuazione delle
sedi di titolarità degli insegnanti siciliani, i quali in gran numero, sono assegnati ad
istituzioni scolastiche lontane dalla Sicilia, destabilizzando numerose famiglie
causando disagi economici e psico-sociali;
Considerato che questo esodo di docenti ha ingenti ripercussioni sulle loro famiglie
e sulle comunità coinvolte:
Si prende atto della seguente piattaforma programmatica insegnanti siciliani:

PIATTAFORMA PROGRAMMATICA INSEGNANTI SICILIANI

Il presente documento contiene le istanze di migliaia di docenti appartenenti a
gruppi e comitati nati spontaneamente che vivono gli effetti del piano assunzioni
previste alla legge 107/2015 e degli insegnanti che hanno erroneamente influenzato
la mobilità.
Docenti del Sud Italia che svolgono il proprio lavoro

Al Nord ed appartenenti alle assunzioni:

 In ruolo ante 2014
 In ruolo 2015, fase zero, fase A, fase B e fase C;

 In ruolo 2015 e 2016 Graduatorie di merito,

I Docenti siciliani protestano contro gli effetti di una legge ”propaganda” la
Buona Scuola, che ha trasformato tante promesse in migliaia di slogan ad
effetto per i “ non addetti ai lavori, una legge che nella realtà ha devastato il
mondo della scuola che era basato su punteggi oggettivi perché frutto di
anzianità di servizio e titoli, graduatorie provinciali e regionali.
La Buona Scuola ha creato una serie infinita di figli e figliastri, non
considerando quello che era il corretto funzionamento delle assunzioni prima,
e della mobilità straordinaria dopo.
Migliaia di Docenti che per anni avevano lavorato in virtù dei loro punteggi e
dei loro titoli nella loro provincia, si sono visti assumere in ruolo a migliaia di
chilometri senza alcun criterio logico, la maggior parte delle volte andando a
ricoprire cattedre sulle quali non avevano mai lavorato un solo giorno e
vedendosi negata la possibilità di continuare a ricoprire invece i posti sui quali
avevano da sempre lavorato.
L’atteggiamento omissivo da parte del MIUR non permette l’esercizio del
diritto di controllo perché risulta estremamente difficile riconoscere le
ricadute degli errori comprovati su tutti i componenti delle graduatorie di
mobilità.
Nel corso degli ultimi anni, a causa di una politica di tagli del Governo centrale
in Sicilia, e nelle altre regioni meridionali, si è verificata una rilevante
riduzione del tempo scuola che ha portato a due conseguenze drammatiche;
da un lato la riduzione della qualità del servizio e di quell’offerta formativa
necessaria per una terra che ha bisogno di riscattarsi socialmente ed
economicamente; dall’altro lato, la riduzione dell’organico, che ha impedito a
chi era fuori regione di rientrare e alle GAE di scorrere per le assunzioni come
nelle altre regioni, dove, invece, molto spesso, si sono del tutto esaurite grazie
all’adozione di un modello di scuola efficiente (30/36/40 ore alla scuola
primaria e infanzia e tempo prolungato), quasi inesistente al Sud.

I Docenti hanno manifestato e continuano a manifestare contro la Buona
Scuola con partecipazione massiccia sin dagli scioperi della primavera 2015.

Abbiamo contestato l’impianto generale perché illegittimo e incostituzionale.
Abbiamo, prima ancora che l’algoritmo della mobilità generasse i suoi errori e
venisse appurata il suo malfunzionamento da una commissione tecnica, fatto
ricorso al TAR del Lazio e al Presidente della Repubblica.
Adesso siamo in attesa delle sentenze dei giudici del lavoro. Alcune migliaia
sono state già accolte permettendo agli stessi insegnanti di rientrare.
Posto che la famiglia è il nucleo fondamentale della società che merita di
essere preservato tutelato e promosso; che gli effetti della normativa di cui
sopra sono idonei a minarne la solidità con inevitabili ripercussioni in ordine
alla sua stabilità e a quella dei suoi componenti;
Ritenuto che la Costituzione Italiana riconosce il diritto alla genitorialità oltre
che quello alla famiglia;
Ritenuto che la costituzione italiana espressamente dispone l’obbligo in capo
ai genitori di “istruire ed educare i figli”:
Valutato che quanto sopra appare difficilmente realizzabile in ragione
dell’allontanamento “coatto” che obbliga gli insegnanti, anche in età matura
di abbandonare il proprio luogo e la sede naturale della propria famiglia al
fine di esercitare il diritto al lavoro;
Tenuto conto, inoltre, del profilo economico finanziario che, nel caso di
specie, è profondamente coinvolto stante il fatto che ciascuna famiglia è
costretta a sostenere spese familiari raddoppiate per l’alloggio e il
sostentamento presso le sedi del nord Italia;
Quanto sopra, inoltre, genera un ulteriore impoverimento del Sud Italia
poiché le risorse a Disposizione degli insegnanti vengono interamente
impiegate nel proprio sostentamento “fuori sede”;

Per quanto sopra esposto

Gli Insegnanti Siciliani chiedono

L’intervento delle forze politiche, affinchè siano intraprese dal MIUR, tutte le
soluzioni possibili per l’attuazione di un organico ed urgente piano di rientro
degli insegnanti delocalizzati al Nord, anche attraverso la formazione di un
tavolo tecnico al MIUR con una rappresentanza di docenti in mobilità.
Un piano di rientro definitivo da realizzare entro la fine del prossimo anno
scolastico per tutti i docenti assunti fuori dalla propria regione con
emendamenti da presentare dentro la Legge di Bilancio.
 La trasformazione di tutti i posti in deroga sul sostegno (non stabili ma
necessari alla scuola ogni anno) in posti di diritto (cioè stabili). In Sicilia i posti
in deroga sono 5.500 su un totale di 17.000. Ciò è alla base della discontinuità
didattica sugli alunni con disabilità. Tale trasformazione permetterebbe il
rientro di tutti i duemila insegnanti specializzati assunti fuori regione, la piena
occupazione dei settecento insegnanti specializzati ancora presenti nelle
graduatorie dei precari e l’arruolamento dei 1.200 insegnanti specializzandi
nei corsi di Palermo, Enna, Messina e Catania.
 Allineare i posti di sostegno in funzione del rispetto della 104 superando
l’attuale indicazione del rapporto 1:2° 1:4 per art. 3.3 e 3.1, evitando che lo
stato continui a pagare per effetto delle sentenze dei Tribunali in conseguenza
dei ricorsi delle famiglie degli alunni disabili (in dieci anni danno erariale di
700 milioni in Italia).
 Consentire la possibilità di ricoprire in assegnazione provvisori ai posti di
sostegno in deroga anche attraverso un contemporaneo percorso di
riconversione;
 Rispetto del limite massimo di 20 alunni per ogni sezione/classe se al suo
interno è presente un bambino con disabilità grave;

 Realizzare un piano di assunzioni al fine di favorire la centralità della scuola
nel processo di accoglienza e di inclusione dei migranti in arrivo nella nostra
Terra, anche attraverso piani concordati con l’Unione europea.
 Il superamento del doppio regime di titolarità su ambito/scuola a favore della
titolarità su scuola per tutti e ritorno al sistema meritocratico del punteggio
maturato.
 Trasformare l’organico di fatto in organico di diritto per tutte le classi di
concorso e permettere contestualmente il passaggio di cattedra per classi di
concorso affini.
 Ripristino, compresenze, tempo scuola e materie soppresse dalla riforma
Gelmini. Ampliare i quadri orario delle discipline di insegnamento, superando
di fatto la riduzione imposta dalla riforma Gelmini. Recuperare i posti ottenuti
tramite ricorso da parte di varie OOSS contro i tagli effettuati illegittimamente
dal Ministro Gelmini (specie IT) e per il quale MIUR è stato commissariato.
 Rispetto della finalità e utilizzo didattico del potenziamento contro la pratica
del “tappabuchismo”.
 Ampliare il tempo scuola (prolungato, 30/36/40 ore) per offrire maggiori
opportunità formative alle giovani generazioni, in una terra dove è opportuno
coltivare valori di legalità, onestà e trasparenza, con più incisività soprattutto
in quelle realtà dove recluta la criminalità organizzata.
E’ assolutamente inaccettabile che le uniche regioni a pagare le conseguenze
di un iniqua scelta di carattere politico, siano quelle del Sud dove tanto per
fare un esempio banale le scuole primarie hanno un tempo Pieno pari al 4%
mentre al nord fino al 90%, così come non esiste Tempo Prolungato con
ricadute importanti sull’offerta formativa in territori ad alto rischio di
illegalità, dispersione etc. mentre la scuola dell’Infanzia è principalmente
affidata alle iniziative private e non risponde alle richieste delle famiglie.

Tempo pieno: Nelle scuole a tempo pieno gli alunni frequentano per 40 ore
settimanali, distribuite in cinque giorni. Le otto ore della giornata comprendono
intervalli a tempo mensa, durante le quali i bambini pranzano insieme seguiti dalle
proprie insegnanti. Ogni classe è seguita da due insegnanti (doppio organico) che
nella “contitolarità” condividono le responsabilità educative, questi lavorano in team,
possono essere presenti per alcune ore, elaborano un progetto educativo didattico
unitario, programmano insieme l’attività didattica possono anche essere affiancati
da colleghi specialisti (es. di lingua inglese). Altro aspetto da tenere in
considerazione è la valenza del tempo pieno nella lotta al fenomeno della
dispersione scolastica, incidente in maggiore misura proprio in quelle zone del Sud
dove la scuola non riesce a trovare spazi e tempi più lunghi a disposizione degli
alunni e delle loro famiglie.

 Assicurare una presenza maggiore di scuola nelle carceri
 Istituire un numero maggiore di sezioni per l’infanzia perché da lì nascono le
pari opportunità.
 Garantire il diritto allo studio, facendo leva sulla normativa sulla sicurezza,
individuando un numero massimo di studenti per aula in modo da
permettere, entro i termini di legge, di autorizzare più classi e quindi più posti
per gli insegnanti.
 Utilizzare i docenti, in possesso delle dovute abilitazioni e superato l’anno di
prova, anche per altri ordini e gradi, anche i docenti di sostegno con titolo
polivalente su un solo ordine.
 Chiarire termini e criteri per la definizione del PTOF e del conseguente
organico del potenziamento, dal quale potrebbero essere autorizzati altri
posti per attività di coordinamento di progetti di reti scolastiche insieme a
USR e AT.
 Incentivare l’ora alternativa alla religione cattolica.
 Diritto ad assegnazioni provvisorie ed utilizzazioni annuali con possibilità di
indicare per il ricongiungimento più di una provincia in subordine a quella di
residenza (come avvenuto già lo scorso anno per gli idonei inseriti in
graduatoria di merito).
 Lavorare sugli spezzoni per formare quante più cattedre possibili,
permettendo anche la costituzione di cattedre su tre plessi anziché solo su
due.
 Istituire una convenzione con compagnie aeree da parte dello Stato per
docenti fuori sede.
 Rendere possibile uno sgravio fiscale dell’affitto nelle sedi del nord per
docenti fuori sede.
 Attivazione di un piano di ammissione di ruolo pluriennale con indizione di
nuovi concorsi solo a conclusione del piano di rientro e dei trasferimenti per
mobilità, per le disponibilità, che ne conseguiranno nel post trasferimenti;
 L’applicazione di una delle deleghe della L.107 per la promozione dell’arte alle
scuole della provincia;
 Il ripristino delle ore di musica di storia dell’arte e di diritto tagliate dalla
riforma Gelmini.

Tutto ciò premesso

Con la presente mozione i proponenti consiglieri comunali, da sempre
sensibili alla tematica in oggetto

CHIEDONO

A questo massimo consesso comunale di votare favorevolmente la presente
mozione consiliare con la quale si impegna l’Amministrazione Comunale

ad interpellare
il MIUR, per ottemperare a tutte le soluzioni possibili per l’attuazione di un
organico ed urgente piano di rientro degli insegnanti delocalizzati al nord,
anche attraverso la formazione di un tavolo tecnico con una rappresentanza
di docenti in mobilità.
a contribuire
alla promozione di azioni di informazioni e sensibilizzazioni dell’opinione
pubblica;
a divulgare
unitamente la presente mozione all’ANCI, che potrà essere sottoscritta da
altri Amministratori di Enti locali interessati a sostenere le rivendicazioni di cui
al presente atto deliberativo;

Inoltre il Consiglio Comunale
da’ mandato
al Presidente del Consiglio Comunale e al Segretario Comunale di farsi
promotori della volontà espressa da Consiglio Comunale di Caltanissetta
inoltrando il presente atto:

– Al Presidente del Consiglio dei Ministri
– Al Presidente del Senato
– Al Presidente della Camera dei Deputati

– Ai Presidenti dei gruppi parlamentari della Camera dei Deputati e del
Senato della Repubblica.
– Ai Parlamentari Regionali e Nazionali che rappresentano il territorio
comunale

Si chiede al Presidente del Consiglio Comunale di inserire tale mozione
nell’ordine del giorno del primo Consiglio Comunale utile.

FIRME
Giada Ambra
Antonio Favata
Riccardo Rizza
Gianluca Bruzzaniti
Valeria Alaimo
Patrizia Giugno
Linda Talluto
Rita Daniele
Guido Del Popolo
Rino Bellavia
Walter Dorato

Salvatore Mazza
Angelo Failla
Salvatore Licata
Oriana Mannella
Calogero Adornetto
Oscar Aiello
Alessandro Maira

N.B IL CONSIGLIO COMUNALE APERTO E’ STABILITO PER IL 23 APRILE 2018 ORE
18.00

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Su questo sito utilizziamo strumenti nostri o di terze parti che memorizzano piccoli file (cookie) sul tuo dispositivo. I cookie sono normalmente usati per permettere al sito di funzionare correttamente (cookie tecnici), per generare statistiche di uso/navigazione (cookie statistici) e per pubblicizzare opportunamente i nostri servizi/prodotti (cookie di profilazione). Possiamo usare direttamente i cookie tecnici, ma hai il diritto di scegliere se abilitare o meno i cookie statistici e di profilazione. Abilitando questi cookie, ci aiuti ad offrirti una esperienza migliore con noi. Cookie policy