Enna, un’altra vittima del ragno violino: ecco cosa sapere su questo fastidioso aracnide
E’ il terzo caso in città negli ultimi mesi dopo quello che ha visto due donne sessantenni dover ricorrere alle cure ospedaliere.
Terzo caso quest’anno a Enna, in pochi mesi, di morso da Ragno Violino, dopo il caso di due donne sessantenni. Stavolta è toccato a un uomo, morso sul braccio dal piccolo aracnide. L’uomo è già stato sottoposto a terapia con cortisone e antistaminici. Sarà ora sottoposto a Tac e risonanza e si valuterà il da farsi
Il Loxosceles rufescens, più comunemente conosciuto come ragno violino, chiamato così per un disegno sul dorso, è presente da sempre in Italia.
Il suo veleno è simile a quello del serpente a sonagli, ma viene inoculato in quantità decisamente inferiori, con effetti necrotici sui tessuti dell’uomo. Questi effetti si accentuano nei soggetti allergici, nei quali possono provocare la formazione di ulcere, oltre a da vomito, nausea, febbre alta e dolori muscolari.
L’infettivologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi di Milano afferma che un suo morso può portare prurito e arrossamenti, ma anche allergie e bruciore. Il rischio maggiore per l’uomo, è dato dai batteri anaerobi, che sono in grado di creare danni muscolari, danni ai reni e alla cute.
I sintomi non sono immediati, e solitamente si presentano entro due giorni dalla puntura: a quel punto, urge la corsa in ospedale attrezzata con un centro anti-veleni. Se ignorato infatti il suo morso può avere conseguenze mediche molto serie.
(LASICILIA.IT)