Ricordando il 25 novembre “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”
Ogni anno tutte le istituzioni e le associazioni di volontariato si mobilitano per sensibilizzare la società sul tema della violenza sulle donne, quest’anno il pensiero deve andare non solo alle donne vittime di violenza, ma anche a tutte quelle donne che ogni giorno lottano e si impegnano per dare loro servizi e assistenza.
E’ ormai cronaca giornaliera la difficoltà in cui versano tutti i centri d’ascolto, le case rifugio, i centri antiviolenza che dipendono spesso da fondi degli enti locali e regionali.
I bilanci comunali spesso in difficoltà e le risorse regionali esigue non permettono la stabilità di un servizio pubblico che oggi più che mai, visto l’abbassamento dell’età delle donne vittime di violenza, è diventato un servizio essenziale al quale i territori non possono rinunciare.
A Caltanissetta molto si è fatto grazie alla rete interistituzionale che si è creata a seguito del “Nodo antiviolenza” con il comune di Caltanissetta quale capofila, “Tavolo tecnico per il contrasto alla violenza sulle donne” presso la Prefettura, “Codice rosa” presso l’Azienda sanitaria provinciale, ma ancora oggi le associazioni e le cooperative coinvolte nell’erogazione del servizio di prevenzione, accoglienza e tutela delle donne vittime di violenza, subiscono l’incertezza dei fondi.
Perciò è necessaria una riflessione su come garantire il servizio valorizzando le tante figure professionali che spesso prestano la loro assistenza in regime di volontariato.
Al grido #tolleranzazero contro la violenza sulle donne dobbiamo dire anche più tutele per i soggetti che garantiscono i servizi.
Alessandra Cascio, consigliera di Parità Caltanissetta
(Foto Corriere)