Italia Nostra conferisce i Premi nazionali “Umberto Zanotti Bianco”. Riconoscimenti ai siciliani Vincenzo Ortega e Sebastiano Tusa
Ha avuto luogo venerdì 22 novembre, presso Palazzo Giustiniani a Roma, la cerimonia di consegna della XX edizione del Premio “Umberto Zanotti Bianco” di Italia Nostra.
Il Consiglio direttivo nazionale ha assegnato i riconoscimenti ai funzionari che hanno dimostrato nel loro lavoro particolare dedizione ed esemplare professionalità nel servire lo Stato.
Presenti alla cerimonia Mariarita Signorini, presidente nazionale di Italia Nostra; Teresa Liguori vicepresidente nazionale di Italia Nostra e Presidente del Premio “Umberto Zanotti Bianco”, Nicola
Caracciolo, residente onorario di Italia Nostra.
L’edizione del 2019 vede cinque premiati, una segnalazione alla carriera, tre segnalati, una menzione speciale e tre menzioni honoris causa ad memoriam: una nutrita pattuglia di “angeli della tutela” cui vanno i ringraziamenti di tutta l’associazione. Le targhe in cristallo e argento del premio sono state realizzate dal maestro Michele Affidato. La cerimonia è stata sarà preceduta da una lectio magistralis di Emanuele Greco, accademico di fama internazionale, già direttore della Scuola italiana di Atene, promotore della Fondazione Paestum.
I premiati: Biancamaria Colasacco, funzionaria del MiBACT, storica dell’arte, ha prestato servizio presso la Soprintendenza dell’Aquila fino a due anni fa, quando, pur essendo in pensione, ha continuato, con senso di responsabilità, a seguire i lavori di restauro ancora in corso; Aldo De Chiara, figura esemplare di magistrato che ha dedicato la sua carriera alla lotta all’abusivismo edilizio in Campania e alla criminalità organizzata; Fausto Martino, architetto, già Soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Sardegna; si è impegnato per la tutela del patrimonio paesaggistico e per la copianificazione del Piano paesaggistico regionale; Emanuele Masiello, architetto, funzionario MiBact presso la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Firenze Pistoia e Prato, promotore della proposta di vincolo diretto per il complesso delle Gualchiere di Remole; Giuseppe Di Bello, già ufficiale della polizia provinciale di Potenza, ha lottato con coraggio e determinazione per denunciare situazioni di degrado ambientale e di forte rischio per la vita dei cittadini.
Segnalazione alla carriera: Emanuele Greco archeologo ed esperto dei siti archeologici della Magna Grecia.
Segnalati: Francesco Cuteri, archeologo, docente di Beni Culturali ed Ambientali presso la Accademia di Belle Arti di Catanzaro, particolarmente impegnato a salvare dalla esondazione del mare il sito archeologico di Kaulonia, antica colonia della Magna Grecia; Maria Picarretta, architetto, Soprintendente per l’Archeologia, Belle arti e paesaggio delle province di Brindisi, Lecce e Taranto, schierata a favore del corretto utilizzo delle aree costiere del Salento e impegnata a risolvere il problema degli ulivi intaccati dalla xilella in Puglia; Maria De Biase, preside dell’Istituto comprensivo Teodoro Gaza di San Giovanni a Piro nel Cilento, creatrice di un modello educativo incentrato sulla didattica della sostenibilità ambientale ed alimentare, di laboratori di recupero e riciclo e di orti scolastici.
Menzione speciale, su segnalazione del Consiglio regionale di Italia Nostra Sicilia presieduto da Leandro Janni: Vincenzo Ortega, ingegnere, già Capo dell’Ufficio tecnico del Comune di Licata, rappresenta l’ennesimo caso di funzionario coraggioso competente, ligio ed integerrimo, finito sotto processo per avere applicato la legge a tutela del pubblico interesse, e in particolare per avere istruito numerose pratiche per l’abbattimento di case abusive lunga la costa di Licata, collaborando con l’ex sindaco Angelo Cambiano, che aveva ricevuto una Menzione di onore da Italia Nostra nel 2017. Già demansionato, rischia perfino il licenziamento. La commissione ritiene sia meritevole di una Menzione speciale e chiede al Comune di Licata che il funzionario Ortega venga reintegrato nelle sue funzioni.
Menzioni speciali honoris causa ad memoriam, su segnalazione del Consiglio regionale di Italia Nostra Sicilia presieduto da Leandro Janni: Sebastiano Tusa, figura illuminata di archeologo, docente universitario e studioso, nonché di politico al servizio della comunità, il prof. Tusa va ricordato per i molti meriti culturali, tra i quali la sensazionale scoperta del sito della Battaglia delle Egadi, con relativo rinvenimento di tre grandi rostri in bronzo, nonché per le notevoli doti operative. A Lui si deve l’istituzione della Soprintendenza del Mare, unica del genere, per lo studio e la tutela dei siti archeologici sottomarini siciliani. La sua recente, drammatica scomparsa costituisce una grave perdita per il mondo della cultura accademica e della ricerca archeologica; ha ritirato il premio la moglie del prof. Sebastiano Tusa, Valeria Livigni; Sergio Cordibella, assessore, poi vice sindaco di Mantova e consigliere regionale in Lombardia, presidente della sezione di Mantova di Italia Nostra, scomparso nel 2016 mentre era consigliere nazionale dell’associazione; Pasquale Rotondi, eroico Soprintendente, durante la seconda guerra mondiale seppe organizzare il ricovero in sicurezza di migliaia di opere d’Arte, tra cui l’enigmatica “Tempesta” del Giorgione, nella Rocca di Sassocorvaro (PU), nota come “Arca dell’Arte”.