Omicidio nella notte a Caltanissetta: fermati 3 uomini dai carabinieri
Durante la notte i carabinieri della Compagnia di Caltanissetta hanno fermato tre soggetti pachistani per l’omicidio commesso in danno di un loro connazionale alla “Strata a’ foglia”, in centro storico, perché fortemente indiziati di essere gli autori del delitto.
L’uomo, Adnan Siddique , 32 anni, dalle prime ricostruzioni, sarebbe stato accoltellato almeno 4 volte nella sua abitazione in via San Cataldo, al civico numero 10. Il pachistano regolarmente residente a Caltanissetta sarebbe statoassassinato dopo una violenta lite i cui motivi sono ancora sconosciuti e sui quali indagano i carabinieri del Nucleo operativo radiomobile che poco prima della scorsa mezzanotte sono arrivati sul posto.
L’immediato intervento dei militari ha permesso di individuare un’abitazione nei pressi del luogo in cui si era consumato il delitto, luogo in cui gli autori dell’omicidio, un 27enne e un 32enne pachistani, fermati per omicidio aggravato, avevano trovato rifugio, grazie anche alla collaborazione di un terzo extracomunitario, anch’esso pachistano, classe 1972, fermato per favoreggiamento. I militari li hanno sorpresi al secondo piano di una palazzina di via Fornaia dove l’uomo risiede da agosto dello scorso anno, mentre provavano a far perdere le loro tracce, con ancora addosso i vestiti usati durante il delitto intrisi di sangue. Numerose tracce ematiche sono state lasciate nell’androne e lungo le scale che portano all’abitazione del favoreggiatore.
Le indagini, condotte dal Nucleo operativo e radiomobile di Caltanissetta, sono tutt’ora in corso per ricostruire la vicenda criminale. Gli investigatori stanno lavorando per verificare se il coltello ritrovato sia compatibile con le ferite riportate dal 32enne assassinato e per ricostruire l’esatta dinamica del delitto. Si presume che il movente sia legato a un debito. Si attendono gli sviluppi. A coordinare le indagini è il sostituto procuratore Massimo Trifirò.
Il video del trasporto in caserma dei sospettati e dei luoghi del reato