Nuova donazione dall’Ambasciata di Taiwan alla curia nissena
Una cospicua donazione della Repubblica di Taiwan è stata consegnata al Vescovo Mons. Mario Russotto dal Deputy Counselor C. H. Cho dell’ambasciata di Taiwan presso la S. Sede, per sostenere le opere di sostegno al disagio economico, acutizzato dalla pandemia, attraverso la Caritas Diocesana.
Dopo le 200.000 mascherine, già distribuite a tutte le diocesi siciliane e le parrocchie della diocesi per le persone e le famiglie in difficoltà, questa seconda donazione consolida il rapporto di amicizia solidale che la Repubblica di Taiwan ha voluto intrecciare con la nostra diocesi, avendone apprezzato le molteplici attività di sostegno economico, alimentare e di opportunità lavorative che attraverso la Caritas hanno raggiunto in questi mesi oltre 500 famiglie e migliaia di soggetti fragili in tutti i comuni della diocesi più interna della Sicilia.
Dopo l’incontro con il Vescovo Mario, durante il quale sono emersi i molteplici rapporti internazionali degli interventi missionari della diocesi (in Albania, Uganda, Tanzania, Grecia e Taiwan), il Counselor C. H. Cho ha visitato l’Emporio della Solidarietà gestito dalla Caritas nissena, dove ha potuto apprezzare in situazione l’attività solidale diocesana, anche con la più recente iniziativa “U Panaru” della solidarietà, che sta collegando in un circuito unitario produttori e consumatori dell’economia locale, con numerose imprese del territorio che forniscono a prezzo ribassato prodotti alimentari a km zero per i pacchi spesa che vanno alle famiglie in difficoltà, mantenendo così la produzione con una committenza stabile che promuove le nostre tipicità.
Mr. Cho ha voluto approfondire con il direttore Caritas Giuseppe Paruzzo ed il suo staff i vari aspetti del progetto di interventi solidali che sono operativi nel territorio, sottolineando il desiderio di Taiwan (che ha conosciuto in questi anni l’operato di missionari nisseni come padre Calogero Orifiamma) di essere vicina all’impegno della Chiesa nissena, con un sostegno concreto e discreto, e con autentica affettuosa attenzione alle situazioni di drammatico disagio che le nostre comunità stanno attraversando.