Mi chiamo Marco D’arma, ho 31 anni, e sono fiero di essere Nisseno.
Domenica 28 aprile verremo chiamati alle urne per decidere il FUTURO della nostra Caltanissetta.
Veniamo da anni di declino politico, che hanno ridotto la nostra città in un tugurio deriso dai suoi stessi cittadini e non solo.
Sappiamo che questa città ha bisogno di lavoro, sicurezza, migliore viabilità (poiché siamo isolati con i problemi della Ss640), ma al prossimo Sindaco chiedo anche maggiore attenzione a chi assegnerà l’assessorato allo sport, turismo e cultura.
Perché? Bene ve lo spiego in alcuni concetti e spero di non dilungarmi ed annoiarvi.
Investire nella cultura e nella sua valorizzazione, puntare sull’innovazione, sarebbe una strada per combattere la disoccupazione, poiché si potrebbero aprire fronti praticamente inesplorati di occupazione a Caltanissetta.
Spesso si pensa ai beni culturali con l’unica missione di preservare per le generazioni future,come se noi non fossimo inclusi nel loro godimento,come se noi non potessimo goderne, come se a noi non servisse mostrarli o osservarli, ma soltanto tutelarli.
Abbiamo un patrimonio culturale che spesso viene sottovalutato, e che credo debba essere sponsorizzato anche fuori dalla nostra città, meglio di quanto non si sia fatto fino ad oggi.
Prendo l’esempio della nostra bellissima Settimana Santa. Come si fa a valorizzarla ?
Sicuramente bisogna ” metterla in turismo “, ossia fare in modo che il suo patrimonio culturale diventi attrazione turistica per coloro che vengono a Caltanissetta.
Fare questo non significa trasformare il nostro patrimonio culturale in una Disney fatta di colori e slogan accattivanti (sebbene dalla Disney bisogna solo imparare), ma piuttosto deve significare dare un’ utilità socio-economica e non solo storico-artistica.
Per quanto riguarda lo sport, Caltanissetta deve prestarsi all’organizzazione di eventi sportivi,che possono rappresentare un valido volano per il rilancio della nostra economia.
Il turismo sportivo può concretamente rilanciare il turismo accessorio del territorio, ma per fare questo bisogna ripristinare tutti i nostri impianti sportivi ed aiutare tutte le società ed associazioni sportive.
Soltanto utilizzando la chiave dello sport si potrebbe garantire un afflusso di visitatori che di conseguenza potrebbero conoscere le bellezze paesaggistiche e naturali della nostra zona, così da promuoverle e sponsorizzarle a loro volta.
Spero che chi di dovere, abbia intenzione di creare una rete, in ambito culturale ed educativo, di cui lo sport entri a far parte a pieno titolo di modo in modo da valorizzare la sua funzione educativa e sociale.
Il mio sogno è quello di far diventare Caltanissetta città dello sport,dove si deve sollecitare la collaborazione delle istituzioni, in primis quella del Comune, perché solo in questo modo si può arrivare ad una necessaria compartecipazione nella corretta ed adeguata gestione degli impianti sportivi.
Grande attenzione, spero, verrà posta anche su altri aspetti che riguardano lo sport, come ad esempio l’alimentazione, con convegni e incontri nelle scuole per la formazione delle generazioni future, e la disabilita’.
Il fine è quello di promuovere il valore dell’inclusione sociale, ed in questo l’attività sportiva recita da sempre un ruolo importante.
Attraverso l’organizzazione di manifestazioni ed eventi sportivi, saranno coinvolte le società che favoriscano l’integrazione della disabilita’, in modo che possano partecipare nella progettazione e realizzazione delle attività previste nel progetto.
Speriamo che dopo il 28 aprile le cose possano davvero cambiare per questa città.
Oltre a delle idee, io mi impegno a collaborare con chi possa fare il bene di Caltanissetta.