“Locale danneggiato per rivalsa”. La Corte d’appello conferma la condanna per Adriana Ricotta e il fratello
La Corte d’appello di Caltanissetta (presidente Andreina Occhipinti, consiglieri Alessandra Giunta e Nadia Marina La Rana) ha confermato la condanna a 300 euro di multa ciascuno per i fratelli Adriana Ricotta, 54 anni, attuale consigliera comunale e Carlo Ricotta, 50 anni per esercizio arbitrario delle proprie ragioni. Secondo l’accusa, i due imputati, avevano rimosso il parquet, alcuni pannelli e altre strutture di un locale che avevano preso in affitto per aprirvi un negozio di telefonia. Un gesto fatto, secondo l’accusa, come una sorta di rivalsa nei confronti della proprietaria, l’architetta Angela Sollami. Quest’ultima, secondo l’accusa, non aveva acconsentito a versare ai fratelli Ricotta 10mila euro per contribuire alle spese sostenute per alcuni lavori all’interno del locale. E i due le avevano risposto che erano pronti a “scippare tutto”. I lavori si erano rivelati necessari, secondo gli stessi Ricotta, per svolgere al meglio l’attività e di essi aveva comunque beneficiato il locale e quindi la stessa proprietaria.
I giudici hanno confermato quindi la condanna inflitta in primo grado dal Tribunale monocratico e anche il risarcimento danni ad Angela Sollami, come chiesto dal suo legale di parte civile, l’avvocato Giovanni Di Giovanni. Gli avvocati difensori Walter Tesauro e Massimo Dell’Utri avevano chiesto l’assoluzione e presenteranno sicuramente ricorso in Cassazione; la Procura generale aveva chiesto la conferma della sentenza di primo grado.