Istituire l’ufficio per il garante della disabilità e un “disability manager”. Caruso presenta due mozioni in Consiglio
Due mozioni a firma della consigliera comunale del M5S Angela Caruso sono state presentate all’ufficio di presidenza per essere discusse in Consiglio comunale subito dopo le festività pasquali. Con le mozioni la Caruso intende impegnare l’amministrazione nissena a dotarsi di due figure di riferimento per i disabili: il garante per le disabilità (convenzione ONU del 13 dicembre 2006, ratificata in Italia con la Legge n. 18 del 3 marzo 2009 che ha dato vita all’istituzione dell’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità) e il disability manager. La prima è una figura prevista dall’ordinamento, la seconda rappresenta una vera innovazione.
“Al Garante è affidata la protezione e la tutela non giurisdizionale dei diritti dei disabili residenti o temporaneamente presenti sul territorio comunale, mediante azioni positive mirate alla promozione degli obiettivi di qualità della vita, integrazione sociale, autonomia e vita indipendente. Inoltre, il Garante dovrà porre particolare attenzione a tutte le disabilità, non solo a quelle motorie e dovrà raccogliere suggerimenti e problematiche e proporre all’Amministrazione comunale soluzioni per abbattere le barriere architettoniche e sociali, dovrà effettuare una mappatura di Caltanissetta identificando quali sono gli ‘ostacoli’ esistenti. È una figura che farà da interfaccia tra il mondo, a volte davvero faticoso delle persone con disabilità, le associazioni di categoria, organismi No Profit, Onlus ed Aziende; deve saper ascoltare, raccogliere e riferire lamentale e soluzioni valide da proporre al vaglio del Comune, oltre a presentare un resoconto annuale al Consiglio comunale. Può anche promuovere ‘tavoli tecnici’ con gli Uffici delle altre amministrazioni pubbliche statali o altre articolazioni regionali e provinciali”.
La figura del disability manager è una competenza in più.
“Un’ invalidità – scrive la consigliera comunale Caruso – non è una condizione sufficiente per la disabilità, in quanto quest’ultima è la conseguenza di una interazione negativa tra la condizione individuale di salute e il contesto in cui vive la persona. Un’importante implicazione è dunque la dimensione sociale della disabilità che può essere considerata una manifestazione, particolarmente grave dell’incapacità di una società di assicurare (o avvicinare) l’eguaglianza di opportunità alle persone con problemi di salute. La persona con disabilità è colei che, anche a causa di ciò, soffre di gravi limitazioni nello svolgimento di una o più funzioni fondamentali, quindi un deficit di capacità che ne limita i funzionamenti”.
“Il Disability Manager – scrive ancora Angela Caruso – è un Professionista che, grazie alle competenze altamente specializzate acquisite sul campo della disabilità si propone come interlocutore tra i bisogni delle persone disabili ed i vari altri soggetti istituzionali; opera nelle diverse realtà sociali (Istituzioni, soggetti profit, terzo settore e Associazionismo) per il conseguimento di un più sano e funzionale rapporto tra la persona con disabilità ed il suo contesto di vita”.
Per le due figure dovrebbe essere previsto un compenso a titolo di rimborso spese.