Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, consigliera di parità Cascio: “E’ importante creare servizi territoriali a sostegno delle donne”
L’Ufficio della Consigliera di Parità di Caltanissetta rinnova la disponibilità ad accogliere qualsiasi forma di violenza o molestia nei luoghi di lavoro attraverso la mail consiglieraprovcl.parita@regione.sicilia.it alla quale chiunque può rivolgersi per avere supporto nell’affrontare le azioni di tutela.
“ Da anni questo Ufficio ha sottoscritto protocolli con la rete antiviolenza territoriale e partecipa al tavolo tecnico presso la Prefettura di Caltanissetta per il contrasto alla violenza sulle donne- afferma La Consigliera di parità Alessandra Cascio – e ringrazio l’impegno di tutte le associazioni presenti sul territorio che già da qualche anno hanno attivato anche un servizio volto agli uomini maltrattanti. Si oggi la crisi economica che coinvolge tutte le famiglie può peggiorare lo stato psicologico degli uomini che spesso scaricano le loro frustrazioni del lavoro sulla famiglia, sulla donna che è accanto a loro. Per tale ragione è importante creare dei servizi territoriali che siano a sostegno delle donne ma anche di quegli uomini che sviluppano azioni incontrollate fino ad atti criminosi dai quali è difficile tornare indietro.
Oggi in un momento di emergenza sanitaria in cui la ricerca scientifica con la scoperta di un vaccino anticovid19 apre la speranza verso la salvezza di tante vite umane, lo stesso non avviene per il fenomeno dei femminicidi che non si arrestano anzi aumentano del 7,3%, e secondo il rapporto Eures 93 donne uccise nel 2020 e tra le mura domestiche.
Già a marzo con l’inizio del lockdown abbiamo pubblicizzato l’applicazione messa a disposizione dalla polizia di stato YOUPOL pensata per il contrasto al bullismo e lo spaccio è stata implementata per le segnalazioni di abuso e violenza sulle donne. Attraverso YouPol è possibile mandare immagini o messaggi e grazie alla geolocalizzazione ottenere il pronto intervento da parte della Questura più vicina, inoltre per chi non vuole registrarsi fornendo i propri dati può registrarsi in maniera autonoma. I loro dati dal 1 gennaio al 19 novembre sono 1.055 ammonimenti per stalking, 956 per violenza domestica e 352 provvedimenti di allontanamento d’urgenza dalla casa familiare.
Grazie al cosiddetto “Codice Rosso” si sono introdotti nuovi reati e perfezionato i meccanismi di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere. L’allontanamento dalla casa familiare e l’allontanamento d’urgenza o il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, sono ormai reati del codice penale perseguiti e non raccomandazioni. Le regioni dove si sono registrate più violazioni sono la Sicilia, il Lazio ed il Piemonte.
Ricordiamo anche l’ultimo reato introdotto dalla l.69/2019 cioè la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti, cosiddetto revenge porn (art. 612-ter cp). Dei 718 reati denunciati, l’81% hanno riguardato vittime di sesso femminile (per l’83% maggiorenni e per l’89% italiane), la regione che registra più denunce è la Lombardia, seguita da Sicilia e Campania.
Durante il Lockdown come rete delle Consigliere di Parità abbiamo sostenuto anche l’iniziativa portata avanti da tutte le farmacie italiane MASCHERINA 1522 la frase che le donne possono pronunciare al farmacista per denunciare una violenza e far partire attraverso il farmacista il protocollo d’aiuto per la vittima di violenza.
Ma tutto ciò non basta a fermare un morbo per il quale non si è trovato ancora vaccino, serve innanzi tutto un ritorno ad una formazione costante non solo nelle scuole, ma anche nei luoghi di lavoro attraverso l’immediato recepimento da parte del nostro Parlamento della Convenzione di ILO per il contrasto e l’eliminazione delle molestie nel mondo del lavoro introducendo anche materia specifica nella formazione obbligatoria dei lavoratori, e soprattutto un riconoscimento dei servizi sul territorio da parte delle associazioni che si occupano del fenomeno prevedendo la loro funzione già nei distretti socio-sanitari con adeguato sostegno economico.
Le date del 25 novembre e dell’8 marzo dovrebbero diventare date di vera festa per un Paese che ha già sconfitto la segregazione femminile e la violenza sulla donna, soggetto che rimane ad oggi fulcro di un servizio sociale di CURA ancora non riconosciuto.
Anche oggi volgiamo il nostro pensiero a tutte le donne morte per mano di una violenza scellerata, e a farci ricordare della violenza altri due femminicidi uno a Padova e uno a Catanzaro di queste ultime ore. La violenza sulle donne non ha confini territoriali ma spesso le chiavi di casa o del cuore di una donna”.
#bastaviolenza