Enna, la caserma dei carabinieri “Francesco Gallo” si illumina d’arancione
Oggi, 25 novembre si celebra la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. La ricorrenza è stata istituita, nel 1999, dall’Assemblea generale delle Nazioni unite che ha invitato i Governi a sensibilizzare l’opinione pubblica su una delle più subdole forme di violenza, quella contro le donne.
Il Soroptimist International d’Italia, particolarmente sensibile all’ argomento di rilevanza mondiale, nel 2015 sottoscriveva con l’Arma dei carabinieri un protocollo per la realizzazione, presso le caserme dell’Arma d’Italia, della “stanza tutta per sé”. Un ufficio, che è più una stanza confortevole e riservata, destinata a ben accogliere le donne e tutte le persone che rientrano nelle così dette “fasce deboli” che si sentono pronte a parlare della propria storia di violenza, fisica e psicologica.
L’Arma crede molto in tale progetto tanto da aver investito nella formazione di personale altamente specializzato ed aggiornato sulla materia sempre in evoluzione; carabinieri pronti ad accogliere e accompagnare la vittima di tale violenza nel percorso di rinnovamento che passa, anche, attraverso la denuncia
alle Autorità.
Grazie a tale progetto sono state già realizzate, nelle caserme carabinieri di tutto il territorio nazionale, 170 “stanze”.
Nel 2018 il Club Soroptimist di Enna ha realizzato la propria “stanza tu per sé” nella caserma “Francesco Gallo”, presso la sede del Comando provinciale carabinieri di Enna. Da quella data la stanza è stata testimone di storie di violenza, soprusi ed abusi fisici, psicologici ed economici subiti da tante donne.
Oggi, 25 novembre, nella giornata della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, la caserma dei carabinieri “Francesco Gallo” si colora d’arancione; è un messaggio di coraggio e orgoglio rivolto a tutte quelle donne che vivono la propria quotidianità nella violenza domestica; un insegnamento rivolto alla nuova generazione che deve giornalmente impegnarsi nella ricerca di uguaglianza e rispetto, condizioni necessarie per sconfiggere tutte quelle forme di sottomissione a cui, ancora nei tempi moderni, le donne sono costrette a sottostare.