Gela. Operazione “San Giuseppe”, i nomi degli arrestati e i particolari dell’indagine
I carabinieri hanno eseguito, tra Gela e Niscemi, tre ordinanze di custodia cautelare in carcere e perquisizioni, disposte dalla Procura di Gela, per associazione a delinquere, circonvenzione di incapaci, induzione e sfruttamento della prostituzione. Nell’indagine, denominata “San Giuseppe”, che è andata avanti dal novembre 2017 a maggio del 2018, i militari dell’arma hanno ricostruito minacce e violenze subite da diverse vittime, nonché ingenti somme di denaro sottratte ad anziani e spedite in Romania, smascherando l’associazione capeggiata da un italiano che si avvaleva della complicità di due romeni.
Era Emanuele Murana, 60 anni, il capo dell’organizzazione criminale scoperta dai carabinieri di Gela che, attraverso minacce e violenze, si faceva consegnare denaro da anziani. Murana si serviva di due complici romeni: Enela Ciubotaru, 45 anni, e Vasile Daniel Ciubotaru, 19 anni.
La donna aveva il compito di circuire gli anziani con l’obiettivo di derubarli e farsi fare regali. Gli indagati, per estorcere denaro, avrebbero addirittura malmenato alcune delle loro vittime. Il nipote della donna faceva da trait-d’union tra la Romania e la Sicilia e cercava per conto di Emanuele Murana donne romene da far conoscere alle vittime, ponendosi alla pari di una vera e propria agenzia matrimoniale e mostrando loro un catalogo virtuale delle persone da scegliere.
La banda avrebbe realizzato un giro d’affari di oltre 100mila euro, sottratti alle loro vittime con movimenti bancari.