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Fabio Martorana, l’uomo e l’artista: l’intervista. Il video del suo ultimo singolo

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In occasione della release di “Essere Come Sei”, il suo nuovo singolo, abbiamo intervistato Fabio Martorana, artista eclettico e multidisciplinare che spazia dalla musica al cinema, e che sta riscuotendo successo grazie a questo brano
frutto di una grande sensibilità. Oltre 300mila visualizzazioni su YouTube, e da settimane nelle prime posizioni delle classifiche indipendenti, “Essere come sei” è un inno alla libertà, che racconta l’amore…
Perché tutte le persone hanno diritto di vivere nella piena libertà.
Un messaggio tanto più importante oggi, in queste ore che il mondo vive con apprensione per i ruggiti della guerra.

L’intervista

Buongiorno Fabio, vuoi raccontarci, per iniziare, cosa ti ha spinto a fare musica? Come nasce la tua vocazione come artista?

Credo di essere una persona forte e coraggiosa ma allo stesso tempo molto sensibile, probabilmente è proprio questa sensibilità che mi ha spinto a fare musica, in fin dei conti ho sempre creduto che l’arte sia il mezzo migliore per sognare. La prima volta che ho preso la chitarra in mano avevo poco più di dieci anni, è stato un amore a prima vista. Da quella volta non sono più stato un giorno senza, e ogni volta che suonavo era automatica la risposta vocale. Potrei dire di aver iniziato a suonare e cantare contemporaneamente. All’età di quattordici anni avevo già un gruppo, facevamo tutte le cover dei Nirvana, per me quel gruppo era tutto. Quando suonavo mi perdevo, quasi una dissociazione dalla realtà, ma allo stesso tempo era un punto di riferimento cosi forte da scandire perfettamente ogni istante di quel presente… Probabilmente era una delle poche volte della mia vita dove riuscivo a vivere il presente senza alcuna proiezione futura.

Domanda flash: tre momenti salienti della tua vita per essere l’uomo che sei oggi?

La mia partenza dalla Sicilia dopo il servizio militare.
La morte di mio fratello nel 2006.
La nascita di mia figlia Flavia nel 2010.
Questi sono sicuramente gli eventi che mi hanno maggiormente reso l’uomo che sono oggi, la prima perché ho dovuto sin da subito capire cosa volesse dire vivere da solo e lontano dalla famiglia. Ricordo momenti bui dove la lotta con te stesso e i tuoi pensieri dovevano necessariamente fare i conti con il tuo futuro.
A volte mi capita di parlare con le persone e quando sento che ci sono liti tra fratelli quello che penso e che dico è “io pagherei con la mia stessa vita per poter rivedere mio fratello anche per un solo istante”, non credo servano ulteriori parole per determinare l’amore che provo per lui e quanto mi abbia potuto segnare questo crudele evento. Ma la vita va avanti tanto quanto l’amore che, in una visione più allargata, continua e continuerà per sempre indipendentemente dalla presenza fisica.
Come dicevo prima, la vita va avanti ed io ho avuto la più grande gioia, la nascita di una figlia. Flavia adesso ha 12 anni, lei è la mia vita, tutto quello che un padre possa desiderare; è il mio scopo, la mia forza, potrei continuare all’infinito utilizzando aggettivi di ogni genere ma, penso che sia un sentimento compreso da quasi tutte le specie animali della terra. Il mio terzo singolo non è solo una canzone ma è una dedica a Lei, svelo solo una frase che può realmente definire ciò che provo “te che sei l’essenza migliore di me”.

E tre momenti che ti hanno consentito di essere l’artista “Fabio Martorana”?

Probabilmente il primo momento è stato quando ho per la prima volta visto la chitarra, sapevo già che non l’avrei più lasciata, e che Lei non avrebbe più lasciato me.
Il secondo momento è sempre legato alla mia infanzia, quando suonavo e cantavo con il gruppo, li ho capito che avevo e potevo andare oltre gli schemi che i miei genitori mi dettavano.
Il terzo momento credo che sia legato alla produzione del film Oltre le Nostre Vite, durante il periodo di lockdown, ho scritto un copione, che inizialmente doveva essere una sorta di cortometraggio, ma quando ho iniziato a scrivere non sono più riuscito a smettere, le idee si moltiplicavano, dovevo addirittura farne una cernita; piano piano è uscito fuori questo film che andrà sulle piattaforme ad aprile, interamente prodotto da me in qualità di produttore/regista/attore protagonista. Finite le riprese, la domanda che mi sono posto è stata: la colonna sonora quale sarà? In un mese ho scritto e registrato la colonna sonora (Anima Bianca), che io non volevo distribuire subito ma i miei amici, sentendola, hanno insistito affinché la distribuissi e alla fine, fortunatamente, ha avuto dei buonissimi risultati arrivando a centinaia di migliaia di visualizzazioni su tutti i portali streaming. Da lì in poi ho composto altri singoli come Essere Come Sei e altri tre che usciranno sicuramente entro dicembre 2022.

Sei attualmente in uscita con “Essere come sei”, cosa puoi dirci su questo tuo nuovo brano?

Come vi accennavo prima, potrei dire di essere un uomo che ha vissuto parecchie esperienze in luoghi diversi, lungo il percorso della mia vita ho sempre cercato di immedesimarmi e capire il perché di comportamenti, idee, pensieri e azioni umane, tutto ciò mi ha portato a concepire che l’uomo è estremamente modificabile in base a molteplici fattori sia di carattere endogeno che esogeno. Con Essere Come sei voglio esprimere la libertà di poter essere sempre se stessi in qualunque circostanza. Tutti devono essere liberi di essere ciò che sono. In questo caso le mie parole sono dedicate all’amore ma il concetto è da estendersi a tutte le realtà, dai rapporti di amicizia al lavoro. Dobbiamo vivere le nostre fragilità e mostrarle senza tabù perché anche queste ci caratterizzano, tutti abbiamo qualcosa che ci rende vulnerabili. Nessuno ha il diritto di giudicare, non a caso uso questo verbo, cosa sia normale e cosa non lo sia. Come ci si debba comportare e come non si possa. Ignoranza e pregiudizi hanno da sempre affibbiato delle regole all’amore ma esso è agli antipodi da queste, rappresenta l’unica realtà al mondo che regole proprio non ne ha.
L’amore è dentro ognuno di noi e dentro ogni cosa, indipendentemente dal sesso e dal colore della pelle. L’amore è amore, semplicemente, sempre!
Nel verso “Non nasconderti da me… da te… da noi…” racconto quanto sia importante per tutte le persone potere amare liberamente senza inutili pregiudizi.

Siamo in un momento difficile per l’intera umanità. Dopo la pandemia, ora una guerra. Sappiamo che sei una persona sensibile e attenta a questi aspetti. Cosa ne pensi di quello che sta accadendo?

Credo che anche la pandemia sia stata una guerra, perché ha minato la nostra pace e mietuto vittime alla stregua di una guerra, mentre per la guerra in atto vi dico che da padre sono molto preoccupato perché mi rendo conto che nonostante abbiamo ancora vive le dimostrazioni distruttive delle guerre passate, ancora oggi ci sono degli uomini che pensano che dalle guerre possano esserci dei vincenti, quando sappiamo tutti che in tutte le battaglie non ci sono vincenti o vinti ma solo ed esclusivamente vittime… e purtroppo tra queste ci sono anche bambini totalmente indifesi e allo oscuro di tutto… e questo mi fa rabbia e mi addolora. Penso che la guerra sia un atto di forza sempre ingiustificato, che la violenza sia uno spazio e un luogo arido e sterile dove non può crescere nulla, l’uomo è concepito per dare la vita non per toglierla. Per cosa poi? Per pretesti alquanto arcaici e sconsiderati o semplicemente per l’acquisizione di terre ricche di materiali, scordandosi completamente dell’importanza delle vite umane come bene più prezioso e irrinunciabile.
La domanda nasce spontanea, ma come si può restare indifferenti allo sguardo triste di un bambino che ha impresso nei suoi piccoli occhi l’orrore della morte?

E come può la musica aiutarci a superare momenti così drammatici?

La musica ci è sempre stata di aiuto, in ogni situazione perché in qualche modo ci porta, anche se per pochi istanti, a dissociarci dalla realtà, a volte la addolcisce, mentre in altre ci dà la carica per affrontarle, e in molte altre ci aiuta a fissare un determinato evento emotivo suggellandolo nella nostra mente.
Non credo che la sola musica possa mai far smettere la guerra, ma speriamo almeno che contribuisca ad addolcire le giornate amare, e se proprio dobbiamo difenderci, a caricarci ove ci sarà bisogno.

A tal proposito dicci dieci cose che ti piacciono…

Passare del tempo con mia figlia, la musica, i cani, le donne, l’amore, emozionarmi e far emozionare, leggere e scrivere, il mio lavoro di ingegnere, la natura, perseguire gli obiettivi.

…E dieci cose che vorresti cambiare della tua vita o di ciò che ti circonda

No, al momento non vorrei cambiare nulla della mia vita, perché se mi ha portato ad essere quello che sono e dove sono, devo solo dirgli grazie a chi e cosa mi circonda.

Bene Fabio, in conclusione parlaci dei tuoi progetti futuri

Bollono tante cose in pentola, come vi dicevo, sono molto prolifico di idee in questo momento. Prossimo step il mio film, e poi nuove canzoni lungo tutto il 2022. Spero che il pubblico possa seguirmi ed apprezzarmi, lungo questo percorso.

 

IL VIDEO DI “ESSERE COME SEI”:

 

 

(Fabio Martorana si racconta in questa intervista (dasapere.it))

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