Caltanissetta. Piano riorganizzazione Enel, l’Ugl: “Rischi per il lavoro e per la qualità del servizio”
Ieri i rappresentanti del sindacato Ugl chimici ha organizzato un sit-in davanti alla sede Enel di Caltanissetta per protestare contro il piano di riorganizzazione sulle reti e sull’area mercato, che potrebbe portare ricadute negative sia dal punto di vista occupazionale che da quello dell’erogazione del servizio elettrico e dell’assistenza ai clienti.
“Auspichiamo – ha affermato il segretario nazionale Ugl Chimici con delega per l’energia, Michele Polizzi – che il ministro Luigi Di Maio intervenga”, aggiungendo: “Abbiamo organizzato un presidio informativo a Caltanissetta e a Roma, nella sede centrale Enel, per denunciare il fatto che le conseguenze della riorganizzazione sarebbero drammatiche per l’intero Paese e per la Sicilia, che già oggi si colloca al penultimo posto per la qualità del servizio elettrico nazionale”.
Lo dichiara il
“Nello specifico – spiega il sindacalista – il taglio del 30% alle strutture previsto nel progetto presentato dall’Enel determina una riduzione del personale intorno a 5mila unità. Le conseguenze sarebbero per la Sicilia la perdita della direzione, che verrà spostata a Roma, nell’accorpamento delle zone che passeranno da nove a cinque e nella riduzione delle unità operative. Ancora più grave è la proposta per l’area mercato che gestisce la clientela: si prevede la chiusura e la vendita a terzi, entro gennaio 2019 dei punti Enel diretti”.
“Per il personale – aggiunge Polizzi – questo progetto determina grande incertezza, perché dopo vari e incomprensibili passaggi di società verranno assegnati a servizio elettrico nazionale, che è destinato a scomparire a luglio 2019. Ad oggi l’azienda non è stata in grado di dirci che fine faranno questi lavoratori. Ci è stato invece confermato con grande certezza che ai 200 giovani lavoratori con contrato di somministrazione non verrà rinnovato il contratto. Noi continueremo a lottare con assoluta determinazione contro questi progetti, per garantire tutele ai dipendenti e alle loro famiglie”.