Argus, L’inizio; in uscita il nuovo libro dello scrittore sancataldese Adriano Nicosia
“Dal 6 dicembre torna in libreria Adriano Nicosia, questa volta con una storia fantasy che porta il titolo di Argus, L’inizio”, è l’annuncio che ha dato la A & B Editrice sui social.
Perché l’uomo ha sempre avuto il bisogno di dominare altri uomini? Questa è una delle tante domande chiave su cui si sviluppa tutta la storia. Il protagonista getta le basi per una forma di contratto sociale tra gli uomini, che lo hanno messo a capo della loro società.
Una teoria politica alla base di tutte le società odierne: un accordo tra governati e governanti che definisce diritti e doveri di ognuno. Un’organizzazione di società che può richiamare le idee di Jean Jacques Rousseau, John Locke, Thomas Hobbes e, in tempi più moderni, John Rawls.
L’autore ci fa vivere quest’idea in un contesto storico, forse non a caso il più spietato e il più misterioso: il basso medioevo. Guglielmo proviene dalla terra di Sikania, un richiamo e un omaggio all’antica Sicilia in un mondo fantasy.
Il romanzo ci trasporta in una trama generale complessa che a sua volta ingloba altre storie minori abbastanza articolate. I personaggi sono molto affascinanti e ben descritti. Grandi sono i dialoghi, dotati di un ritmo quasi perfetto. Potremmo definirlo un fantasy per adulti. I suoi protagonisti sono aggrappati a un particolare idealismo che difficilmente trova spazio in un mondo spietato.
L’autore è molto realista, descrive sentimenti e situazioni anche nella loro parte intima più cruda, come se tenesse proprio a metterlo in risalto. Descrive dinamiche sociali che circondano l’uomo anche nella contemporaneità. Ambiguità morali, tragedie e colpi di scena dominano lo stile intrigante della narrazione.
Ogni personaggio è particolare e interessante, le loro avventure sono capaci di mantenere il lettore attento e attaccato alle pagine del libro. Seducono con i loro passati, il loro futuro e le loro ambizioni. L’argomento principe è l’uomo nel suo complesso, il buon senso e la giustizia.
Il destino vuole che il principe Guglielmo, il protagonista, diventi la guida per la costruzione di un nuovo modello di società, un modello più giusto. Costruire un nuovo mondo anche attraverso la lotta, spietata se necessario.
La quarta di copertina:
Un principe, durante il suo viaggio solitario alla ricerca di se stesso, si trova a essere il punto di riferimento della rivolta di un regno. Può l’ingiusto diventare giusto attraverso un editto o una legge? L’ingiustizia regolata per legge può essere, da taluni, considerata con forza una pretesa o un diritto che esplicitamente è contro il diritto naturale stesso? Fino a dove si può spingere l’uomo per dominare e sottomettere la volontà degli altri uomini, e perché? Queste sono le domande che si pone Guglielmo. Si rende conto che può essere l’unica speranza, l’unica forza e l’unica guida capace di orientare le coscienze alla costruzione di un nuovo mondo, fatto di regole ma anche di principi che cercano di non intaccare la dignità umana e di considerarne i progetti e le aspirazioni.
La storia imprime il gusto dell’avventura e l’amarezza dei conflitti interni ed esterni all’uomo. Sembra che il titolo sia stato lasciato aperto, come se dovesse continuare a farci vivere accattivanti episodi. Le emozioni e le atmosfere percepite meritano proprio di essere lette e vissute nelle emozioni.
Adriano Nicosia (1970) ha scritto quattro romanzi. Cogli la rosa evita le spine (2007-2010 A&B ed.), I misteri del saio (2009 A&B ed.), Miti Tua (2014 A&B ed ) e Argus. L’inizio (2018). Nel 2009 la storia del romanzo Cogli la rosa evita le spine viene dichiarata al valor culturale dal Ministero dei Beni Culturali, Direzione Generale del Dipartimento Cinema, nell’ambito di un progetto di finanziamento cinematografico da cui ne viene fuori un lungometraggio dal titolo Un uomo nuovo. In questo progetto ha avuto il ruolo di delegato direzionale della produzione, co-sceneggiatore e attore.