“Siamo tutti fritti”, il nuovo lavoro del nisseno Salvatore Camilleri in mostra a Roma
di Melina Pignato
Di Salvatore Cammilleri e della sua attività artistica ho saputo per caso, frequentando la pagina dell’amico comune Leandro Janni, e da allora ho seguito con interesse il suo lavoro.
La “provocazione” di Salvatore, che accompagna la locandina della mostra, mi ha fatto riflettere proprio sul carattere del tutto casuale di questo incontro, avvenuto non su un gruppo o un giornale online di Caltanissetta ma su una bacheca privata. In effetti non è strano che i media nisseni siano così poco interessati a un loro concittadino che altrove ha spazi e riconoscimenti? E che è profondamente radicato nella sua città, dove anche di recente è tornato più volte a collaborare a progetti artistici?
Non mi dite “nemo propheta in patria”, perché in ambito politico i profeti ci sono eccome e le loro imprese vengono ricordate e commentate.
Non sono così idealista e ingenua da pensare che l’arte salverà il mondo e, nel caso specifico, Caltanissetta, ma l’arte e la cultura sono componenti indispensabili di qualsiasi progetto di recupero e promozione di una città.
Intanto cominciamo a conoscere e promuovere i nostri artisti.