Scorie nucleari, Sicilia Vera si oppone,. Zagarrio: “La Sicilia è una regione votata al turismo e all’agricoltura”
“Deposito scorie nucleari nella provincia Nissena?”, Sicilia Vera Caltanissetta dice no.
Il Ministero dell’Ambiente, insieme a quello dello Sviluppo economico ha, recentemente, presentato la lista dei 67 siti idonei per il deposito dei rifiuti radioattivi italiani. La norma che disciplina questa materia è contenuta nel Decreto legislativo 31/2010 e prevede che, una volta approvata la Carta nazionale delle aree idonee (Cnai) sulla quale lavora Sogin (Società pubblica responsabile del decommissioning degli impianti nucleari italiani e della gestione dei rifiuti radioattivi) presentando anche il progetto preliminare e tutti i documenti correlati alla realizzazione del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi e del parco tecnologico, che permetterà di sistemare in via definitiva i rifiuti radioattivi italiani di bassa e media attività, i suddetti Ministeri diano il nulla osta.
La pubblicazione della Cnai dà l’avvio alla fase di consultazione dei documenti per la durata di due mesi, all’esito della quale si terrà, nell’arco dei 4 mesi successivi, il seminario nazionale. Sarà questo l’avvio del dibattito pubblico vero e proprio che vedrà la partecipazione di enti locali, associazioni di categoria, sindacati, università ed enti di ricerca, durante il quale saranno approfonditi tutti gli aspetti, inclusi i possibili benefici economici e di sviluppo territoriale connessi alla realizzazione delle opere.
Sicilia Vera non aspetterà l’inizio delle manifestazioni d’interesse e nemmeno discussioni varie che ne seguano e dice no già adesso al deposito di questi rifiuti.
“In altre parole, adesso la palla passa alle Regioni, le quali dovranno dichiararsi favorevoli o contrarie all’accoglimento, nel loro territorio, delle scorie radioattive afferma il coordinatore provinciale Luigi Zagarrio -. Questa proposta e questa mappa vede il territorio Siciliano, e più specificatamente anche quello della provincia Nissena con un sito vicino Butera, una zona dove nascondere le scorie radioattive prodotte in Italia. Qualcuno dimentica che l’economia del comune di Butera si basa soprattutto sulla coltivazione di grano, mandorle, carrube, olive, agrumi e viticoltura. Il turismo, negli ultimi decenni, si sta lentamente sviluppando, soprattutto nelle zone costiere di Marina di Butera e Falconara, con le creazioni di diversi villaggi turistici. La politica di questo governo nazionale invece di creare sviluppo economico e sociale vuole fare diventare la Nostra Provincia e la nostra Sicilia il deposito nazionale dei rifiuti tossici prodotti da industrie collocate in altri territori, magari al nord. Ma l’assurdità di tutto ciò è che la provincia di Caltanissetta – continua Zagarrio – esprime a livello nazionale un Ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano e un vice ministro alle infrastrutture Giancarlo Cancelleri, espressioni rispettivamente del PD e del Movimento 5 stelle. Due anni fa l’Assemblea regionale siciliana ha approvato, all’unanimità, una mozione con la quale il presidente della Regione Nello Musumeci si è impegnato a opporsi alla costruzione di ogni infrastruttura destinata a ospitare scorie radioattive. Questa mozione, una volta approvata all’unanimità dal Parlamento, è diventata un impegno vincolante per il presidente della Regione. Non permetteremo a nessuno di abusare del nostro territorio e della nostra amata Sicilia e soprattutto del nostro territorio Nisseno.
Non accetteremo provvedimenti calati dall’alto: nè piano amianto, nè piano scorie nucleari. I ministri Stefano Patuanelli e Sergio Costa, del Movimento 5 Stelle, cerchino altre soluzione invece di accanirsi su una terra che vive soprattutto di agricoltura e di turismo. Che impatto avrebbe tutto questo sul nostro territorio? Non credo minimamente si siano posti questa domanda”.