Ricordando Angelo Giovanni Sfalanga…
Caro Giovanni, un giorno mi dicesti che saremmo stati per sempre insieme, che non mi avresti mai abbandonato e che mi avresti protetto: che insomma ci saresti stato a prescindere da tutto e da tutti e che con te io non avrei dovuto temere nulla. Un discorso da veri fratelli, pensavo, ma poi ti ho capito che la tua indole era quella e le tue bellissime promesse e rassicurazioni non avevano doppi fini. Ed è per questo che ogni giorno da 17 lunghissimi anni, ti dico grazie.
Ti dico grazie perché mi hai fatto sentire protetto davvero; perché ogni giorno ci sei stato anche quando credevo che sarei rimasto solo e ho dubitato di te; perché eri presente anche nei momenti più belli e perché la tua presenza nella mia vita mi ha dato forza e coraggio, mi ha spinto verso altre direzioni, mi ha fatto conoscere altre mete e mi ha davvero cambiato. Ora che non ci sei più e che ti custodisco solo nel mio cuore ma non posso abbracciarti mi sento incompleto e nessuno riuscirà a colmare questo vuoto.
Una persona speciale come te si ricorda tutti i giorni a tutte le ore perché sono quelli come te a rendere bella l’amicizia, a far sentire speciali le persone che amano, a dar valore anche alla singola ora passata assieme. Un amico come te insomma è per sempre, e se dovessi scegliere di tornare indietro e rivedere una persona importante ebbene, caro Compare, quella persona saresti tu. Sì, perché sei tu che più di ogni altro mi manchi.
Ma non voglio abbattermi e non demordo: me lo hai insegnato tu. Mi dicevi sempre di guardare la vita con il sorriso e con la speranza, di viverla a pieno perché in fondo prima o poi tutto finirà, è anche grazie a te che dall’alto mi guardi se ho la forza e il coraggio di aprire gli occhi e camminare nel lungo sentiero della vita senza avere paura.
E allora vivrò così, sorridendo e divertendomi, affinché ogni mia risata permetta al tuo volto di splendere sul mio. Ti voglio bene. Ora e per sempre.
Vincenzo Pennica