Recovery Plan e sviluppo Sicilia, Èco Sì scrive a Draghi: “La Sicilia, sfida e risorsa per l’Italia e per l’Europa”
E’.Co.S.I’ (Ecologia, Comunita. Sviluppo ed Inclusione) è un’associazione politica fondata nell’agosto del 2020 da Bianca Guzzetta, Maurizio Caserta, Massimo Fundarò e Giovanni Ruvolo. La finalità dell’Associazione è stata quella di coinvolgere i cittadini siciliani nel dibattito sul Recovery Plan e lo sviluppo della Sicilia. La consapevolezza delle risorse dell’Isola e la sua posizione geopolitica strategica nello scacchiere del Mediterraneo, consente di poter svolgere un ruolo fondamentale per lo sviluppo post-pandemico dell’ Italia e dell’ Europa. La pianificazione del governo nazionale, così come previsto dalle procedure della Comunità Europea, deve passare dal coinvolgimento dei cittadini e dei territori, e per questo E’.Co.SI da mesi ha animato una serie di incontri su piattaforma digitale, coinvolgendo movimenti politici, rappresentanti di Università siciliane, associazioni e cittadini, rappresentativi delle 9 provincie dell’Isola, per condividere una visione complessiva dello sviluppo della Sicilia. Il percorso inclusivo ha prodotto un documento progettuale, che in questi giorni i sottoscrittori sottoporranno all’attenzione dei siciliani attraverso una raccolta firme sulla piattaforma change.org (https://www.change.org/p/mario-draghi-appello-a-draghi-la-sicilia-sfida-e-risorsa-per-l-italia-e-per-l-europa?utm_source=share_petition&utm_medium=custom_url&recruited_by_id=4372b1f0-9acf-11eb-9b0e-dbd38f1a985f) prima di essere inviato al Presidente Draghi, affinchè la decisione sulle somme ed i progetti da attribuire alla Sicilia non si strutturi con la logica delle elemosine compensative ma come serio investimento per lo sviluppo complessivo della Nazione.
In basso il testo della lettera-appello con l’elenco dei sottoscrittori.
Ringraziando per l’attenzione che vorrete dedicare, porgo distinti saluti
Giovanni Ruvolo, E.Co.Si
Appello a Draghi
La Sicilia: sfida e risorsa per l’Italia e per l’Europa
E’ il momento che la Sicilia esca dall’angolo nel quale sembra ideologicamente relegata: non siamo una regione depressa o a rischio, ma dalle grandi potenzialità e piena di risorse, intelligenze, entusiasmi.
Riteniamo, pertanto, di dovere ricordare al Governo di cambiare il punto di vista ad oggi prevalente sull’isola e di prendere finalmente in considerazione che la Sicilia può contribuire al rilancio europeo, ma deve essere messa nelle condizioni per farlo. L’Isola, infatti, può offrire all’Europa degli asset strategici vantaggiosi per tutto il continente. Ma può offrire tale contributo solo se si attrezza, con un grande processo di rinnovamento, di nuovo capitale fisico e umano e avvia riforme profonde.
La Sicilia può essere:
- La porta sud dell’Europa e centro strategico del Mediterraneo.
- La prima isola totalmente carbon-free in Europa.
- Uno dei principali nodi europei di trasporto e gestione dati.
- La regione europea più ricca di biodiversità.
- La regione europea più multiculturale.
ma deve:
- Rafforzare e integrare in un’ottica sistemica la scuola, l’università, la formazione professionale e la sanità,
- Eliminare la corruzione e le infiltrazioni mafiose nel sistema produttivo e burocratico.
- Rafforzare le dotazioni infrastrutturali sostenibili,
- Mettere in sicurezza l’equilibrio idrogeologico di città e campagne, affidando agli agricoltori il ruolo di custodi del territorio,
- Riformare e semplificare istituzioni e burocrazia, potenziando la competenza delle pubbliche amministrazioni per rafforzare la loro capacità di spesa e di impatto.
Il Piano di Rilancio e Resilienza Nazionale italiano deve offrire a tutto il paese e a ciascun individuo, in qualunque regione si trovi, una occasione per realizzare il suo progetto di crescita e di sviluppo individuale e comunitario. È una costante raccomandazione Europea che i programmi e le politiche nazionali passino attraverso un processo di consultazione pubblica approfondito e pervasivo.
È importante che il nuovo governo del paese sposi appieno la vocazione europea alla partecipazione dal basso e chiami tutti ad esprimersi.
La Germania negli anni 90 ha dimostrato che la sua ripresa è passata attraverso l’investimento e la fiducia nell’Est della Nazione. Allo stesso modo la Sicilia e il Sud sono e vanno considerati il secondo motore dell’Italia, essenziali per la ripresa e la rinascita dell’intero paese. A questo fine è importante che tutto il Sud si ritrovi compatto e ricerchi alleanze non solo con gli altri Sud di Europa, ma anche con realtà italiane ed europee in un’ottica trasversale.
Maurizio Caserta, Èco Sì
Massimo Fundarò, Èco Sì
Bianca Guzzetta, Èco Sì
Giovanni Ruvolo, Èco Sì
Alessandra Minniti, Dirigente Scolastica
Andrea Bartoli, Farm Cultural Park
Antonio Piraino, Associazione “Palermo in cammino”
Emanuele Sciascia, Caposettore, consorzio bonifica 9 Catania
Emanuele Villa, Associazione “Un’altra Storia”
Emiliano Abramo, Demos
Francesca Giammona, Dirigente Scolastica
Francesco Gruppuso, Associazione “Bosco Angimbé”
Franco Calderone, Referente regionale “Equità Territoriale”
Giuseppe Li Rosi, Presidente Associazione “Simenza”
Giuseppe Notarstefano, Professore LUMSA Palermo
Giusi Tumminelli, Ricercatrice Università di Palermo
Irene Collerone, Dirigente Scolastica
Maria Grazia Vinciguerra, Ricercatrice Università di Palermo
Maria Laura Geraci, Comitato NO Marine Resort San Vito Lo Capo
Massimiliano Vitrano, Manager Istituto di Credito
Maurizio Carta, Urbanista Università di Palermo
Maurizio Miliziano, Consulente giuridico e ambientale
Nunzio Meli, già coordinatore delle Sardine Siciliane
Valentina Chinnici, Consigliera comunale Palermo