Racket del pizzo: “Nessuno parla”. Nel nisseno vince l’omertà
“Non parla nessuno”. Questo ha affermato il questore di Caltanissetta Giovanni Signer nell’incontro con la stampa in Questura, quando ha analizzato i reati commessi nel territorio e in particolare le estorsioni (dei dati riferiamo a parte (https://www.caltanissettalive.it/foto-caltanissetta-il-questore-signer-presenta-i-dati-consuntivi-delle-attivita-svolte-nellanno-in-conferenza-stampa/ ). Un silenzio dal sapore di omertà, probabilmente anche di paura da parte della gente.
I segnali del fatto che il fenomeno delle estorsioni, del “pizzo”, sia presente sul territorio ci sono tutti. A cominciare dagli incendi di auto. Eppure denunce se ne sono registrate pochissime, appena 13. Il questore non ha fatto altro che confermare quanto aveva già spiegato poco tempo fa il procuratore capo di Caltanissetta Amedeo Bertone. Altro che “primavera della legalità”, come si era sbandierato negli anni scorsi.
E anche su reati come lo stalking e i maltrattamenti c’è ancora poca consapevolezza dell’importanza di denunciare le violenze.