Maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate, arrestato un 34enne nisseno
Nel primo pomeriggio di ieri la Polizia Stato di Caltanissetta ha tratto in arresto Giovanni Volo, 34 anni, nisseno, con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Caltanissetta, Valentina Balbo, su richiesta della Procura della Repubblica di Caltanissetta.
L’indagine della Squadra mobile nissena è nata dalla denuncia presentata nei giorni scorsi in Questura dall’ex convivente dell’arrestato la quale aveva raccontato le continue molestie e minacce e le lesioni che aveva subito da Giovanni Volo e le avevano creato un comprensibile stato di sofferenza fisica, morale e psichica da renderne la vita impossibile.
La donna ha trovato il coraggio di denunciare che l’uomo, durante il rapporto di convivenza che durava da circa quattro mesi, le impediva di uscire di casa e di frequentare le sorelle, ritenendo che se fosse uscita avrebbe incontrato altri uomini; le aveva rivolto quotidianamente epiteti volgari, aveva distrutto le suppellettili di casa, l’aveva presa a calci, picchiata di fronte al figlio di 9 anni che la donna aveva avuto da una precedente relazione e, addirittura, le aveva anche puntato un coltello alla gola minacciandola di morte qualora avesse deciso di interrompere il burrascoso rapporto di convivenza. Qualche giorno fa, inoltre, Giovanni Volo aveva lanciato addosso alla donna i pezzi di vetro di una piantana in ferro precedentemente distrutta e colpita con calci alla gamba, percossa con un manico di scopa fino a spezzarlo e procurato anche un trauma cranico, ematomi alle gambe e al collo, giudicati guaribili in 20 giorni. Anche l’ex marito e le due sorelle della donna hanno confermato alla Squadra mobile di Caltanissetta il quadro di violenza a cui la donna era costantemente sottoposta.
Giovanni Volo, già arrestato nel 2019 per atti di violenza nei confronti di una sua ex convivente e attualmente sottoposto alla sorveglianza speciale di Pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel Comune di residenza, è stato condotto al carcere “Malaspina” di Caltanissetta.
(Foto di repertorio)